La paura ci fa sprofondare in una condizione psichica che permette ai governi e alle gerarchie militari di pianificare, attuare e normalizzare i massacri. La speranza ci viene da quelle persone che non odiano, non vogliono perdere la propria libertà e responsabilità: gli obiettori e i disertori e chi li aiuta, gli studenti e le studentesse che occupano gli atenei, gli ebrei antisionisti, coloro che in giugno a centinaia di migliaia hanno manifestato a Londra, Aberdeen, Edimburgo, Glasgow per il cessate il fuoco a Gaza e contro il governo che sostiene Israele. E l’elenco potrebbe a lungo continuare.
Grazie a Comune per la sua campagna, per accogliere tutte le voci di ribellione e di speranza e per gli spazi di libertà che apre quotidianamente.
[Bruna Bianchi]
Tutte le adesioni alla campagna Partire dalla speranza e non dalla paura
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