La guerra ovviamente ha due poli: “Noi” e “Loro”. Meno ovvio è il fatto che anche “Noi” ha due poli.
Da una parte il noi reale, con le minuscole, il noi della vita vissuta. Un contadino del Sud, anno 1915, aveva una serie di noi reali: la famiglia prossima e quella allargata, altri contadini, il santo patrono, forse anche il circolo anarchico, ad esempio. Sul noi reale lo Stato impose il Noi Surreale: ad esempio, il “nostro” sacro confine è il Brennero. “Del confine del Brennero si può in verità affermare che sia stato tracciato dall’infallibile mano di Dio”. A pronunciare queste parole fu Benito Mussolini. Era il 6 febbraio del 1926.
Per il Noi Surreale, lo Stato ordina al contadino di dare la propria vita come la darebbe per il suo noi reale, per i suoi stessi figli.
Lo scarto tra il noi reale il Noi Surreale sta negli 870.000 soldati italiani denunciati per diserzione nella Prima Guerra Mondiale.
Però, più viviamo una vita astratta, con relazioni diffuse ma per questo poco profonde, e più siamo alfabetizzati, più diventa forte il Noi Surreale.
Rupert Brooke, 1887-1915, fu il poeta del Noi Surreale: inglese, molto bello, sincero, coltissimo, si arruolò appena iniziò la guerra, e annunciò: “Se dovessi morire, pensate solo questo di me: «C’è qualche angolo di un campo straniero che sarà per sempre Inghilterra»”. A uccidere Rupert Brooke fu una sepsi insinuatagli da un’anonima zanzara nemica. Il poeta morì sull’isola greca di Skyros, mentre si apprestava a partecipare alla strage intercontinentale di Gallipoli. Su Skyros, lo hanno commemorato così come mostra la foto a lato, senza mutande ma anche senza bandiera britannica.
* Miguel Martínez è nato a Città del Messico, è cresciuto in giro per l’Europa e soprattutto in Italia, ed è laureato in lingue orientali (arabo e persiano). Di mestiere fa traduttore e trascorre molto tempo in un giardino comunitario del borgo San Frediano Oltrarno di Firenze. Questo il suo mai banale blog.
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Paolo Moscogiuri dice
Articolo breve, ma pungente. Mi è piaciuto molto e mi ha molto fatto riflettere.