Sono pronti a riscrivere le indicazioni nazionali per la scuola
I doni dimenticati
Franco LorenzoniFavorire il contatto con la natura: una priorità per scuole e territori
L’arte del ricevere
Franco LorenzoniFermiamoci un momento sul gesto del dono e sul suo valore educativo
Il solstizio, il presepe e la scuola che desideriamo
Franco LorenzoniIl solstizio di inverno scandisce il ciclo della vita. Le religioni hanno dato forma a molteplici simboli per evocare quella rinascita. Francesco di Assisi, ad esempio, dopo essere tornato in Palestina guidato dal rifiuto della guerra, inventò il presepe in un povero territorio dell’Appennino perché i frutti della fraternità si diffondessero. Ora il presepe è un triste pretesto per battaglie identitarie. Scuole e territori devono sempre nutrirsi di processi culturali aperti e plurali
Il testo collettivo come pratica
Franco LorenzoniSe esiste un allenamento alla partecipazione e ai processi democratici, cioè all’ascolto reciproco e all’approfondimento delle domande, alla mediazione e al tempo lento dell’argomentare, è la pratica della scrittura collettiva. La potenza di un testo comune che mette insieme persone diverse – lo dimostrano “Lettera a una professoressa” e la Costituzione – è un’occasione per creare cultura, a scuola e nella società, come ribellione alla dittatura del presente
La dignità delle lingue madri
Franco LorenzoniNelle scuole maestre e maestri spesso suggeriscono ai genitori immigrati di parlare ai figli a casa in italiano commettendo inconsapevolmente un errore. Avere pieno possesso della lingua madre, spiega Franco […]
Le tre solitudini di ragazze e ragazzi, insegnanti e famiglie
Franco LorenzoniChi cerca di migliorare la qualità culturale del territorio e di ricomporre le relazioni sociali è un alleato per coloro che nella scuola si battono contro ogni forma di discriminazione, consapevoli che la scuola deve sforzarsi di essere un luogo di costruzione culturale lenta. Di certo occorre proteggere i tentativi di costruzione di comunità educanti locali che stanno dando risultati interessanti contro l’abbandono scolastico
La scuola non comincia, ti salta addosso
Franco LorenzoniIl racconto comico del primo giorno nella scuola dell’infanzia di Amelia vissuto dal maestro Lorenzoni e raccontato in “Educare controvento” (Sellerio). Di sicuro il primo giorno di scuola ha una grandissima importanza perché ogni inizio influenza grandemente ciò che verrà dopo
Considerare casa tutto ciò che è umano
Franco LorenzoniRileggere Ada Gobetti, una partigiana che si dedicò all’educazione, per una meditazione laica e attualissima sull’educare. Una recensione di “Non siete soli”, volume che raccoglie testi pubblicati sul “Giornale dei genitori”, capaci di scavare in profondità questioni educative e sociali
La fratellanza con la terra
Franco LorenzoniLa conversione ecologia è una sfida per la scuola e il territorio
Vivere nell’attenzione
Franco LorenzoniUno dei segreti di Barbiana è stato vivere nell’attenzione con un lungo tempo dedicato all’apprendimento. Oggi ci sono territori in cui l’85% dei bambini non ha il tempo pieno. Per questo in molte città si sperimentano alleanze tra volontariato educativo, enti locali, associazioni in grado di sostenere la scuola prolungando e ampliando l’offerta formativa oltre l’orario e oltre i muri della scuola
10 ragioni per il teatro a scuola
Franco LorenzoniApprendere costruendo con bambini e ragazzi uno spettacolo teatrale
La sfida di un’educazione nonviolenta
Franco LorenzoniOvunque esistono territori educativi che inventano strategie per affrontare i danni della discriminazione che generano violenza. È questa la sfida della nonviolenza. È questo il tempo in cui insegnanti, educatori, genitori sono chiamati ad assumersi la responsabilità del loro operare, oltre i confini della scuola e delle nazioni nelle quali vivono
La cura dei territori e le scuole
Franco LorenzoniQualche giorno fa Guido Viale ha scritto a proposito del bisogno di pensare all’educazione ambientale come didattica esperienziale, educazione diffusa nel territorio, impegno diretto di studenti e insegnanti, scuola come polo civico di comunità autoeducanti in grado di coinvolgere adulti e ragazzi. In questo articolo Franco Lorenzoni, dopo quanto accaduto nella Marche e a Ischia, si chiede come la cura e la manutenzione dei territori possono divenire terreno di ricerca e di sperimentazione nelle scuole
Amplificare l’esperienza umana
Franco LorenzoniSarebbe un errore cercare di arginare la nuova stagione di razzismo istituzionale soltanto sul piano politico. È prima di tutto nella relazione tra scuola e territorio che occorre percorrere strade inedite. Si tratta di creare contesti in cui non solo bambine e bambini, ma anche i genitori, trovino occasioni attraverso le quali, per dirla con le parole dello scrittore Fernando Aramburu, “contemplare la sensibilità altrui”: abbiamo bisogno di trovare spazi, tempi e modalità per imparare a relazionarci reciprocamente
Costantino, Teodosio e il nuovo ministro
Franco LorenzoniIn questo brano tratto dal libro “I bambini ci guardano” (Sellerio), emergono alcuni brillanti e attuali ragionamenti di bambine e bambini su tolleranza e intolleranza nella storia. Il punto di partenza è il primo tentativo (IV sec. d.C.) di distruzione della biblioteca di Alessandria
L’assemblea di classe
Franco LorenzoniLa democrazia si impara con la democrazia, come l’andare in bicicletta. Nessuna educazione civica, nessun incontro con la Costituzione è credibile se non si offrono occasioni per sperimentare momenti reali di democrazia, con le fatiche che comporta. Ma non c’è allenamento alla democrazia senza corpo: del resto quel rito è nato all’aperto, nell’agorà al centro della città. E non c’è democrazia neanche se bambini e bambine, ragazzi e ragazze non hanno la possibilità di esprimersi nel corso di tutti i processi di apprendimento
Scuole aperte. Un po’ meno
Franco LorenzoniLa crisi energetica non giustifica alcuna riduzione del tempo scuola e del tempo di apertura delle scuole oltre l’orario scolastico per ospitare altre attività. Più avanzano gli squilibri del pianeta, le crisi e le guerre più abbiamo bisogno di cultura e di legami sociali. Tre proposte su quanto possono fare subito le scuole per cominciare ad affrontare la crisi energetica e per trasformarle in un momento di ricerca collettiva
Una scuola fra dentro e fuori
Franco LorenzoniDieci caratteristiche necessarie per le scuole del futuro
Un maestro che non dava mai nulla per scontato
Franco LorenzoniUn ricordo che prende spunto da un testo di Giuseppe Pennacchia – “Alberto Manzi, il mio maestro” -, alunno della scuola Fratelli Bandiera di Roma, dove Manzi insegnò per molti anni. Insieme all’associazione genitori, oggi la Fratelli Bandiera è impegnata in un percorso di scuola aperta e partecipata
Diamo respiro
Franco LorenzoniAlberi e spazi aperti alle scuole. I diritti urbanistici di bambini e bambine
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