Nel mio lavoro sul campo in tante periferie mi ritrovo immerso in tanti contesti difficili, segno di tanta disuguaglianza e di tanta insensatezza che una società ingiusta ha prodotto, ma attraversati anche dall’impegno di tante persone che costruiscono un mondo diverso, fatto di relazioni personali, progetti di vita alternativi, solidarietà e cura del proprio contesto di vita. Sono cose molto concrete, nella vita quotidiana, abitando tra le macerie prodotte dal neoliberismo. È questa la speranza? Per me si tratta di una speranza molto concreta, fatta di persone e relazioni, vissuta faticosamente e quotidianamente, ma per me terribilmente rigenerante.
Un grande abbraccio e sempre avanti!
[Carlo Cellamare]
Tutte le adesioni alla campagna Partire dalla speranza e non dalla paura
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