Nei corpi dei migranti la triplice crisi dell’Ue, dei Medio Oriente e dei Balcani
Io rivendico
Gian Andrea Franchi“Io rivendico il carattere politico, e non umanitario, del mio impegno…”
Fare luoghi per incontrare corpi
Gian Andrea FranchiIl mondo visto da una piazza di Trieste, la città del confine come ferita
Politica tattile
Gian Andrea FranchiDue donne sono tornate a curare i piedi dei migranti della Rotta balcanica
Sorveglianza, esperienza e stupore
Gian Andrea FranchiCostruire legami con i profughi ci rende consapevoli di quanto oggi la speranza esista ma sia esile. Si tratta prima di tutto di rifiutare l’ingiustizia di corpi umiliati e offesi come conseguenza di un contesto sociale e politico che tutti, con diverse responsabilità, contribuiamo ad alimentare. Per questo l’esperienza con i profughi implica un cammino […]
La vulnerabilità come esperienza politica
Gian Andrea FranchiL’esperienza con i rifugiati impone un nuovo rapporto politico con il corpo
Un altro sguardo
Gian Andrea FranchiCi sono cose che non si possono non vedere ma non si devono guardare. Per dirla con Mbembe: “Ciò che costituisce la razza è prima di tutto un certo potere dello sguardo”. Scrive Gian Andrea Franchi: “L’apparato visivo culturale provvede automaticamente a chiudere le fessure dei muri che tengono insieme lo spazio sociale, muri dell’abitudine, […]
L’inutilità dei rifugiati
Gian Andrea FranchiL’arrivo in Europa dei rifugiati mostra la violenza dell’Occidente
La lavanda dei piedi
Gian Andrea FranchiUn gruppo di donne e uomini a Trieste curano i piedi dei migranti
Migranti, rivoluzione e cura
Gian Andrea FranchiIl significato di parole come rivoluzione e libertà è ormai sfuggente
Corpi fuori scena
Gian Andrea FranchiQuei corpi dei migranti che gridano contro violenze, complicità e ipocrisie
Simone Weil in Bosnia
Gian Andrea FranchiSi migra per vivere. Ma vivere non è sopravvivere, come indicano i profughi
Il morire, la morte e la politica
Gian Andrea FranchiIl desiderio di libertà dei migranti e il bisogno di nuove visioni della morte