Tra qualche giorno scade il termine per bloccare il Memorandum Italia-Libia, frutto avvelenato del governo Gentiloni (2017) rinnovato nel 2020 dal governo Conte. Ora tocca al governo Meloni la seconda riconferma di questo accordo criminale che moltiplica le morti in mare e legittima i campi lager gestiti o tollerati dalle autorità libiche. Il grido di Alex Zanotelli che lancia un appuntamento

Il 2 novembre, prossimo primo mercoledì del mese, saremo a Roma, in piazza dei Santi Apostoli (vicino a Piazza Venezia), dalle ore 15 alle ore 17, per il Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti.
Abbiamo da pochi giorni un nuovo governo, di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, un governo di destra, espressione del suprematismo bianco: appena insediato sta esprimendo il suo vero volto.
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La presidente Meloni ha subito dichiarato di mettere in atto un “blocco navale” contro i profughi, risuscitando la “Terza Fase” dell’operazione Sofia che prevedeva il blocco della partenza dei barconi. Inoltre, ha scelto come ministro dell’interno Matteo Piantedosi che ha lavorato con l’ex- ministro Matteo Salvini, designato quest’ultimo ministro alle infrastrutture e quindi ai porti. Il nuovo ministro del Viminale non vuole nel Mediterraneo le navi delle Organizzazioni non governative che salvano i disperati della storia.
Vi sono ora due navi con 382 profughi in attesa di un porto sicuro. Nel frattempo, il 2 novembre scade il termine ultimo per bloccare il Memorandum Italia- Libia, frutto avvelenato di Marco Minniti, firmato dal governo Gentiloni nel 2017 e rinnovato nel 2020 dal governo Conte. Ed ora tocca al governo Meloni la seconda riconferma dato che il 2 novembre scatterà automaticamente questo accordo criminale. I governi italiani hanno fornito al governo libico di Tripoli e alla Guardia costiera libica motovedette e navi per oltre 6 milioni di euro per trattenere i migranti negli infernali lager libici e per riportare in Libia chi tenta di fuggire. Il risultato è drammatico: in cinque anni diecimila morti in mare e centomila intercettati dalla Guardia Costiera. È il naufragio della civiltà e dell’Europa che si proclama patria dei diritti umani.
Di fronte a questa disumanità continueremo questo digiuno come un grido lancinante contro le criminali politiche migratorie del governo Meloni e dell’Unione europea.
[Alex Zanotelli, a nome del Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti, Napoli, 29 ottobre 2022]
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Per me tra minniti, gentiloni, meloni, conte ed infine letta non c’è alcuna differenza se non formale.
E’ gente minuscola da togliersi di torno quando tempo e metodo decideranno.