La guerra che un sesso fa all’altro per una volta sembra non passare inosservata. La morte di Giulia costringerà prima di tutto gli uomini a interrogarsi in profondità e a non limitarsi all’indignazione esplosa sui social? Un insegnante prova a ragionare su quello che scuole, famiglie e territori possono cominciare a fare qui e ora. “Occorre educare all’affettività e alla sessualità. C’è bisogno di insegnare un alfabeto delle emozioni. È indispensabile educare al rispetto delle diversità. È necessario insegnare ad affrontare i conflitti e a risolverli… “
Questa è una mensa autogestita
Mauro PresiniStoria della mensa scolastica di Cocomaro di Cona, nel ferrarese
C’Hera una volta lo sprecograffiti
Mauro PresiniQualche alternativa alla guerrilla marketing sui marciapiedi di Ferrara
La sindrome depressiva dei cortili scolastici
Mauro PresiniMauro Presini è un maestro e si ostina a fare della scuola una comunità di pensiero critico e a giocare ogni giorno con le parole e sopratutto con i bambini e le bambine. In questo testo, strappando più di un sorriso, propone che le scuole e i loro cortili restino aperti anche d’estate per ospitare concerti, cineforum, spazi gioco, incontri, feste, momenti nei quali ricomporre le relazioni sociali tra creatività, svago e partecipazione dei cittadini
Un rumore assordante
Mauro PresiniI bambini e le bambine mi hanno chiesto se quelli erano aerei da guerra
Con la testa fra le nuvole
Mauro PresiniA cosa pensano i bambini quando sembrano svagati o distratti?
Autumn leaves
Mauro PresiniPerché le prove Invalsi non verificano il salto nelle foglie?
Il diritto all’ozio
Mauro PresiniLasciamo che bambini e bambine siano impegnati a non essere impegnati
Decalogo contro la noia
Mauro PresiniPer piccoli e grandi che sanno guardare e ascoltare
Sognare i bambini
Mauro PresiniLim, tablet e bambini: l’analfabetismo motorio e quello emotivo
Cari bambini, imparate a diventare forti
Mauro PresiniNel film “Gli anni in tasca” di Truffaut, che è da vedere e rivedere, resta memorabile il discorso del maestro Richet ai bambini della sua classe dopo la scoperta dei maltrattamenti subiti da Julien, uno di loro. È un discorso memorabile perché non nasconde la crudezza della realtà, perché è un monologo energetico che parla di resilienza e di resistenza, perché è un messaggio ottimistico di lotta
Gli open day delle scuole magiche
Mauro PresiniÈ tempo di scegliere la scuola, il tempo delle finzioni ridicole
10 motivi per non farsi Invalsamare
Mauro PresiniLe scuole si preparano a somministrare le cosiddette prove Invalsi
Non ci resta che ridere
Mauro Presini“Ridiamo un senso alla scuola”, “Ridiamo fiducia al nostro Paese”, “Ridiamo valore alla Costituzione” … Quelli che sono in alto fan venire proprio da ridere
Lacci, cerniere e bambini
Mauro PresiniAi bambini e alle bambine non piacciono le cerniere e i lacci delle scarpe
Il cielo resta di tutti
Mauro Presini“Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti”. Questa parte finale della filastrocca di Gianni Rodari intitolata Il cielo è di tutti è di una bellezza inarrivabile
Questa è una mensa autogestita
Mauro PresiniPiccole grandi comunità, oltre lo Stato e oltre il mercato
Scuola maiuscola o minuscola?
Mauro PresiniScuole ricche povere, belle e brutte, sicure e non. La Buona scuola…
Che razza di scuola immaginano?
Mauro PresiniLa scuola resta un possibile straordinario laboratorio antirazzista