Come possiamo accendere qualche luce nel tempo buio che viviamo? Aggrapparsi alla speranza appare ridicolo. Ma di quale speranza parliamo? C’è ad esempio la speranza come forza sociale in grado di trasformare il mondo: è la speranza che non ha nulla a che fare con il desiderio né con l’ottimismo, perché non prevede la delega e non è diretta al futuro quanto alle possibilità latenti del qui e ora. In che modo può orientare il racconto di un’esperienza di comunicazione indipendente assai fragile come Comune? Ai tanti che leggono e che scrivono queste pagine chiediamo un messaggio di adesione alla campagna (nel commenti di questo articolo o scrivendo a ) e chi può mandi anche un libero sostegno economico (Iban IT17A0501803200000011641644; causale Campagna 2024/25). L’elenco delle adesioni, in costante aggiornamento, in coda a questa pagina

IBAN IT17A0501803200000011641644; Banca Pop. Etica; causale Campagna 2024/25
(Foto è di Leonora Marzullo)
“A noi, los de abajo, tocca affrontare la maggiore sfida immaginabile:
difendere la vita di fronte al progetto letale de los de arriba”
(Raúl Zibechi, Politica, geografia e lotta antisistema)
Di cosa abbiamo bisogno quando non possiamo fare altro che cercare di sopravvivere alla notte? Oggi è più facile parlare di angoscia, miseria, orrore che di speranza. In tempi terrificanti aggrapparsi alla speranza appare goffo, fuori luogo. Da cosa sono provocate le nostre angosce e paure è noto: dalla guerre e dal genocidio in corso, dal cambiamento climatico e dalle devastazioni ambientali, dalle morti dei migranti abbandonati in mare e nei deserti, dal patriarcato e dal razzismo che umiliano e uccidono ogni giorno, dalla povertà che schiaccia i nessuno invisibili, dall’ascesa dei governi di destra, dall’ostentata ricchezza in mano a una manciata di imprese… Tutto questo, con modalità e impatti diversi, ci sta distruggendo. Tuttavia viene da chiedersi se soltanto qualche anno fa, quando l’angoscia e la paura erano meno diffuse, era un altro mondo: non esiste forse un gigantesco problema legato alla percezione di quello che accade e al racconto dei grandi media occidentali?
Un’altra domanda ci sembra essenziale: quale speranza vogliamo mettere in comune? C’è ad esempio la speranza come forza sociale in grado di trasformare il mondo, anche se lentamente. È la speranza che non ha nulla a che fare con il semplice desiderio meno ancora con l’ottimismo, perché non prevede la delega e non è diretta al futuro quanto alle possibilità, spesso latenti, del qui e ora. A volte quella speranza appare attraverso grandi rivolte e movimenti (in Chiapas come in Valsusa o nel Rojava…), altre tramite forme diverse di diserzione a un sistema di morte, più spesso attraverso tentativi che, malgrado inevitabili contraddizioni, sperimentano già modi diversi, limitati ma desiderabili, di vivere, relazioni legate alla vita di ogni giorno non orientate dal profitto. Ovunque esistono modi differenti di fare in comune che mettono in discussione la paura che paralizza (leggi anche Imparare a pensare la speranza di John Holloway).
Come possiamo riconoscere, raccontare, proteggere il cammino di questa speranza? In che modo il racconto della barchetta Comune può accompagnare la sfida di quelli che sono in basso? Non abbiamo molte risposte, sappiamo però che queste domande possono indirizzare la navigazione di Comune.
Non è una campagna come le altre per la “cucina” di Comune
Da qualche settimana, la fragilità di questo spazio di comunicazione indipendente fa i conti con un vuoto enorme: in quella che chiamiamo la cucina di Comune, l’improvvisa scomparsa di Marco Calabria ci costringe a pensare più in profondità a quello che facciamo. Abbiamo sbirciato spesso in questo periodo tra gli articoli di Marco per conservare qualcosa della sua capacità di aprire i concetti intorno ai quali costruiamo il racconto quotidiano di Comune e per fare nostro il suo sguardo sul mondo, ricco di profondità e tenerezza. Anche per questo uno degli obiettivi della campagna Partire dalla speranza, non dalla paura, è di curare una pubblicazione che raccoglierà alcuni scritti di Marco.
Intanto ci sembra fondamentale continuare a prenderci cura della complessa vita ordinaria di Comune, dove ogni settimana pubblichiamo oltre 30 articoli (l’archivio ne conta 18.000, scritti da più di 5.000 persone sparse in tutto il mondo). La pubblicazione quotidiana è affiancata da due Newsletter (una inviata ogni lunedì e l’altra ogni giovedì a oltre 11.000 indirizzi) e dagli aggiornamenti dei social, a partire dalla pagina Facebok (57.000 follower). Ci sono poi le testate interne e le relative Newsletter tematiche settimanali: Benvenuti Ovunque (dedicata ai temi delle migrazioni e curata insieme a Recosol) e Territori Educativi (che racconta e approfondisce, grazia a una collaborazione con la rete nazionale Scuole Aperte Partecipate, la relazione tra scuola/educazione e territorio). Spesso ci sono da organizzare anche alcuni laboratori di giornalismo per studenti, i cicli di seminari per i più grandi Raccontare la società che cambia (buona parte di questi laboratori e seminari hanno trovato rifugio nella piattaforma Saperi comuni), le taverne comunali…
Per questo a coloro che scrivono e leggono queste pagine chiediamo un messaggio di adesione alla campagna (nello spazio commenti in coda a questo articolo oppure scrivendo a ). Chi può mandi anche un libero sostegno economico. Qui l’invito ad aderire rivolto a realtà collettive: Lettera a collettivi, associazioni, cooperative, Ong, reti….
Due sorprese per chi aderisce
Ci sono due ottime ragioni in più per aderire alla campagna Partire dalla speranza, non dalla paura e sostenere Comune.
La prima: chi aderisce entro il 31 dicembre 2024 ha in regalo un mese di Zalab View, la nuova piattaforma streaming dedicata al cinema del reale curata dai nostri amici di ZaLab (che da oltre dieci anni produce e distribuisce cinema indipendente e sociale): uno spazio di visione ma anche di condivisione, con una ricca selezione di film che si arricchisce di mese in mese (penseremo noi a comunicare a ZaLab i nomi e gli indirizzi email di chi aderisce alla campagna di sostegno di Comune).
La seconda: la possibilità di prenotare subito con lo sconto del 25% (15 invece di 19,50 euro, a cui aggiungere le eventuali spese di spedizione) una copia di Speranza forza sociale (ed. Mutus Liber): il libro uscirà in ottobre ed è stato curato da Gustavo Esteva, grande amico di Ivan Illich e di Comune, affidando ad altri lo sviluppo di alcuni temi. Esteva è morto prima di concludere il suo capitolo: il libro raccoglie – oltre ai capitoli di Elías González Gómez (ll risveglio della speranza secondo Ivan Illich) e Ana Cecilia Dinerstein (L’arte di organizzare la speranza ) – un fertile scambio di mail tra Esteva e Aldo Zanchetta su questi temi, integrato con specifici scritti di Esteva (se siete interessati/e a prenotare con lo sconto del 16% una copia del libro scrivetelo quando inviate qualche riga di adesione a questa campagna).
Ha scritto Stefania Consigliere: “I segnali che arrivano dal pianeta dicono che mondi altri – fragili, imperfetti e tutt’altro che idilliaci, ma indubbiamente altri – ancora vivono… esistono e stanno lottando duramente per continuare a esistere…”. Si tratta dunque di accorgersi e di difendere questi mondi. Proviamo a farlo insieme. Ripartiamo da noi. Non per paura, ma per speranza.
[Redazione di Comune]
Empezar desde la esperanza y no desde el miedo (en español)
Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT17A0501803200000011641644; Banca Pop. Etica, Roma;
causale Campagna 2024/25
È possibile inviare il sostegno anche con PAYPAL
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Adesioni alla campagna 2024/25 di sostegno di Comune-info
“Partire dalla speranza e non dalla paura”
- Sperare è folle? Grazie Comune di questa nuova chiamata alla follia
Stefania Consigliere - Per Comune con amore e con dolore
Raúl Zibechi - Tra le bancarelle di Valencia
Donatella Donato - Per una convivenza più giusta e solidale
Lea Melandri - Tendere una mano nuda
Mauro Armanino - Di questo abbiamo bisogno
Barbara Bonomi Romagnoli - Scuola, pensiero critico e speranza
Renata Puleo - Amicizia e allegria… Mentre la guerra ritorna e il fascismo dilaga
Franco Berardi Bifo - Comune deve crescere e prosperare, per il bene comune
Lorenzo Guadagnucci - Una barca nel bosco
Lino Di Gianni - Dalla Piazza del Mondo di Trieste
Gian Andrea Franchi - La speranza (s minuscola) è il cuore delle narrazioni di Comune
Massimo De Angelis - Ora che abbiamo paura…
Cristina Formica - Vedo orizzonti dove tu disegni confini
Fernando Battista - Cercare spiragli di speranza nel buio della realtà
Diego Montemagno - Quella prima pagina di giornale, accartocciata e gettata in terra
Alessandro Ghebreigziabiher - Le sorti del mondo non sono segnate
Nicola Cotugno - Esiste sempre un non-ancora
Emilia De Rienzo - Sperare l’unione autentica fra Terra e umanità
Daniele Ferro - Quando il destino sembrava chiudersi per sempre
Emanuela Bussolati - Luta sem guerra
Antonio Lupo - La vostra campagna è anche la mia
Beppe Bagni - Grazie per l’ottimo lavoro informativo che fate
Sandra Cangemi - L’angoscia si supera insieme
Filippo Mondini - L’eros che ci appassiona
Dimitris Argiropoulos - Grazie di esistere!
Giovanni Scavazza - Speranza tra proposta e conflitto
Sergio Segio - Siamo tutti matti per il quartiere. E la speranza è la nostra compagna
Antonella Cammarota - La speranza spinge a immaginare e a muoverci verso mondi nuovi
Carlo Patrizi - Accogliere tutte le voci di ribellione e di speranza
Bruna Bianchi - Nutrire il pensiero della speranza
Gaetano Stella - Partecipiamo con gioia a questa carovana
Comunità brasiliana - Un termine desueto?
Piera Nobili - Una comunità di speranza tra territorio, scuola e cultura
Paolo Moscogiuri - Lottare, sperare e costruire ponti. Con Comune, ogni giorno
Un ponte per - Costruire luoghi di agio per fare crescere senso critico
Patrizia Sentinelli, AltraMente - Divenire voce comune
Annamaria Manzoni - Quella telefonata di Marco
Massimo Angrisano - Un percorso comune quotidiano
Libero Ponticelli - Per una nuova era fuori dai vertici globali del capitale
Gianluca Ricciato - Dal nulla, secoli fa, apparvero gli Umiliati…
Miguel Martinez - Toccar con mano, approfondire e stare vigili
Paola Alphandery - Una speranza che non rimanda a un altrove
Nicoletta Pirotta - Una luce nella caverna
Pasquale Iannamorelli - Andate avanti sempre così
Marina Leone - Avvicinando la campagna alla città
Luigi - Non siamo soli
Maria Rosa Mura - Grazie Comune per questa campagna
Teresa Dotta - Mi gioco anche l’ultimi frammento di cuore
Mariangela Pace - Divergenze e patrimonio valoriale della nostra Casa Comune
Giuseppe Giannini - Affrontiamo insieme la paura
Davide Lamanna - La speranza resiste se condivisa
Alessandra Motta - Cambiare ciò che non si può accettare
Marco Bersani - Un cammino comune
Andrea Guerrizio - Persone e comunità che lottano
Arci Solidarietà - Il potere dell’azione collettiva
Mariangela De Blasi - L’amarezza dell’impotenza e la ricerca di un senso alla nostre vite
Paolo Piacentini - “Perché la speranza non è in vendita”
Dora Antonini Ricci - Proteggere il senso critico
Fabio Marcelli - La forza della speranza
Daniele Moschetti - Nutrirsi e nutrire Comune
Anna Bruno - Comune è un porto sicuro e accogliente
Rita Coco - Fare il verso al tuono
Soana Tortora - Porterò nel parlamento europeo i temi che ci accomunano
Dario Tamburrano - Tra le macerie si aprono possibilità di comune
Paolo Vernaglione Berardi - Raccogliere i pensieri scacciati dai commercianti delle paure
Leonardo Animali - Aderisco per tutto quello che fate
Massimiliano Bonacci - La notte più lunga eterna non è
Moreno Biagioni - Compagni di cammino
Franco Violante - Alla più insistente speranza
Mario Agostinelli - Una campagna di noi tutti
Roberta Ferruti - Invadiamo le strade contro la guerra
Maria Teresa Punzo - La dignità della vita si difende da sé
Francesca Molinari - La consapevolezza di non essere soli
Martina Pignataro, GRIDAS - Reagire alla paura, ricostruire la speranza
Anna Maria Bianchi, Ass. Carteinregola - Ottima iniziativa
Anna Serafino - Se a sperare sono i palestinesi, chi siamo noi per non farlo e lottare?
Virginia Benvenuti - Per un mondo “muy otro”
Annamaria Pontoglio - Proteggere l’indipendenza di Comune
Laura Avellino - Una speranza fatta di pensieri, parole e opere
Vittorio Agnoletto - I partigiani della pace per non dimenticare Hiroshima
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici - La speranza solidale
Jason Nardi - Semi preziosi
Martina Camarda - Continuate a starmi vicino
Grazia Covella - Comune è un luogo fidato, dotato della capacità di attesa
Eleonora Russo - Resistere alla catastrofe senza perdere lucidità
Mirco Pieralisi - Convintamente dalla parte degli ultimi e degli invisibili
Maria Teresa Messidoro - Non restare a guardare
Ascanio Celestini - Cercare l’alba dentro l’imbrunire
Alberto - Quel grande bisogno di ritrovarsi
Nicola Sorgi - Comune è un’esperienza
Andrea Staid - Aderisco con convinzione
Eliana Baia - Un’avventura di speranza crea possibilità
Clotilde Barbarulli - Organizzare la speranza, dare concretezza all’utopia
Pasquale Pugliese - La speranza è qui, tra noi, ed è una pianta immensa
Stefania Chinzari - Una storia di libertà
Felice Zingarelli, “FelynX FX” - Creare nuovi motivi per avere speranza, quale compito più alto?
Elena Andreoni - Quel rassicurante e soffocante abbraccio della disillusione
Massimo Zincone - Un cammino di lotta
Alisa Del Re - Aderisco alla campagna
Gianpaola Di Caprio - Conoscere e confrontarsi col mondo
Alessia Rapone - L’unica cosa che possiamo fare
Maria Teresa Pecchini - Speranza e affetto
Gaia Capogna - Lavorare per la speranza
Andrea - In Chiapas, in Kurdistan e con i richiedenti asilo
Nelly Bocchi - Abbiamo bisogno di fuochi di resistenza e voci di speranza
Floriana Lipparini - La speranza, con tutta la nostra vulnerabilità
Federico Battistutta - Una piccola oasi nel deserto del conformismo che avanza
Giovanni Caprio - Abbiamo dimostrato che l’impossibile può diventare possibile
Alessandro Metz - Una campagna che allontana le paure
Gloria Zannini - La speranza la costruiamo noi con le nostre mani
Giovanni Pandolfini - Alimentare la speranza
Barbara Bonomi - Lo sguardo di Comune
Alessandra Algostino - Informazione libera
Maddalena Mori - Dal Rojava e dall’Abya Yala nell’amicizia con Comune
Alessia Dro - Voce, onda e azione comune
Raffaella Mulato - Aderisco
Roberto Renzoni - Scelgo di sostenere Comune perché mi fido di chi ci lavora
Carla Fedele - Aderisco con gioia
Toni Peratoner - Informazione indipendente
Giulio Todescan - Grazie di esserci
Iolanda D’Errico - Restiamo umani
Ugo Maria Poce - Come una goccia nel mare
Tiziana Tomassini - Aderisco
Liliana Frascati - “Saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno…”
Igia - Speranza e ricerca di strade nuove
Gennaro Ferrillo - Vi ringrazio per l’importante lavoro che state portando avanti
Roberto Guglielmetti - Un mare di speranza
Marco Meo - Mi manchereste se ci foste
Ersilia Monti - Il senso di esserci. Sempre
Stefania Pizzolla - Aderisco
Francesco Castelgrande - Imparare, ribellarsi e crescere insieme
Marines Zanini - Ho voglia di guardare il cielo
Paolo Venezia M. - Prendiamoci cura … di chi prende cura di Comune
Kyra Grieco - Aderisco!
Claudia Melotti - Ovunque crescono dighe di resistenza, a volte inaspettate
Donatella Barazzetti - La loro oppressione e la nostra libertà
Michela Giovannini - Grazie Comune
Alessandra Inglese - Aderisco alla campagna
Anna Littardi - Aderisco anche io
Lucilla De Vito Franceschi - Aderisco
Nicola Cotugno - Riflettere, collegare e scoprire semi di libertà
Silvana Rossi - Qui c’è un filo per non perdersi nel labirinto dello sconforto
Cinzia Sbardella - La nostra associazione è nata da una speranza
Ass. Vivi i tuoi sogni - Affratellarsi nella notte che avanza. Anche verso l’alba
Alessandro Triulzi, Archivio Memorie Migranti - La speranza è il sentiero
Maria Grazia Cavecchi - Abbiamo bisogno di educare alla speranza
Elisa De Sanctis - Aderisco
Cesare Dagliana - La scandola della speranza
Paolo Cacciari - Non c’è nessuno da temere, solo altri mondi da creare
John Holloway - Ogni anno, con piacere
Fiorella Palomba - Aderisco
Maurizio Schiano Di Cola - Un baluardo saldo
Emanuela Arduino - Sette tesi sull’autorganizzazione
rete Yabasta!-Nova Koinè-SmallAxe - Fare Comune
Francesco Biagi - Ultima muore la speranza
Michele Mavropulos - Sottrarsi al giogo del potere
Margherita Ciervo - Condividere un percorso di strada senza paure
Emanuela Manfredi - Aderisco
Bive Parodi - Contro ogni guerra, contro ogni tipo di fascismo
Beniamino Gaudio - Aderisco alla campagna
Mauro Carlo Zanella - Speranza e alleanza
Mag2 - Non siamo soli, non siamo sole!
Elisabetta Cangelosi - Buona Resistenza a tutti e tutte
Marcella Corsi - Uno spazio indipendente prezioso
Stefania Lepore - Curare il senso di isolamento interiore
Fausta Bicchierai - Aderisco
Marcello Cicirello - Aderisco speranzoso
Giancarlo Vitali Ambrogio - Aderisco con questo racconto da Venaus: “Sta nel sogno realizzato”
Chiara Sasso - Come un seme sotto la neve
collettivo redazionale di elèuthera - La nostra Resistenza culturale tra i boschi di castagni
cooperativa sociale Liberi Sogni - Sguardo critico
Micol Dell’Oro - Quei piccoli passi che costruiscono speranza
Oreste Magni - Un faro nella notte
Mirella De Gregorio - Aderisco alla campagna
Alfredo Ancora - Il mio abbonamento
Gavino Duras - Hanno ammazzato mio figlio. Non perdo la Speranza…
Haidi Gaggio Giuliani - Se non ci foste ci toccherebbe inventarvi!
Cric - Tra reti di Pace e cantieri di Tela
Elisabetta Caroti - Seminare pensiero come forma di speranza
Severina Corbetta - Alimentare la speranza in un mondo migliore
Giancarlo Brunelli - Per un comune auto-organizzato
Andrea Fumagalli - Inventare e praticare forme di lotta
Giuseppe Natale, Anpi Crescenzago di Milano - Dove la speranza non è mai morta
Mauro Matteucci, Centro di accoglienza di Vicofaro - A cosa serve la speranza? A camminare
Laura Nanni - Quello sforzo collettivo alternativa alla paura
Emanuele Leonardi - È sempre il tempo di gridarlo: io non me ne frego!
Marina Favatà - Partire dalla speranza e non dalla paura è la premessa per la riuscita
Marilena Pedroni - Possiamo regalarci un mondo nuovo
Massimo Zincone - La speranza è la forza sociale che può rendere questo mondo più umano
Aldo Zanchetta - Dire la verità al potere per cambiare il mondo
Gaetano Di Monte - Buona speranza a tutt*
Carmen Festa - Coltivare dialogo e immaginazione
Cinzia Bergantini - Resistere e sperare
Giuditta Peliti - Per uscire dalla palude del non senso
Mariagrazia Arghittu - Con la ragione del cuore pensante
Patrizia Gallo - Cominciamo dallo spirito critico a scuola
Alessandra Sannazzaro Aboukhalil - Per dirla con Emily Dickinson…
Fulvia Antonelli - Continuate, per favore, a ispirarci!
Valentina Pescetti - Grazie per tutto quello che fate!
Paola Garofoli - Con gratitudine!
Mario Agostinelli - Non ci toglieranno anche la speranza
Roberto Melone - Speranza come radice verso l’altrove non ancora concluso
Clelia Ricci - Coltivare una parola comune
Arianna Damiani - Attingere dalle culture dal basso dei popoli
Gabriele Cipriani - Quel filo di felicità che c’è nell’agire insieme
Elvira Federici - Perché dobbiamo parlare di bellezza
Luciana Bertinato - Aderisco alla campagna
Mariella Balbo - Grazie per questa campagna
Dina Rosa - Leggo da poco Comune, quanto basta per decidere di sostenerlo
Francesco Ghidotti - La speranza, forza sociale per immaginare e creare mondi diversi
ZaLab - Sono contenta di aderire a questa campagna
Silvana Costantini - Incontro la speranza ogni giorno in tante periferie
Carlo Cellamare - La bellezza esiste e resiste fuori e dentro di noi
Marta Gatti - Riappropriarsi dell’attenzione
Stefano P. - Aderisco!
Diana Arena - Parlare di speranza è già una rivoluzione
Roberto D’Angelo - Fare comunità con coraggio e gioia
Nicole Covella - Aprire spiragli di speranza nelle nostre vite spaventate
Gloria Torlone - Quel germoglio che buca la dura terra
Cosetta Lomele - Comune è un punto di riferimento
Daniela Dallago - La parmigiana, la rivoluzione e la speranza
Donpasta - La speranza delle Donne in nero
Erminia Romano, Donne in nero Napoli - Riprendere la voce
Pierluigi Bianconcini - Un grande abbraccio collettivo dalla fattoria senza padroni
Mondeggi Bene Comune - Nelle crepe scoprire vita
Maria Picotti - Ripartiamo da noi
Mario Festa - Finché c’è lotta, c’è speranza
Giulia Abbate - Vi leggo sempre con fame di speranza
Letizia Chiti - Aderisco
Cinzia Di Fenza - Vi seguo con costanza e speranza
Raffaella Campanile - Un desiderio sommesso
Francesca Panarello - Costruire e sentirsi parte di un mondo migliore
Isabella Moretti - Aderisco alla campagna
Annalisa Bosco - Le sfide del nostro tempo dentro il paradigma della complessità
Toni Peratoner - Non posso farne a meno
Pasquale Faraco - Perché siete differenti. E fate discutere
Giorgio Dal Fiume - La speranza come disperazione attraversata
Carlo Perazzo - Grazie per il vostro bellissimo lavoro
Emanuela Arduino - Nutrimento comune
Giovanna Smiraglia - Dov’è il testo Canc?
Ivano Cantori - Trovare una speranza
Silvia Giamberini - Andare verso chi sta in basso
Francesco De Lellis - Vi leggo con occhi attenti e speranzosi
Marcella Ravaglia - Speranza e futuro migliore camminano sempre per mano
Carola Manfrinetti - La nostra speranza si incarna nel percorso di ogni persona
Alberto C. - Pick a side
Marco Gatto - Ovunque c’è una lotta c’è la nostra casa comune. Lì c’è speranza
Maria Amelia D’Agostino - Nulla oggi spinge a sperare. Ma ovunque nei muri si aprono crepe…
Roberto De Lena - Una dea magnifica
Giuseppe Campagnoli - Speranza come forza sociale
Anna Foggia - Resistere insieme ogni giorno
Lorella Antonioli - Fare Comune insieme
Gianni Ruocco - Cogliere l’essenza del momento politico e sociale
Onofrio Petillo - Il mondo visto dalla Piagge
Fabrizio e Chiara - Eccomi, aderisco
Davide Pelanda - La speranza non è un sentimento, è una prassi collettiva
Guido Viale - Un racconto corale di speranza e lotta
Laura Morreale - Oggi sperare è un atto rivoluzionario
Adriana De Mitri - Aderisco anche io
Giancarlo Vitali - La compagnia di chi spera
Marco Codebò - “Più lenti, più dolci, più profondi”
Vesna Scepanovic - Grazie per quello che scrivete
Anna Cavalli - Quella spiaggia di aquiloni chiamata Comune
Marco Deriu e Chiara Marchetti - Ripartire dalla speranza cari compagni è una bella sfida, eh!
Patrizia Cecconi - Cattive adesioni
collettivo Cattive ragazze - Sperare
Michele Sorice - Non smettere di lottare per un mondo migliore
Alfredo Ciano - Aderisco alla campagna
Barbara Grandi - Comune aiuta le forme di resistenza oggi possibili
Giorgio Sermasi - Rendere la nostra storia ancora aperta al futuro
Carmine Miccoli - In ogni luogo
Michele - Immaginiamo altri mondi, costruiamo l’impossibile
Teresa Rossano - Aderisce anche il Forum per il Diritto alla Salute
Elisabetta Papini, Coordinatrice nazionale del Forum - Comune ci fa sentire meno soli
Maria Grazia Giordano - Aderisco
Barbara De Rosa - Comune non mi convince sempre, una buona ragione per aderire
Roberto Renzoni - Un mondo che sia per ciascuna persona degno, attraversabile, giusto
Mag 4 Piemonte - Una speranza sì, ma per nulla astratta
Elisa Lello - Aderisco alla campagna
Lucia Bertolini - Qui e ora
Corrado G. - Le lotte non finiranno mai
Marco Mani - Affacciarsi sulle sfaccettature del mondo
Tiziana Cicero - Ma dove eravate?
Davide Morabito - Grazie di esistere
Gaia Crocella - Quelli che sono in alto puntano sulla paura
Claudia Cipriani - Senza delegare
Angela Bergonzi - Condivisione e speranza
Ornella Di Leo - Sognare e sperare con il Caffè Basaglia
Ugo Zamburru - Contro la paura, rafforzare l’essere in comune in ogni espressione
Alessandro Marzolino - Tasselli di speranza
Amici di Silvestro Montanaro - Per coltivare il pensiero
Gabriella Morandi - Quando leggo Comune sono meno triste
Diletta Bevacqua - Resistere e sperare
Raffaella Sutter - Comune mi aiuta a meglio affrontare il cupo quotidiano
Françoise - La poetica di Glissant per una campagna di utopia e azione
Teresa Menchetti - Tessere fili per l’alternativa
Stefania Zamagni - Speranza, lotta e dignità
Angelo Gelmini - La speranza come compagna di viaggio. Ad esempio a Rebibbia
Laura Fersini - Per un “Comune Speranza” attraversato da tante vie
Andrea - Nei tempi bui si canterà?
Erica Sereno - La speranza attiva è l’unica strada
Giuseppe Campagnoli - La speranza è un Nonostante
Leontine Regine - Abbiamo qualcosa in Comune
Antonio Totaro - Insieme a tutti noi
Loredana Vigliano - La speranza va coltivata ogni giorno
Giuliano - Scavare crepe nel muro per far entrare la luce
Alessandra Mecozzi - Con una certa speranza
Paolo Boido - Grazie per quello che fate
Ines Rielli - Aderisco contro la violenza nascosta
Anna Maria Bruni - Sperare soprattutto quando sembra un esercizio inutile
Milvia Vincenzini - Un altro giorno
Marco Chiletti - Una luce di speranza nella società dell’emergenza
Francesco Fantuzzi - La speranza non è l’attesa che qualcosa ci venga in soccorso
Francesco Paniè - Siete bellezza allo stato puro
Riccardo Bossi e Manuela Zotti - Democrazia disinnescata
Paolo Sanzani - Abbiamo bisogno di spazi come Comune, per ri-conoscerci
Sara Rossetti - Per fortuna che c’è Comune che fa rete con molti di noi
Raffaele Sisca - La speranza non è comoda, richiede un rischio personale
Manuela Baliva, Reti di pace - Perseguire la speranza
Patrizia Ciancone - Aprirci verso l’altro e l’altrove
Clelia Ricci - Aderiamo!
Movimento Ubuntu Varese - Semi di speranza nei territori della marginalità
Rosangela Pesenti - Fare e sapere
Gianluca Gabrielli - Ciò che raccoglie questa pagina…
Angelo Loy - Aderisco
Luca Ciastellardi - La speranza come passione che muove i corpi
Stefano Rota - Forza!
Maddalena Sala
Una barca nel bosco
Quando un migrante parte ha due speranze, in testa: arrivare, e arrivare vivo
A volte trova qualcuno che gli fornisce una barca per navigare nel bosco del razzismo nascente.
Comune info disegna una mappa, giorno per giorno, compilata da tutti quei movimenti
che vogliono vivere, adesso, fuori della logica che genera guerre, genocidi e rapina
della Speranza nei giovani. “Caminante, no hay camino, se hace camino al andar” (“Viandante, non esiste un cammino, si fa strada camminando”) Antonio Machado
Raccolgo ogni giorno, insieme agli amici e ai compagni di Linea d’Ombra, il messaggio degli esuli dalla terra che arrivano dalla Rotta balcanica nella piazza del Mondo di Trieste: dobbiamo resistere, lottare e soprattutto curarci dell’altro per curarci di noi.
Dobbiamo costruire un comunismo della cura reciproca partendo dalle situazioni sociali più significative, fra cui questo fenomeno migratorio che, partendo dall’estrema violenza del passato e del presente, ci parla del futuro della terra, della vita.
E portiamo questo messaggio in giro per l’Italia, e anche altrove, in molti incontri, nel tentativo concreto di costruire una rete solidale, una comunità di resistenza, lotta e cura.
Aderisco alla campagna.
Partire dalla speranza e non dalla paura è un buona pratica per affrontare i tempi complessi nei quali viviamo.
Una speranza che non rimanda ad un altrove ma invita a “fare il necessario perchè accada il possibile”.
Grazie
Aderisco alla campagna e a tutto ciò che può bloccare definitivamente i conflitti siamo arrivati alla disumanita’ disumana e l’unica arma che ci resta ancora per poco è la speranza, io però aggiungerei anche che dovremmo organizzarci tutti insieme invadendo le strade bloccando ogni attività finché no avremo la Pace!
Benvenuta a bordo Maria Teresa. Partiamo dalla speranza e dal rifiuto della guerra, ovunque, ogni giorno, in molti modi diversi…
Aderisco con una certa speranza
La paura fa novanta.
FD Roosevelt nei tragici thyrties ..” fear, fear” .. sono qui per aiutarvi ad uscire da questo incubo da questa condizione da questa PAURA .
Si trattò comunque di rivoluzionam enti concettuali, teorici , pratico-politici e furono generati da una grande onda ,forse, che scosse il novecento: la lotta di massa proletaria operaia sociale .
Oggi la paura fa cento: , opponiamo gli intelligenza , razionalità , rabbia,
energie, compassioni, pietà.
S/ confinati
Dentro e oltre ogni confine. Insieme. Grazie Angela per la bussola proposta…
Comune rappresenta uno di quegli spazi liberi e di libertà che sono estremamente necessari alla crescita di un pensiero critico, libero e democratico. Se dovessi trovare una definizione di questo spazio, ricorrerei a Frida Kalho: “Non far caso a me, vengo da un’altro pianeta. Io ancora vedo orizzonti dove tu disegni confini”.
Comune è esattamente questo, insegna a vedere orizzonti, ad avere una visione altra, a guardare a colori.
Grazie Comune
La speranza è la materia dell’educazione. Un animatore deve essere animato da una propria speranza, della quale vuole essere testimone, altrimenti animatore non è.
Per questo ACMOS, il movimento del quale faccio parte, cerca costantemente spiragli di speranza nel buio della realtà, ne fa occasione di condivisione e li porta nelle scuole per fare la propria parte.
La dispersione scolastica, il galleggiamento esistenziale altro non sono che assenza di speranza, cieca accettazione del presente come unico orizzonte possibile.
Siamo convinti che le vite di ognuno possano essere medium di speranza e per questo continuiamo ad osservare, ascoltare ed organizzarci.
Grazie a voi per quello che fate!
La speranza in chi si occupa di formazione dei giovani è un imperativo …non si può guardare a questa bellissima e importante mission che delinea e prospetta il futuro delle nostre comunità senza averr dentro di noi la forza di creare energia e fiducia nelle giovani generazioni glielo dobbiamo perché abbiamo costruito un mondo pieno di ingiustizie soprusi iniquità, ed in questo mondo dobbiamo fare in modo anche ammettendo i nostri errori di dargli la forza etica politica ma anche spirituale di credere in se stessi di capire che le sorti del mondo non sono segnate e che loro ognuno di loro può incidere nel presente e delineare un futuro in cui al centto ci sia l uomo che superi gli egoismi che regnano sempre più di frequente glielo dobbiamo lo possiamo fare insieme Territori educativi e comune.info svolgono un ruolo importantissimo…
L’angoscia si supera insieme condividendo la speranza e la prassi con compagni di viaggio. Grazie Comune per fornire questo incredibilmente prezioso spazio di condivisione, speranza e amore!
Aderisco alla campagna dei territori educativi.
Convinto, che la mia/nostra esistenza nel piccolo e nel grande delle nostre cose, nell’intimo, personale e quotidiano, come nella professione e nella vita pubblica, trova senso e significato da condividere e da vivere pienamente, indagando, qualificando e incidendo sul futuro di quello che siamo e che vogliamo essere.
La mia e nostra esistenza diviene r-esistenza poiché interroga i nostri mondi e che li fa con- vivere. La differenza rispetto ad un posizionamento di calcolo sta nella r, della r-esistenza e dell’ interrogarsi… è la r dell’eros che ci appassiona nel trovare e trovarsi, individui e collettività, in sineddoche di esistenze che trovano bellezza, nel toccare, pensare e definire le nostre vite e non abbandonarle all’appiattire dell’esistente. Vite aperte poeticamente ai mondi che ci circondano, gioendo di ogni loro istanza.
Grazie di esistere! Sono approdato a voi seguendo Franco Berardi Bifo.
Sono un anziano di 72 anni, ex docente di educazione artistica e storia dell’arte. Oggi vado in posta a farvi un modesto bonifico di €.50,00 in segno di gratitudine. Giovanni
Grazie di cuore Giovanni.
Fatto. 👍💪🤜🤛😊👋👋👋
Mi chiamo Antonella Cammarota sono presidente di Solaris ODV, un’associazione di volontari, utenti e familiari di persone con disturbi mentali. La Speranza è la nostra grande compagna di viaggio insieme ad un costante lavoro per costruire una comunità accogliente verso tutte e tutti. Siamo tutti matti per il quartiere è il nostro manifesto visibile sul sito perché siamo convinti, e la pratica quotidiana ce lo conferma, che le differenze arricchiscono l’insieme e che tutti se ascoltati e accolti possiamo contribuire alla costruzione del bene comune.
Pienamente d’accordo con te su tutto, Antonella.
Mi piacerebbe darti una mano nel campo in cui operi, ma Rebibbia Femminile mi basta.
Grazie Comune, aderisco ben volentieri.
In questi tempio bui partire dalla speranza e non dalla paura ci spinge ad immaginare e a muoverci, tra antichi saperi e percorsi innovativi, verso quell’altro mondo possibile di cura, di convivialità e di condivisione.
Alla domanda di cosa abbiamo bisogno quando non possiamo fare altro che cercare di sopravvivere alla notte, rispondo con Jim Morrison: “Non c’è notte tanto lunga da non permettere al sole di risorgere il giorno dopo”.
Carlo
Partecipiamo con gioia a questa carovana.
“A esperança è o fermento do mundo que a todos deve alimentar. A esperança è a luz do mundo que a todos deve iluminar”.
Bem-vindo à caravana!
Oggi, almeno qui nel ricco occidente, stiamo tutti “de abajo”, o perlomeno la stragrande maggioranza dei cittadini. “De arriba”, un pugno di manipolatori delle masse. Quelli in basso, benestanti o poveri è lo stesso: fanno parte dei manipolati. Manipolati da una narrazione, che a dire il vero è sempre esistita, ma che non utilizzava i potenti mezzi odierni per il semplice fatto che non esistevano, anche se il cinema e la radio sono stati i protagonisti delle propagande fasciste e naziste. Oggi con l’avvento della televisione e del web la manipolazione corre alla velocità della luce, da un estremo all’altro del mondo. Così tanto per fare degli esempi, possiamo ricordare le “armi di distruzione di massa” in Iraq (che poi non c’erano), gli stati “carogna” (narrazione oscurata dal web), il “cattivo” Gheddafi, che voleva creare un Fondo Monetario Africano e la moneta unica, poi i terroristi dell’Isis, nemici dell’occidente, ma finanziati dagli Usa, il pretesto delle torri gemelle per attaccare l’Afganistan, il buco dell’ozono, che poi si è auto ricucito, la pandemia creata o meno in laboratorio, con i conseguenti esperimenti vaccinali e di controllo sociale, e “finalmente” il cambiamento climatico, senza tralasciare il “genocidio buono” dei palestinesi da parte dello Stato ebraico, e la guerra cattiva dello Stato russo sotto assedio Nato. Parallelamente a tutto questo però non c’è stata, e ancora non c’è, una contro narrazione da parte delle sinistre. Anzi spesso queste non sono state in grado nemmeno di valutare che dietro istanze giuste si attaccavano e si attaccano come sanguisughe, le narrazioni dei poteri forti, e queste narrazioni le hanno appoggiate e fortificate, nella speranza ingenua di racimolare consensi, individuando e puntando l’indice su presunti “nemici del popolo”, che quel popolo lo costituiscono. Compito questo che le destre lasciano volentieri alla sinistra, perché è un ruolo che svolge molto bene. Poi e per esempio, che dietro il “cambiamento climatico” si avvinghia la narrazione della casa “energeticamente efficiente”, che porterà al 2035 l’espropriazione di fatto delle case di milioni di cittadini, diventa un fatto secondario; e che l’auto elettrica comporterà un disastro ambientale per le future generazioni e morte e sfruttamento per i bambini più sfortunati del mondo, è lo stesso. Chiudo l’excursus, perché sarebbe troppo lungo, con la narrazione più lugubre di questi tempi: il genocidio di un popolo martoriato da 70 anni, con la “giusta” reazione dei sionisti israeliani. Anche in questo caso le nostre sinistre, non potendo del tutto trascurare l’evento, si nascondono dietro il vessillo di una irrealizzabile “pace”, non manifestando mai, senza se e senza ma, in favore della Palestina e contro il sionismo mondiale che parte dagli USA, anzi vietando l’esposizione delle bandiere palestinesi nelle manifestazioni.
Questo lo scenario in cui una Comunità di Speranza si deve muovere; una Comunità certamente antifascista e anti nazista, ma che sappia individuare anzitempo le radici per la rinascita della dignità individuale e collettiva. Non può esistere l’una senza l’altra. Radici da cercare soprattutto nel territorio, nella scuola, nella cultura, in maniera sistemica e non parcellizzata, nel dialogo e nel confronto, così come da anni avviene in COMUNE Info.
Mi sono imbattuta casualmente in questa comunità e ho letto l’ articolo sulle Canarie e i relativi commenti. Poi sono arrivata qui e al Post di Paolo. Vedo che non ci sono state reazioni… Ed invece questo post è denso di spunti. Forse troppi. Ma è tutto sacrosantamente vero, purtroppo. Per cui ben venga la speranza, ma con i piedi per terra perché al giorno d’ oggi conoscere come stanno le cose è ancora più fondamentale di un tempi. Infatti le mutazioni nella società sono talmente veloci che pensavi di aver capito un problema , e subito hai una altra minaccia addosso
Costruire luoghi di agio per fare crescere senso critico.
Cooperare per imparare a non fare la guerra nutrendo relazioni di pace
Siamo con voi 🤗
Partire dalla speranza e non dalla paura
PS Seguirà sottoscrizione
Un cammino comune lungo molti anni… Grazie di cuore Patrizia.
Aderisco alla campagna 2024 partendo dalla nostra piccola grande realtà di Borgo Sabotino a Latina, nella speranza e dunque nella certezza di continuare insieme questo percorso di comune condivisione rendendo ogni giorno testimonianza.
Allora aspettiamo, prima o poi, un bel racconto su quel che si muove nei piani bassi di Borgo Sabotino. Grazie Libero!
Dal Gonfalone del Drago Verde di Firenze, ma con nascenti complicità sull’altra sponda, nel Gonfalone dell’Unicorno…
Dove apparvero dal nulla, secoli fa gli Umiliati, una comunità senza gerarchie e senza fondatori, di uomini e donne che lavoravano la lana e pregavano attorno a una chiesa dedicata a “Ognissanti”, a tutti i santi che esistono realmente ma di cui nessuno sa il nome.
I Nessuno di tanti angoli del mondo sorridono. Un abbraccio Miguel
Ci sono e vi sento tanto vicini.Ho anch’io 72 anni e non ho mai perso la speranza.La speranza ha a che fare con la conoscenza e la consapevolezza.Toccar con mano e approfondire,stare vigili come dice in poesia Candiani
su ciò che ci accade ed accade attorno,nel mondo.Lavoro coi bambini migranti e so da che parte stare.Vi abbraccio e vi ringrazio.Vi invio lunedi un mio piccolo contributo.
Toccar con mano, approfondire, stare vigili… Camminiamo insieme Paola.
ciao aderisco volentieri alla campagna e provo ad inoltrarla agli amici con cui proviamo, a napoli/pozzuoli, a fare del cibo un veicolo di consapevolezza per difenderci dal “mercato” attraverso un progetto di garanzia partecipata con tre agricoltori della provincia di benevento e salerno. dai semi “fuori mercato” alla pasta. sperando e praticando relazioni tra 150 persone, avvicinando la campagna alla città. cumpanaticosud.org grazie di r-esistere. una copia del libro la vorrei
Sperimentano qui e adesso modi diversi, limitati ma desiderabili, di vivere, relazioni non orientate dal profitto, fuori mercato. Evviva cumpanaticosud.org. Grazie Luigi.
Vi leggo ormai da molto tempo, a volte con dolore a volte con gioia, a seconda di quello che mi rivelate.
Sempre con interesse e riconoscenza, perchè avete creato una Comunità che può continuare a sperare insieme. Non lavoriamo da soli e inutilmente per migliorare il nostro piccolo angolo, molti altri, anche sconosciuti e lontani, lavorano per la vita di tutti, per la pace e l’uguaglianza, per l’uomo e il pianeta.
È vero Maria Rosa, in tanti e tante, in molti luoghi diversi non smettono di resistere e seminare speranza.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di avere fiducia in noi stessi e nella nostra capacità di influenzare positivamente il corso degli eventi. Ringrazio Comune per aver promosso questa campagna a cui aderisco perché credo che insieme e in tanti possiamo essere una grande forza.
La speranza non è qualcosa di rivoluzionario, perchè implica una attesa, ma sta li a ricordarci come i piccoli gesti quotidiani, e soprattutto un approccio diverso, critico ma inclusivo, aperto ad una dialettica costruttiva, possano indicarci una via altra per uscire da queste barbarie. E Comune ne è la testimonianza. Persone, storie, vicende, che scavalcando le istituzioni calate dall’alto, oltre la dicotomia pubblico/privato, apportando tutto un bagaglio esperienziale fatto di modi di pensare e pratiche ci fanno sentire di stare dalla parte giusta. Quella che rifiuta la mercificazione delle vite, l’intolleranza, il patriarcato. Voci di una comunità allargata che supera i confini fisici ed esistenziali, e con essi le guerre materiali e psicologiche che produce. Pur nelle piccole divergenze (come arricchimento) fra di noi, vi è tutto un patrimonio valoriale (che considero la nostra Casa Comune): antimilitarista, femminista, ecosocialista, internazionalista. che va preservato. Affrancarsi da una visione unica per liberarsi dalle catene. Grazie Comune!
Abbiamo molto in comune, affrontiamo insieme la paura.
Grazie Davide.
grazie carissimi…forza e coraggio….la forza della Speranza è sempre l’ultima a morire e aiutare gli altri aiuto noi stessi…..UN ABBRACCIO FRATERNO
p. daniele moschetti
A Castel Volturno come a Korogocho – che sono da sempre parte della storia di Comune-info – ragionare di speranza ha una forza magnifica. Un forte abbraccio Daniele!
Sono anni oramai che mi nutro e che scrivo su Comune-info. Seguo Comune sin dalla sua nascita e continuo a seguirla nella sua continua trasformazione in una rivista di informazione online sempre più di senso, sempre migliore, sempre più schierata dalla parte degli oppressi. Perciò forse io non credo di aver trovato Speranza in Comune, penso al contrario di aver decisamente CREDUTO e di CREDERE ancora in Comune e in questo prezioso spazio di libertà informativa. Grazie dunque a Comune-info. Grazie a tutti voi della redazione. Un riconoscimento speciale anche a chi non c’è più: a Marco Calabria
La strada è in salita, ma possiamo farla insieme Anna. Grazie anche per il pensiero rivolto a Marco.
Fare il verso al tuono.
Quando le bimbe erano piccole e c’era il temporale avevamo inventato un gioco per “prevenire la paura”: ci mettevamo alla finestra e quando vedevamo il lampo vicino, prima che ci fosse il suono forte e spaventoso del tuono, noi, ridendo, forte urlavamo tutte insieme facendo “bum, budubum, bum,… bu ..”. finché il tuono diventava poco più di un brontolio…
Una risata li seppellirà? Forse non basta ma basta a noi per non farci seppellire dalla depressione e dalla disperazione.
Comune può essere un buon antidoto alla paura se lascia spazio agli spiragli di luce che ci sono e sono tanti!!! Anche noi di Solidarius Italia, ostinati, continuiamo a cercarli e a coltivarli con determinazione e tenerezza.
L’ipocrita decisione dell’Unione europea di occultare il Rapporto sulllo stato dei media in Italia per non guastare possibili abboccamenti post-elettorali tra Meloni e Von der Leyen la dice davvero lunga sul penoso stato dell’informazione nel nostro Paese. Basta del resto ascoltare la televisione o sfogliare i giornali mainstream per rendersi conto del prevalere di un ottuso e soffocante pensiero
unico, a partire dalla vitale questione della guerra globale in preparazione. In una situazione davvero sconfortante come questa appare preziosa l’opera di chi, come comune.info, si adopera da tempo per coltivare la diffusione di notizie vere e lo sviluppo di un senso critico sempre più sepolto sotto l’avvilente propaganda di regime del capitalismo finanziario e militare. Fabio Marcelli, Copresidente del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia ( CRED)
Comune info è un porto sicuro, accogliente, aperto a tutt@, naufraghi e nuotatori. Una bussola per camminanti. È uno scrigno di notizie di un mondo altro che già è ma fatica a vedersi e farsi vedere. È una lente per mettere a fuoco la società complessa in cui viviamo. Grazie amici di Comune info di esistere e camminare insieme
Interessante
Comune-info è un luogo fondato sull’accoglienza, dove trovano cittadinanza quelle parole e quei pensieri scacciati dai commercianti delle paure. Per questo in questa piazza digitale, da cui traspirano gli odori del mondo, abita e continuerà ad abitare la speranza.
Grazie Leonardo per raccogliere e proteggere con noi quei tanti e diversi pensieri scacciati dai commercianti delle paure.
… Una campagna di speranza con dei compagni di cammino. Grazie…
Grazie Franco, camminiamo insieme.
….Grazie Leonardo per contribuire insieme a tutti noi “in Comune” a voler mettere quel seme che in altri orecchi germogliera’….Ti voglio bene. 💚
Aderisco convintamente a questa campagna che non è vostra ma di noi tutti. C’ è bisogno di luoghi comuni, di esperienze condivise, di far conoscere quanto nel sottobosco, lontano dall’ informazione main stream accade. Bisogna coltivare i piccoli grandi semi di solidarietà, tolleranza e mutuo soccorso che, sparsi un po’ ovunque, aspettano di germogliare. Sono con voi. Un pensiero affettuoso a tutta la redazione nel ricordo di Marco che è sempre presente nel nostro lavoro
“La speranza come forza sociale in grado di trasformare il mondo, anche se lentamente”.
“Liberare potenziali creativi”.
La speranza anima quello che ci resta da vivere, ogni minuto, ogni azione …la dignità della vita si difende da sé forse proprio così: offrendoci la speranza come un carburante invisibile in cui la ragione sembra non credere più.
Grazie…sempre offrite tanto!
Ci sto a questa Campagna speciale…
Grazie a te Francesca.
La dignità della vita si difende da sé: un punto di vista diffuso tra tante comunità indigene, da cui abbiamo molto da imparare…
Forse ho la risposta alla vostra domanda: si chiama consapevolezza.
Consapevolezza del cammino fatto insieme fin qui, consapevolezza dei compagni di viaggio trovati su questo cammino ad arricchirlo e unirsi a noi, non importa se per un tratto o se per tutto il proseguimento, consapevolezza che siamo davvero tanti, tantissimi. Amiamo questo “Comune” come amavamo quello che lo ha preceduto e forme simili che raccontano storie, visioni altre del mondo, perché la narrazione di quello che avviene nel mondo è importante.
Non vanno “censurate”, ovviamente, le cattive notizie, epperò vanno raccontate dando una “via d’uscita”, vanno affiancate da esperienze di re-azione che le bilancino, dando appunto speranza, piccole o grandi che siano, come sono importanti le occasioni di connessioni, dirette e di persona ancora meglio, ma anche “a distanza” perché anche sapere che dall’altra parte del mondo, in un piccolo territorio, c’è qualcuno che, come noi, si batte per le stesse utopie, ci dà la forza e, appunto, la consapevolezza di essere meno soli e le utopie, noi lo sappiamo bene, servono a camminare, insieme, fino a realizzarle, insieme, con vecchi e nuovi compagni di viaggio e con quelli che sembrano averci lasciati, ma invece, ne siamo consapevoli, camminano sulle nostre spalle e nei nostri cuori, dilatandoli.
Martina Pignataro per il GRIDAS.
Hai ragione Martina, è come quando cammini in un corteo a carnevale, non importa se riconosci tutte le persone mascherate, ti fa piacere sapere che sono lì. In realtà ti fa piacere anche pensare che tutti i giorni e in tanti modi i luoghi diversi, quelle persone costruiscono mondi meno grigi.
Comune Info cita la frase di John Holloway: “Lottiamo non perché pensiamo di vincere, ma perché non possiamo accettare ciò che esiste”. Così pensiamo e sentiamo, fin dalla nascita di Carteinregola. Certo, per noi riguarda piccole battaglie rispetto a quelle enormi che dovrebbero essere combattute per cambiare vicende ben più inaccettabili del mondo. E la sensazione che in fondo quello che facciamo sia ben poca cosa è sempre dietro l’angolo, insieme alla tentazione di mollare, tanto non si cambia mai niente davvero.
Ma quello che alla fine ci ha tenuto insieme in questi anni e continua a dare un senso alla nostra associazione è proprio il sentimento condiviso di non accettazione di una realtà che va troppo spesso nelle direzioni peggiori che potrebbe prendere.
Questi anni hanno messo a dura prova la nostra speranza di cambiare, la pandemia ci ha rinchiuso nelle nostre case,la brutalità delle guerre ci fa sentire impotenti.
Eppure dobbiamo impegnarci per ricostruire la speranza. Reagire alla paura, che è poi la solitudine di chi si sente perduto in un mondo senza solidarietà, e all’indifferenza di chi pensa a salvare se stesso senza nessuna responsabilità verso i sommersi.
Vediamo assottigliarsi sempre più il numero dei cittadini che vanno a votare, segnale di sfiducia verso la classe politica che però non deve diventare rinuncia alla politica, alla partecipazione e al controllo delle scelte che governano le vite di tutti.
Proprio in questi giorni è stata approvata definitivamente dal parlamento l’autonomia regionale differenziata, che si aggiunge ad altri progetti della maggioranza al governo che vanno contro lo spirito e il dettato costituzionale, concentrando il potere in poche mani e aumentando le disuguaglianze, con conseguenze irreversibili sui diritti dei cittadini.
Servono quindi speranza e dignità per ritrovare e far ritrovare il senso dell’impegno, per proseguire il cammino di chi ha lottato per la nostra Costituzione, per raggiungere quella solidarietà, scritta e mai completamente attuata, oggi sotto attacco.
Una battaglia che non sappiamo se potremo vincere, ma che va combattuta fino in fondo, perchè non possiamo accettare di tornare indietro.
Per questo il lavoro di Comune è importante e necessario,in particolare per il dialogo e il passaggio di testimone alle nuove generazioni.
Già, ostinati ricercatori e ricercatrici di speranza. Grazie Anna Maria.
Grazie delle profonde riflessioni e dei preziosi semi di speranza che spargete nel mondo…
Continuiamo a seminare, grazie Martina.
La speranza… solidale
Condividere la speranza e collegare i pensieri e le azioni per un mondo (Bene) Comune: questo è il motivo per cui – con gratitudine – aderisco volentieri alla campagna di Comune info. E ricordo con affetto Marco.
Insieme possiamo affrontare e superare la paura, difendere le conquiste e costruire un futuro a misura della Terra, partendo dalle nostre pratiche locali e solidali.
Facciamo Comune insieme!
Sono anni e anni che vi leggo e vi seguo, siete il mio costante punto di riferimento di educazione intellettuale ed emotiva e solidale, continuo a crescere sebbene i miei anni siano ormai molti. Grazie a tutti voi, continuate a starmi vicino.
Sapere di riuscire a stare vicino a tante persone ci riempe di gioia e responsabilità. Un caro saluto Grazia.
Aderisco perchè Comune info è un “luogo” fidato, dotato della capacità di attesa, dove è possibile respirare e riflettere.
Grazie
Eleonora Russo
Sostenere Comune info è una delle buone cose da fare per tenere viva la speranza, per coltivare la curiosità, per resistere alla catastrofe senza perdere lucidità.
Speranza, curiosità, lucidità. Ci piace molto questa ricetta, grazie Mirco.
Ostinatamente mai in silenzio
Cocciutamente sempre a cercare ciò che il potere vuole nasconderci
Convintamente dalla parte degli ultimi e degli invisibili
Grazie per continuare a resistere!
Sì, proviamo a resistere insieme Maria Teresa! Grazie
Aderisco: con alcune ambivalenze che ritengo fertili.
Gramscianamente, dopo che si è perso si ricomincia a lavorare tranquillamente; con Battiato si impara com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire: difficile, quindi possibile.
Le ambivalenze, le contraddizioni, i dubbi… Grazie Alberto per l’invito ad allenare la capacità di rendere fertile ciò che non lo sembra.
Mi occupo di educazione e di bambini speciali con due associazioni, Semi di futuro eaps Direttamente età. Ogni giorno incontro il disagio, le difficoltà e a volte anche la paura nei bambini, nei ragazzi, nei genitori, negli insegnanti… Insieme, facendo cerchio e comunità, coltivando solidarietà e fiducia si ricomincia. La speranza è qui, tra noi, seme piccolo di una pianta immensa.
Bello sapersi in tanti
La ricchezza della condivisione. Scoprire questo spazio vuol dire in primo luogo ritrovarne un po’ , di speranza. Perché ci si può leggere tra amici, perché si possono incontrare opinioni, e persone, molto diverse tra loro eppure con lo stesso senso civico, lo stesso rispetto per gli altri, la stessa convinzione che la diversità sia ricchezza e il confronto uno spazio da proteggere. Scomodi e soprattutto democratici.
Creare nuovi motivi per avere speranza, quale compito più alto? Grazie di cuore.
Aderisco con piacere alla campagna di Comune.
Perché forse sarà vero come dice la principessa Turandot che la speranza è “un fantasma che si aggira nel mondo ” e che alla fine “delude sempre “.
Ma se posso investire ancora delle energie per questo mondo che sembra votato all”autodistruzione, preferisco farlo lottando e sperando ancora ed ancora, piuttosto che lasciarmi soffocare dal rassicurante abbraccio della disillusione.
Grazie di cuore per il vostro lavoro.
Mi trovo in difficoltà in questo momento. Spero quanto prima di potervi sostenere.
Grazie di cuore Fabrizia per averci scritto e per volerci sostenere Comune.
Aderisco alla campagna di Comune. Purtroppo, per problemi di salute, non posso sostenervi economicamente. Spero a presto
Grazie davvero per l’adesione Gianpaola, è bello pensarci in tanti e tante a contrastare le molte paure di questi tempi difficili. Ti auguriamo di cuore il meglio per la tua salute.
“La speranza in sé è come una stella – non si vede al sole, ma nel buio delle avversità”
Partire dalla Speranza è l’unica cosa che possiamo fare per cambiare “il mondo”.
GRazie di questo invito.
Grazie per la tua risposta Maria Teresa.
Lavorare per la speranza combattere sempre contro le ingiustizie aderisco alla campagna di Comune e invio un sostegno economico per il vostro importante impegno.
Andrea
Che sia sempre di più un impegno collettivo. Avanti tutta Andrea.
Vivere senza speranza non è possibile e di speranze Comune info me ne ha date sempre. Certo ciascuno di noi deve coltivarle, farle crescere . Le speranze di Comune info , che sono anche mie, ho cercato di metterle in pratica in Kurdistan, in Chiapas, nella Comunità di pace di San José Apartado’, coi richiedenti asilo e mi hanno riempito il cuore e continuano a riempirlo!!
Grazieeee e hasta la victoria.
Con Marco Calabria nel cuore..che mi sgridava affettuosamente, perché usavo troppi punti esclamativi!
Grazie Nelly per accompagnarci da molti anni!!!
Grazie di continuare a brillare in questo buio. Piccoli fuochi di resistenza e voci di speranza in un altro mondo possibile ci sono sempre più necessari.
Nel buio la speranza non è l’ingenuità o l’ottimismo di chi grida andrà “tutto bene”, ma la determinazione di chi dice “noi resisteremo”. Grazie Floriana.
Cento anni fa nasceva quello che da sempre è uno dei miei più importanti riferimenti politici: Franco Basaglia.
Tra le tante cose che mi ha insegnato una è racchiusa nella frase che ha pronunciato nel maggio del 1978, al momento dell’approvazione della legge 180 che porterà alla chiusura dei manicomi: probabilmente i manicomi li riapriranno ma noi oggi abbiamo dimostrato che l’impossibile può diventare possibile, oggi abbiamo dimostrato che si può fare.
Questa frase ha due parti, altrettanto importanti. La possibile riapertura dei manicomi, e oggi ne vediamo molti attorno a noi, pensiamo ai CPR, alcune Case di Riposo, alcune comunità terapeutiche…
Tutte le volte che si costruisce un contenitore dentro cui rinchiudere una determinata categoria sociale si ripropongono dinamiche manicomiali.
Però c’è anche la parte dell’impossibile che diventa possibile, la parte del Si Può Fare!
Tutte e due le parti hanno bisogno di essere raccontate, quando si realizzano, abbiamo bisogno di spazi e luoghi in cui si possa leggere degli orrori che abbiamo attorno ma anche e soprattutto di luoghi in cui si racconti del si può fare e di quando riusciamo ad abbattere alcuni di quei muri che determinano questi orrori.
Io vivo una esperienza abbastanza recente, da sei anni, del si può fare. Una esperienza che comune-info ha raccontato e sostenuto in questi anni. Una nave, una nave che viaggia nel Mediterraneo centrale alla ricerca dei sogni dei desideri e dei progetti di vita che uomini donne bambini e bambine portano con sé assieme a quella speranza che affronta la paura.
La Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans.
Un impossibile reso possibile dal comune, dal progetto collettivo. Perché il si può fare si realizza sempre assieme.
E va raccontato. E voi lo fate. Ci sosteniamo!
Ho letto commenti che scaldano il cuore e allontanano le paure del periodo. Aderisco alla campagna di Comune
Hai ragione Gloria, scaldano il cuore, non è poco per questo tempo difficile. Grazie!
Io, carissimi, molto volentieri aderisco alla campagna di Comune, il cui giornale online leggo molto volentieri e diffondo tra amici e conoscenti. Contributi economici non mi sono possibili, contributi letterari ne ho inviati nel tempo, non sono mai “apparsi”, non ha importanza.
Grazie Roberto per la lunga amicizia che hai con Comune e per l’adesione a questa campagna a cui teniamo davvero tanto (quando hai articoli da proporre scrivi a ), solitamente i commenti agli articoli li lasciamo come tali, cercheremo comunque di essere più attenti a quanto segnali).
Un caro saluto.
….. beh, vedrò di inviarvi ancora qualche cosa ma il mio modo ed il mio stile non paiono esser confacenti al vostro modo e stile che in questi ultimi tempi trovo molto ammorbiditi….
Lo mando a due tre gruppi perché merita .
Mettere in comune… Grazie Bruno.
La speranza si fa voce, si fa onda, si fa azione comune.
Grazie per quello che fate. Comune è per me una importante fonte di arricchimento, che spesso condivido nei diversi collettivi a cui aderisco, anche come fonte di discussione. Aderisco quindi con gioia alla campagna, anche con un contributo economico.
Abbracciamo la tua gioia Toni. Grazie per la tua amicizia nata molto tempo fa.
Prendiamoci cura dell’informazione indipendente
Grazie di esserci nella mia vita con la vosta positività.
Ho contribuito con bonifico pochi minuti fa.
Grazie di cuore Iolanda.
Aderisco come posso, come una goccia nel mare.
Un grazie grande come il mare, Tiziana.
Aderisco con tutto il cuore perché penso che abbandonare la speranza e’ come tradire l’idea che le cose possano cambiare. Invece noi dobbiamo resistere e credere che un mondo diverso è possibile e insieme possiamo farcela! E come dice Calvino: L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere che e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».
ITALO CALVINO, in Le città invisibili, Einaudi editore, 1972, pagina 170
Ps sono già iscritta alla newsletter
Restano davvero potenti quelle righe di Calvino, grazie Igia.
Aderisco perchè il principio di speranza e la ricerca di nuove strade non devono mai spegnersi!!
Ciao Gennaro, grazie!
Dal Rojava e dall’Abya Yala nell’amicizia con Comune-Info ho imparato che con ascolto, coerenza e creativitá come tessiture planetarie possiamo generare trasformazioni affettive collettive profonde. Possiamo trasformare i problemi dell’abitare contemporaneo lottando a partire dalla speranza, che significa lottare con amore, nella ricerca della bellezza, con passione, integritá coraggio e fiducia nel progetto di una realtá diversa, mondo vivo di cui siamo parte
Vi ringrazio per l’importante lavoro che state portando avanti. Condivido sempre con più persone possibili come materia di discussione e con la speranza di diffondere un fondamentale processo di arricchimento culturale.
Aderisco molto volentieri alla campagna. Grazie!
A volte ci chiediamo quanto è utile Comune: adesioni come la tua Roberto sono un incoraggiamento e un invito a migliorarci. Grazie Roberto.
Mi manchereste se non ci foste. Grazie.
Comune ha il privilegio di essere circondato e abitato da amicizia. Grazie Ersilia.
Tanto tempo trascorso a camminare insieme, spesso vicini, a volte distanti, ma visibili all’orizzonte. Il senso di esserci. Sempre.
«Camminare ci lascia liberi di pensare senza perderci totalmente nei pensieri», ha scritto Rebecca Solnit. Farlo insieme aiuta a pensare mondi nuovi, aggiungiamo noi. Non smettiamo di camminare insieme Stefania.
Da anni
imparo, soffro, mi ribello, spero, cresco, insieme e grazie a voi.
Siete la mia bussola.
Vi abbraccio forte tutte e tutti e certamente vi sostengo.
Marines
Già, imparare, ribellarsi, crescere insieme: la trasformazione in profondità della società passa per i verbi (cioè l’azione qui e adesso) e non per i sostantivi (che alludono invece alla delega), ma anche per il Noi e che sostituisce i deliri dell’Io. Un abbraccio Marines
Grazie aderisco con convinzione alla campagna. L’idea della speranza come forza sociale per trasformare il mondo mi sembra geniale. Certo se ci guardiamo intorno è fortissima la sensazione di un mondo che si sta sgretolando. Ma a me pare che contemporaneamente nel vivere concreto di tutti i giorni crescano milioni di piccole dighe di resistenza a volte inaspettate che troveranno prima o poi il modo di diventare una risposta collettiva.
comune.info per me svolge un ruolo importantissimo in questo senso: per segnalare le esperienze concrete e contemporaneamente impedire che si disperdano le intelligenze e le riflessioni preziose di migliaia di persone.
Grazie a te, Donatella.
Aderisco senza esitazione, ma prendo a prestito queste parole, perché non saprei scrivere di meglio:
“La società attuale è il risultato delle lotte secolari che gli uomini han combattuto tra di loro. Non comprendendo i vantaggi che potevano venire a tutti dalla cooperazione e dalla solidarietà, vedendo in ogni altro uomo (salvo al massimo i più vicini per vincoli di sangue) un concorrente ed un nemico, han cercato di accaparrare, ciascun per sé, la più grande quantità di godimenti possibili, senza curarsi degli interessi degli altri.
(…)
Tale stato di cose noi vogliamo radicalmente cambiare. E poiché tutti questi mali derivano dalla lotta fra gli uomini, dalla ricerca del benessere fatta da ciascuno per conto suo e contro tutti, noi vogliamo rimediarvi sostituendo all’odio l’amore, alla concorrenza la solidarietà, alla ricerca esclusiva del proprio benessere la cooperazione fraterna per il benessere di tutti, alla oppressione ed all’imposizione la libertà, alla menzogna religiosa e pseudoscientifica la verità”
Errico Malatesta, 1905
La nostra Associazione è nata da una speranza.La speranza di una Guarigione. La guarigione dell’Anima,guarigione dell’anima di una Umanità ferita.E’ nata dalla consapevolezza che la paura si vince nel ricercare e generare Bellezza,bellezza dell’animo,bellezza della Comune visione dei Sogni.Il Sogno del mondo dove odio,avidità,egoismo e ignoranza lasciano il posto alla condivisione all’inclusione alla coesione alla consapevolezza.Grazie Comune per aiutarmi anche e ancora a sognare.Ivano Associazione Vivi I Tuoi Sogni.Aderisco a questa bell’idea della campagna della Speranza e presto anche un mio sostegno
Aderisco!!!la speranza è il sentiero!!
dono volentieri il sostegno
Evviva!
Aderisco alla speranza, a voi, alla vostra campagna. Grazie per essere un baluardo saldo (e contribuisco)
Olè! Buon estate Eleonora.
“Non temo nulla, non spero nulla, sono libero” disse una volta il grande filosofo greco Nikos Kazantzakis. Non so se io sono libero, comunque ho amato moltissimo quest’uomo. Ho vissuto a Firenze alcuni dei meravigliosi anni ’70, ho preso parte, in prima linea, ai movimenti autonomi che lottavano per l’emancipazione umana e lì ho imparato che “ultima muore la speranza”. Credo nella capacità dell’uomo di mettere in risalto i suoi elementi buoni, penso che sia giunto il momento, finalmente, di dimostrarlo, frenandone il declino. Con queste parole mi unisco alla vostra campagna. Michele Mavropulos, αέναη κίνηση-moto perpetuo
Ευχαριστώ!
Partire dalla speranza e non dalla paura per sottrarci al giogo del potere.
La paura fa sorgere il desiderio di sicurezza, ma “la sicurezza è la consolazione
che il potere offre
in cambio della sottomissione” (Giuseppe Dematteis, 1985).
Ognuno di noi fa il conto con la propria esistenza , nel bene e nel male cerchiamo di non affogare in questo mare di menzogne che ci vendono come verità, nella speranza di riuscire a riconoscerle e condividere insieme ad altri, un piccolo percorso di strada senza paure, con un profondo senso di dignità.
aderisco alla campagna. contro ogni guerra, contro ogni tipo di fascismo
Per le nostre figlie, per i nostri figli, per i nostri sogni, per le nostre strade…la speranza è come una stella. E l’ottimismo è una sana dose di follia… Che si alimenta perché sappiamo che, comunque, non siamo soli, non siamo sole!
Aderisco alla campagna. Buona Resistenza a tutte e tutti.
Grazie Marcella. Buon sole
Leggo da qualche anno la vostra newsletter e vi ringrazio. Curate il mio senso di isolamento interiore, che spesso resta anche nelle (poche) situazioni in cui sono attiva. Grazie a tutte e tutti coloro che pensano, informano, scrivono per Comune e per me. Il prossimo mese farò un bonifico, piccolo.
C’è chi, per leggere i nuovi articoli, ogni giorno sbircia sulla homepage di Comune, chi segue le novità segnalate dalle nostre pagine social e chi (tanti e tante) attende i due appuntamenti settimanali con la Newsletter, come te Fausta. Spesso ci chiediamo chi sono i lettori di Comune, cosa pensano, in che modo questo spazio di comunicazione indipendente e pensiero critico può essere più utile e più bello. Le campagne ci aiutano a trovare alcune risposte: grazie di cuore per l’adesione e per aver accennato a quell'”isolamento interiore” che probabilmente viviamo tutti in diversi mondi ogni giorno. Forse imparare a pensare la speranza resta un esercizio importante anche per rompere quell’isolamento.
Ciao Fausta, comprendo il tuo disagio. Mi è stato d’aiuto il mondo dell’equosolidale e dei gruppi di acquisto. Ovviamente oltre alla lettura di Comune – info. Buon cammino!!
Crediamo che oggi la Resistenza sia innanzitutto culturale. Per questo
sono necessari spazi per tenere vivo l’immaginario e coltivare la creatività, favorire gli incontri tra umani, a partire dai loro corpi e il dialogo con la natura. Per alimentare la speranza dandosi
coraggio l’un l’altro e l’un l’altra, superando i ricatti e la paura. Cascina Rapello vuole essere questo e ringrazia Comune.info per gli
spazi e gli stimoli passati e futuri di riflessione e scambio. Siamo
pronti ad accogliere redazione e gruppi per scambiare e approfondire pensieri e pratiche, in uno spazio accogliente e vivo, immerso tra i boschi di castagni del Monte di Brianza (Lecco)
hanno ammazzato mio figlio e gli hanno negato un processo. non perdo la speranza per i figli e le figlie del mondo perché possano, insieme a tutti gli altri esseri viventi, conoscere la giustizia.
ho già dato il mio contributo a Comune, spero sia arrivato…
Grazie di cuore Haidi! Non abbiamo mai smesso di camminare con Carlo, non smetteremo di cercare ogni giorno, tra i caruggi di Genova e di qualsiasi angolo del mondo, giustizia. No, non possono ammazzare la speranza nostra e di Carlo… Un fortissimo abbraccio, grazie per tutto
con l’intento di mettere a tacere la paura con la voce soave e libera della speranza volevo segnalare questo link: https://desinformemonos.org/desde-mexico-y-el-mundo-exigen-libertad-para-el-zapatista-jose-diaz/
in Messico sta prevalendo la paura ma cerchiamo di metterla a tacere diffondendo la speranza di far liberare José Díaz. un caro abbraccio a tutti, Massimiliano Bonacci
Bellissimo, grazie Massimiliano.
Ciao! Grazie di esistere. Aderisco alla campagna!
Grazie Gaia.
Aderisco per dare un piccolo contributo a alimentare la speranza in un mondo migliore. Grazie mille a voi
Grazie Giancarlo.
Parlare di speranza oggi è già aver fatto una rivoluzione: sono iscritto da tempo alla newsletter senza però leggerla costantemente (cosa che mi riprometto di fare d’ora in avanti), vorrei assieme a voi dare solidità nell’oggi alle fondamenta cristiane della mia speranza
L’esperienza del già ci apre alla speranza del non ancora. Le gocce di felicità vissute in un presente di oppressione e persecuzione testimoniano che la liberazione sarà.
Aderisco alla campagna.
Perchè è sempre il tempo di dire a voce alta: io non me ne frego!
Grazie a Comune
Non smetteremo di gridarlo. Grazie Marina.
Aderisco alla campagna di Comune perchè sono convinto che possiamo regalarci un mondo nuovo solo stando tutti uniti.
Grazie
Un mondo nuovo, anzi, come dicono gli zapatisti, un “mondo di mondi diversi”. Grazie Massimo.
Aderisco alla campagna. Grazie dei semi di speranza sempre più necessari per coltivare dialogo e immaginazione.
… è quella cosa piumata/che si posa sull’anima.
ma è anche il nostro avvenire possibile.
Continuate, continuiamo. Grazie Comune
Carissimi! Non possiamo abbandonare la speranza… come insegna Freire, è il cuore del cambiamento… Grazie a Comune.info e a Territori Educativi abbiamo documentato l’impegno dedicato al fare della scuola Garibaldi un polo di educazione anche per le famiglie, come importante esperienza di crescita di cittadinanza. Con la speranza, l’educazione partecipata ha provato a travalicare i confini angusti della scuola per abbracciare il senso più ampio che sta nel fare insieme, coinvolgendo nella sperimentazione sia bambini e bambine che adulti, parenti e non, insegnanti e non, in un dialogo costante, e a volte molto faticoso, con una realtà urbana composita e complessa. Continuate, per favore, a ispirarci!
Ciao a tutti, per quanti volessero sottoscrivere la lettera di Ignacio Romonet a sostegno del popolo cubano, allego il seguente link:
https://www.cubainformazione.it/?p=93093
“Nella grandezza della sfida assunta, c’è la forza per realizzarla”(proverbio aymara, se non sbaglio).
Appoggio la campagna, imparo la speranza. Grata per il lavoro che svolgete e per coltivare una parola comune!
È vero Arianna, viviamo un tempo di grandi sfide, ma possiamo cercare la forza per affrontarle insieme. Un caro saluto
Ho aderito alla campagna. Finchè ci saranno voci come la vostra ci sarà speranza! Grazie per il vostro lavoro, fatto di toni pacati, approfondimenti, invito alla riflessione e soprattutto con proposte concrete per costruire una società più giusta e democratica che attinge dalle culture dal basso dei popoli. Vi seguo tramite le newsletter da anni e ho trovato anche molto significativo l’approccio al linguaggio, diretto, senza falsa retorica chiamando le cose con il loro nome.
dajee!
Che bella fotografia hai scattato Gabriele, troppo buono. Andiamo avanti, anzi, daje!
Tenere stretto il filo di felicità che c’è nell’immaginare e nell’ agire insieme alle altre, agli altri, per amore del mondo.
Sì, facciamo di tutto per riconoscere e tenere stretto quel filo. Grazie Elvira.
Aderisco con orgoglio alla campagna di Comune, con la piena convinzione e consapevolezza che il futuro risieda nel fare comunità, nella condivisione, nell’ascolto reciproco, nell’attenzione a chi ci vive accanto…nel ritorno alla semplicità, al sentire, al calore degli abbracci e dei sorrisi donati anche a chi non si conosce, alla gioia delle piccole cose!! È un cammino che possiamo fare tutti insieme, con gioia e coraggio!!
Coraggio e gioia, malgrado tutto, per creare mondi altri. Grazie Nicole!
Aderisco con tutta me stessa, perchè la luce dell’informazione pulita e aderente al reale, apra spiragli di speranza e solidarietà nelle nostre vite spaventate. Vi sono grata per tutto quello che fate.
Con amore
Gloria Torlone
Tentare di aprire spiragli di speranza resta un esercizio difficilissimo, ma forse è una delle poche cose che possiamo fare quando siamo schiacciati. Grazie per camminare con noi, Gloria.
“Partire dalla speranza e non dalla paura”… Si, sostengo e aderisco con la fierezza di sostenere persone giuste con visioni e cuore giusti per tutti.
Sostengo e aderisco con un piccolo ma sincero contributo.
Sostengo tutta questa “nostra” amorevolezza e fiducia… anche con questa piccola poesia…
L’ALBERO
Tanto fragile è il
germoglio
mentre incurvato
si sospinge in alto
e buca la dura terra
e si erge felice.
Darà buoni frutti
Grazie per tutto. Cosetta
Proteggiamo i germogli. E la potenza della poesia. Grazie di cuore Cosetta
Aderisco volentieri! Bisogna riprendere la voce e voi lo fate!
A volte gridando, altre sussurrando… Grazie Pierluigi
Ciao, ho aderito alla campagna con una donazione versata poco fa via IBAN.
Grazie per il vostro prezioso lavoro.
Finché c’è lotta, c’è speranza.
Un abbraccio!
Avanti tutta. Grazie Giulia!
Dopo molti giorni, questo è il primo titolo che non mi stringe allo stomaco. Grazie.
Vi seguo con costanza e speranza. Grazie
Grazie Raffaella.
Ho 81 anni, ma le vostre parole, che affrontano le sfide del nostro tempo dentro il paradigma della complessità, mi danno la forza di essere ancora protagonista, pur nella consapevolezza di essere solamente una lacrima in un mare.
Grazie Toni. Del resto, la tua amicizia con questo spazio di comunicazione indipendente affonda le radici in quella con Carta…
Un carissimo saluto
Perché siete bravi, perché siete resilienti, perché aiutate tutti ad esserlo. Perché siete differenti, e fate discutere. Perché siete e siamo vivi, e vogliamo continuare ad esserlo!
Grazie di cuore Giorgio per l’adesione. E per la lunga amicizia.
Desidero ringraziare tutta la redazione di Comune info perchè mi ha nutrito con i vari articoli che sono stati pubblicati da quando sono iscritta alla newslettere e sono tanti anni. Per questo aderisco alla campagna: Partire dalla speranza anche con una donazione che è sempre piccola rispetto a quello che ho ricevuto.
Grazie a tutti voi e buona contunuazione e buona vita.
Grazie Giovanna, non smetteremo di curare questo orto sociale chiamato Comune per nutrirci di mondi nuovi.
Perché è il modello che va cancellato non le sue manifestazioni.
Hai ragione Ivano. Grazie. Partire dalla speranza allora potrebbe significare anche chiedersi come possiamo, qui e ora, smettere di creare quel modello…
Sono una ricercatrice e mi occupo di cambiamenti climatici. Sono anche una madre. Consapevole di quello che aspetta alle nuove generazioni, ho solo una ricetta possibile per mia figlia: amare, fare comunità, per vincere la paura del futuro e trovare una speranza. Con voi si può fare. Per questo vi sostengo
Aderisco alla campagna perché la speranza e il futuro migliore fra i futuri possibili camminano sempre per mano.
care e cari compagn*,
partire dalla speranza: sì! La nostra speranza si incarna nel percorso di ogni persona, mentre andiamo ascoltando le voci che chiedono giustizia e che chiedono pace.
“Spes ultima dea est, sed tamen dea magnificus est.”
Magnifico! Grazie Giuseppe.
La speranza come forza sociale, da raccontare e da agire, ogni giorno, con impegno: grazie, Comune, non posso che aderire!
Grazie Anna!
Noi ci siamo dalle Piagge periferia di Firenze.
Fabrizio e Chiara
C’è un pezzo di mondo dove da trent’anni è possibile toccare la dignità, stringere la mano alla ribellione, abbracciare la gioia, scherzare con la povertà, accarezzare perfino il dolore, litigare con il caos, chiacchierare con i sogni. Si chiama Comunità delle Piagge. Comune sarebbe molto diverso se non ci fosse.
Oggi sperare è un atto rivoluzionario.
ResistiAMO
Speriamo e lottiamo perché i nostri figli hanno diritto di credere in un mondo migliore di quello che noi stiamo distruggendo e in un uomo migliore di quello che noi stiamo disumanizzando.
Grazie Adriana
Sperare contro ogni speranza è espressione che accomuna le fedi e chiunque creda che un futuro di giustizia e pace è comunque possibile
Grazie Michele.
La Speranza ??? E’ Doveroso Lottare per un Mondo Migliore da Lasciare alle Generazioni Future. Altrimenti Vorrebbe Dire che Tanti Anni di Lotte sono Stati Inutili. E’ Difficile in Questi Momenti Immaginare un Altro Futuro ma i Sogni Accompagnano da Sempre la Vita di Qualunque Essere. W la Speranza !!!
Non smettere di lottare per un mondo migliore. Grazie Alfredo.
“La rivoluzione comunista è essenzialmente un problema di organizzazione e disciplina”.
Antonio Gramsci
Senza paura e oltre la speranza promuovere e coltivare organizzazione in ogni luogo e in ogni ambito su obiettivi minimi e unitari, comprensibili da tutti.
Aderisco!
Più il contingente ed il breve termine si fa scuro e contrario e piú la forza di lottare e la speranza per un mondo migliore da lasciare ci deve tutti permeare
Aderisco alla campagna
Grazie Lucia.
qui e ora
Grazie per il lavoro che fate, leggervi è per me il dono di affacciarmi sulle sfaccettature del mondo, trovando acume, capacità di analisi, diverse prospettive e punti di vista.
Per noi un dono (e una responsabilità) è camminare ogni giorno insieme a tanti e tante. Grazie di cuore Tiziana.
Ma dove eravate? Che scoperta leggervi. Mi sono sentito ad un tratto meno solo. Questa è stata una scoperta di speranza.
Eravamo lì, in basso a sinistra, sempre con poche risposte e molte domande. Anche noi oggi ci sentiamo meno soli.
Grazie per la condivisione e la speranza
Grazie a te Ornella.
perchè con Marco Calabria abbiamo sognato e sperato con il caffè Basaglia
Grazie Ugo, che bello ritrovare il tuo nome.
Partire dalla speranza, contrastare la paura, rafforzare l’essere in comune in ogni sua espressione. Grazie per tutto la vostra ostinazione, che sostengo con grande gioia.
Alessandro
Ci stiamo abituando a non pensarla più la gioia, grazie per averla nominata Alessandro.
Con un gruppo di “Amici Silvestro Montanaro” ci ispiriamo alla passione sociale e alle decine di servizi che il giornalista d’inchiesta ci ha regalato dulla RAI con i programmi “C’era una volta” e “Dagli Appennini alle Ande”.
Denunciare per risvegliare le coscienze.
Parlare con i protagonisti per raccontare ed educare le giovani generazioni e non solo.
Questo il lascito di Silvestro.
Con la “Scuola italiano L2 don Mimmo Amato” abbiamo la gioia di incontrare centinaia di amici dai 5 continenti, in presenza e online, e condividerne le storie insieme all’attività didattica.
Con “Bibbia e film intro” ci siamo appassionati al messaggio liberante di quell’uomo che annunciò la liberazione per gli oppressi e una luce di speranza per tutti.
Ci fa molto piacere condividere con voi questi contenuti e queste esperienze sui nostri canali YouTube gratuiti e non solo.
Grazie a Comune per essere tasello per questa Speranza
Speranza e cammino comune. Un binomio di parole che è già un inizio di cammino. Da soli possiamo far poco. Grazie!
Vorrei aderire e prenotare il libro se ancora possibile
Camminiamo insieme. Grazie Teresa.
Per coltivare il pensiero
Proteggere la capacità di pensare insieme resta una priorità. Grazie Gabriella.
Per contrastare l’solamento
Aderisco alla campagna perché da quando leggo Comune sono meno triste. Grazie!
Aderisco alla campagna.
Grazie a Comune.
Resistere e Sperare.
Grazie a te Raffaella. Buon 2025.
una delle prime persone che nella mia formazione ha rischiarato e contemporaneamente colorato le mie idee è Glissant con la sua poetica del diverso.
E allora, riprendendo il suo non conoscere grandi opere umane fatte senza utopia, aderisco fermamente alla vostra campagna fatta di concreta utopia e azione. Altro che ossimori.
Che “Partire dalla speranza e non dalla paura” sia sempre di più una campagna poetica quanto di azione. Grazie Teresa.
per un “COMUNE SPERANZA ” attraversato da tante vie. Partecipo volentieri con gioia ( se si può dire).
Ciao Comune.
Grazie.
Se continuo a sperare è anche perché esiste questa potente realtà.
Bertoldo Brecht scrisse: “Nei tempi bui si canterà?
Anche si canterà.
Dei tempi bui”
– *Prenoto una copia del libro “Speranza forza sociale”*
Grazie Erica. Buon 2025
La speranza attiva è l’unica strada. L’educazione in particolare è alla base di tutte le idee ed è questa che occorre cambiare radicalmente senza dividersi in mille rivoli autoreferenziali. Non ri-forme di una forma che può solo peggiorare. Per l’educazione diffusa che Comune ha spesso sostenuto fin dalla pubblicazione dell’omonimo Manifesto. Per tutto questo e tanto altro l’adesione alla campagna.
Grazie di cuore Giuseppe.
solo la speranza contiene un potenziale rivoluzionario,
la speranza è un
NONOSTANTE
Un Manifesto della speranza in una riga. Grazie Leontine.
Giorno dopo giorno SENZA PAURA, abbiamo qualcosa in Comune: la SPERANZA. Aderisco!
Già destinato il 5 per mille del mio 730 2023
Già, giorno dopo giorno… Un saluto dalla redazione
La speranza rinasce con i vostri articoli e i vostri scrittori e sostenitori. E con tutti noi che si riconoscono negli stessi valori
Sì, insieme. Grazie!
La speranza è la forza che ci spinge alla ricerca della pienezza della vita fin da bambini. Illuminato da Paulo Freire, grande amico di Ivan Illich e di Erick Fromm, la Speranza va coltivata, curata, corretta, vissuta nella esperienza quotidiana e nelle lotte per un mondo più umano ed umanizzante
Per dirla con Illich la speranza è una forza sociale. Grazie Giuliano.
Aderisco senz’altro e grazie per quello che fate
Grazie a te Ines.
Non c’è scelta, sperare si deve e si deve ancora di più quando sembra un esercizio inutile. Grazie per il vostro lavoro.
Grazie per il tuo sostegno Milvia.
Aderisco.
Sentendo che non siamo soli, si può vincere la paura.
Grazie
Un altro giorno a disposizione per la nostra lotta comune contro il disumanesimo e contribuire, insieme, a creare mille mondi altri.
Un altro giorno con rabbia e speranza. Un altro giorno, un altro giorno… Grazie Marco!
Se è pure vero che in una dittatura la parola di critica è bandita, in una democrazia è disinnescata….chi troppo e chi nulla, mai abusarne!!!!
Aderisco. Non potrei fare altrimenti, abbiamo bisogno di spazi come Comune, per ri-conoscerci e condividere il possibile. Grazie!
Aderisco alla campagna di comune-info perché in questi tempi bui il faut savoir, il faut faire, il faut “savoir faire” e il faut faire savoir; …Comune-info queste vie le percorre tutte.
Grazie Gianluca. Percorriamole insieme ogni giorno, noi, con la “n” minuscola…
Aderisco perché vorrei che quello che si dice qui arrivasse alle orecchie di tutti
Grazie Angelo!
Se penso a una parola che fa rima con speranza, mi viene in mente passione. La passione marxiana, quella che ci consente di frequentare un futuro che forse non vedremo, sicuramente non quelli della mia generazione. La passione che muove i corpi ogni giorno di chi si ostina a mantenere una posizione dentro lo spazio che ci ostiniamo a chiamare “comune”. Saluti comunardi
Grazie Stefano. Passione è una parola-concetto bellissima.