“Quando un amico se ne va
c’è uno spazio vuoto
che non può riempirlo
con l’arrivo di un altro amico“
(Alberto Cortez)
Se abbiamo qualche speranza di sopravvivere, come umanità e come parte di “quelli di sotto”, è perché abbiamo imparato a trasformare il dolore in una trincea di luce e speranza; perché sappiamo controllare la paura della solitudine e della morte.
La scomparsa di Marco Calabria ci dice che dobbiamo seguire la sua impronta, camminare sempre più forte fino a sprofondare nel fango della creazione, mentre resistiamo e camminiamo. Non abbiamo altra alternativa che alzare la testa verso le stelle, verso le luci che ci illuminano. Una di quelle luci è Comune, questa semplice pagina di controinformazione e controanalisi, piccola, quasi invisibile a molti, ma necessaria per guidarci nella notte più buia che abbiamo conosciuto.
[Raúl Zibechi]
Para Comune, con amor y con dolor
“Cuando un amigo se va
queda un espacio vacío
que no lo puede llenar
la llegada de otro amigo”
Alberto Cortez
Si tenemos alguna esperanza de sobrevivir, como humanidad y como parte de “los de abajo”, es porque aprendimos a convertir el dolor en trinchera de luz y esperanza; porque sabemos controlar el miedo a la soledad y a la muerte.
La caída de Marco Calabria nos dice que debemos seguir su huella, pisar más y más fuerte hasta hundirnos en el barro de la creación, mientras resistimos y caminamos. No tenemos otra alternativa que levantar la frente hacia las estrellas, hacia las luces que nos iluminan. Una de esas luces es Comune, esta sencilla página de contra información y contra análisis, pequeña, casi invisible para muchas personas, pero necesaria para orientarnos en la noche más oscura que hemos conocido.
Tutte le adesioni alla campagna Partire dalla speranza e non dalla paura
Lascia un commento