
Martedì mattina 9 novembre, durante l’intervallo nel cortile della scuola primaria “Bruno Ciari” di Ferrara, abbiamo sentito un rumore così assordante che ci ha spaventato e ci ha fatto tappare le orecchie con le mani. Erano tre aerei che, con un rombo minaccioso, hanno sorvolato la zona di Cocomaro di Cona.
I bambini e le bambine mi hanno chiesto se quelli erano aerei da guerra. Ho risposto che non lo sapevo ma che mi sarei informato… anche se, dentro di me, qualche brutto presentimento ce l’avevo. In serata ho letto la notizia che quelli erano davvero tre aerei da guerra (due Tornado e un F-35) che, come riportato dalla stampa, “hanno omaggiato la città” in occasione dell’attestato di cittadinanza onoraria consegnato dal vicesindaco Nicola Lodi al Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico.
Io penso che, in un periodo in cui la guerra sconvolge quotidianamente le nostre vite, si poteva fare tranquillamente a meno di questo “omaggio” di guerra. Io credo che, anche in periodo di pace, si possa fare tranquillamente a meno di questi “omaggi” di guerra. Io non oso pensare, se questo era un “omaggio”, a quanto sia costato alla comunità un simile sorvolo. Io immagino, se questo era un “omaggio”, quali altri “regali” dovremo aspettarci in futuro… Io ho paura di questi “omaggi”.
Il giorno dopo abbiamo parlato in classe di quei rumori assordanti. Prima di raccontare ciò che avevo letto, ho chiesto loro quali emozioni avevano provato mentre passavano quegli aerei che facevano quel rumore.
Questo è quello che hanno raccontato.
Quando ho sentito passare nel cielo quei tre aerei…
“Mi ha dato fastidio alle orecchie”.
“Ho avuto paura che cadessero nel cortile della scuola”.
“Ero curioso perché volevo vedere come erano fatti gli aerei”.
“Non ho sentito perché stavo saltando le foglie e stavo urlando forte”.
“Ho avuto paura perché pensavo che fossero aerei da guerra”.
“Ho avuto paura perché credevo fosse un aereo di Israele che venisse da noi”.
“Ho avuto paura che ci potessero scambiare per nemici”.
“Non ci ho fatto molto caso perché stavo correndo”.
“Ho avuto paura che lanciassero un missile per sbaglio”
“Mi sembrava strano perché quando passano gli altri aerei non fanno tutto quel rumore”.
“Ho avuto paura perché pensavo fossero aerei russi”.
“Ne ho sentiti anche degli altri quindi non mi sono preoccupato”.
“Ero curioso di sapere perché sorvolavano la nostra scuola”.
“Ero tranquillo”.
“Ho avuto paura che atterrassero vicino a noi”.
“Mi ha lasciato indifferente perché non mi ha disturbato”.
“Non mi sono spaventato perché al mare, ogni tanto, passano quegli aerei”.
“Ho avuto paura ma non so dire perché”.
“Pensavo fossero le frecce tricolori”.
“Ero triste perché il rumore degli aerei mi ha ricordato le persone che hanno perso la casa e gli affetti per la guerra”.
“Ho avuto paura che, per sbaglio, sganciassero delle bombe”.
Quando ho raccontato che quello era una specie di “regalo” alla città per un “compleanno”, i più sono rimasti in silenzio con gli occhi stupiti.
Dopo una decina di secondi di silenzio, un bimbo è intervenuto timidamente dicendo: “Se al mio compleanno qualcuno mi fa un regalo pauroso, io mi spaventerei così non festeggerei bene con i miei amici”. Il suo timido intervento ha avuto molti consensi in classe testimoniati dai tanti “Anche io!”
Comunque la pensiate, questi sono i pensieri di bambini e di bambine che saranno il nostro futuro, che ci piaccia o no. Non tutti i bambini e le bambine la penseranno come quelli in classe con me ma se, ai politici, interessa davvero il futuro vale la pena ascoltare seriamente i loro pensieri per preparare da subito un presente di pace, fatto anche di “omaggi di pace”, in modo da garantirsi un futuro di convivenza pacifica.
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Qualcuno ha scritto al vicesindaco Nicola Lodi pregandolo caldamente di non effettuare mai più questo costoso e dannoso genere di “omaggi”?
In quel frastuono si consumano circa 32 LT di carburante speciale ogni km. Anzi si brucia la possibilità di investire in istruzione, in sanità…in benessere
Mi chiedo se i motori di quegli insulti alla parte sana di umanità, rispettino le normative euro 6. Magari era possibile multarli.
Gigi