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Prosegue la settimana di mobilitazione nelle scuole e nei territori sul tema della cittadinanza per sostenere la legge dello Ius soli e ius culturae, presto in discussione al Senato. Come già annunciato il momento più importante è il 20 novembre, Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, con diverse iniziative in molte città e un nuovo sciopero della fame promosso dalla rete Insegnanti per la cittadinanza (qui l’appello da firmare).
A Roma, fa sapere l’Arci (tra i principali promotrici della campagna L’Italia sono anch’io), hanno aderito, fra le altre, Scuola libera tutti – Associazione genitori e insegnanti dell’Istituto comprensivo di via Padre Semeria, la Scuola media Gandhi a San Basilio, la Scuola Media Alberto Sordi a piazza Gola, scuola primaria Sciacia, il liceo classico Virgilio in via Giulia, ad Acilia la scuola media Calderini Tuccimei. A sostenere le giornata anche i genitori di una delle scuole più interculturali di Roma, la Di Donato (zona Piazza dell’Esquilino, nota anche per la sua apertura al territorio) che hanno promosso un’iniziativa nel cortile nella scuola alle 16,45.
Naturalmente uno degli appuntamenti aperto a tutti i romani è alle 15 in piazza Montecitorio, per un grande Girotondo della cittadinanza con gli insegnanti e i bambini delle scuole.
Scrive Luciana Bertinato, maestra e autrice di Una scuola felice (Franco Angeli): “IUS SOLI: se non ora, quando? Per la piccola Iman e per Rayan , per Stefan, Amena e Absha… che sono stati miei alunni. E per tantissimi altre e altri bambini, già cittadini e cittadine, lunedì 20 aderisco allo sciopero della fame degli Insegnanti per la cittadinanza”.
Tra le iniziative in altre città segnaliamo quella di Bologna (nel pomeriggio ci saranno un flash mob e una festa-merenda con bambini in piazza Re Enzo), Torino (sit-in in piazza Castello) e quella di Iglesias (Cagliari) – che il 3 ottobre ha ospitato un grande appuntamento sui temi della cittadinanza sostenuto dai genitori – dal titolo “Ogni mezz’ora” in via Cavallotti, dove si alterneranno letture della Costituzione, teatrino e canti a cominciare dalle 16,30. E ancora iniziativa a Napoli (scuola Bovio), Milano (Teatro Officina), L’Aquila (Camminando verso i diritti. Noi per lo ius soli), Rovigo (Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi), Pescara (liceo scientifico Galilei) sit-in a Palermo (lunedì alle 17 in piazza Verdi), Piacenza e a Perugia (“Io sono Italiano. Riflessioni intorno allo Ius Soli”, incontro promosso dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Umbria, ore 15,30 a Palazzo Cesaro). Appuntamenti anche a Senigallia e Molfetta… e, il 23, a Genova (Biblioteca Berio sala Chierici, ore 17).
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A quanti si chiedono come mai dagli insegnanti è partita una campagna che ha risvegliato l’interesse per la legge sullo ius soli, risponde con queste parole Franco Lorenzoni, maestro, tra i principali animatori di Insegnanti per la cittadinanza (il cui gruppo facebook raccoglie molte degli appuntamenti promossi questa settimana):
“Ciò che a scuola cerchiamo di vivere ogni giorno nella nostra pratica didattica quotidiana consiste nel difficile tentativo di creare una comunità capace di non escludere nessuno, di costruire una sorta di piccola cittadinanza che faccia sentire tutti a casa. Credo che questo sia il motivo profondo per cui tante e tanti insegnanti sentano necessario il sostenere una legge che anche fuori, nella società, garantisca a tutti una piena cittadinanza, premessa indispensabile per una convivenza aperta tra pari, per nulla facile da costruire oggi nelle nostre città…”.
Chiara Ingrao dice
Sulle vicende delle liste elettorali ho le idee molto confuse e angosciate. Ma di una cosa sono certa: il nostro futuro ruota attorno a scelte precise come la legge sullo ius soli, per la quale si mobilita con meravigliosa ostinazione il mondo della scuola. O come la vicenda della Casa internazionale delle donne di Roma (dove ieri si è tenuta un’assemblea affollatissima) minacciata di sfratto insieme ad altri 800 e passa spazi sociali gestiti come beni comuni. O come i conflitti sul lavoro e sulla precarietà, sull’accoglienza.. Su questi terreni ciascuno/a di noi qualche piccolo gesto concreto può compierlo, senza fantasie di onnipotenza. Stringiamo i denti e proviamo a non dimenticarlo.
Lorena Nicardi dice
Trovo veramente toccante l’impegno degli insegnanti e la loro capacità di organizzazione e di lotta per questi sacrosanti principi: ““Ciò che a scuola cerchiamo di vivere ogni giorno nella nostra pratica didattica quotidiana consiste nel difficile tentativo di creare una comunità capace di non escludere nessuno, di costruire una sorta di piccola cittadinanza che faccia sentire tutti a casa”. Mi lascia però esterrefatta e dubbiosa il fatto che non si è visto niente di simile in favore dei BAMBINI ESCLUSI DAI NIDI E DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA PERCHE’ NON VACCINATI e che ancora meno qualcuno, tanto sensibile al rispetto dei più basilari diritti umani, non opponga uguale resistenza e impegno contro una coercizione ed una politica vaccinale che trasforma milioni di bambini italiani e immigrati in altrettante cavie.