Partecipo a questa campagna perché nell’impegno quotidiano di amici storici che provano ogni giorno a dare voce alle fragilità e alle alterità rispetto a un mondo sempre più storto e ingiusto, trovo la speranza per un futuro migliore. Non si tratta di una speranza da delegare, come si legga nel testo che presenta la campagna, ma di un agire da protagonisti, facendo davvero ognuno la sua parte.
Siamo in un momento storico molto difficile che segue a una globalizzazione devastante ma che oggi è addirittura fallita portandosi dietro ingiustizie sempre più profonde all’interno delle singole società e tra Paesi sempre più ricchi e altri sempre più poveri. Viviamo con il disagio e l’amarezza dell’impotenza ma abbiamo a nostra disposizione la possibilità di dare un senso nuovo alle nostre vite quotidiane nel privato e nella comunità. Per questo è importante sostenere la voce libera ed eretica di Comune, perché almeno la speranza che può rinascere dal basso dobbiamo continuare a nutrirla con forza. Oggi il valore della testimonianza deve ritrovare la forza del passato e da quel fuoco, mai spento, bisogna ripartire.
[Paolo Piacentini]
Tutte le adesioni alla campagna Partire dalla speranza e non dalla paura
Clelia Ricci dice
Speranza come profonda e potente radice verso l’altrove non ancora concluso.
Per costruire comunità consapevoli capaci di trasformare dal basso il nostro mondo, acclamando l’equità, il bene comune, la dignità, il valore della vita, il benessere di tutti.
redazione di Comune dice
“Speranza come profonda e potente radice verso l’altrove non ancora concluso…”. Bellissima. Grazie Clelia.