I Patti educativi di comunità, o Patti educativi territoriali come vengono chiamati da alcune amministrazioni locali, sono proposti dal “Piano scuola 2020-21” del Miur ma in alcuni territori erano già stati sperimentati. Si tratta di accordi tra scuole, enti locali, istituzioni pubbliche e private, realtà del terzo settore, associazioni interessate a collaborare come comunità educante di un territorio per contrastare la crescita delle povertà educative. In questa pagina – in costante aggiornamento – alcuni esempi di Patti educativi da leggere e scaricare, a seguire articoli e notizie
■ Un Patto educativo nato intorno a tre scuole di Milano – (IC Via Pareto, IC Console Marcello, IC Artemisia Gentileschi) insieme a oltre trenta realtà, il Comune e il Municipio 8 – e il Patto territoriale sperimentale stipulato nel 2015 dall’IC Via Pareto e alcune associazioni culturali e sportive:
■ A Chieri (Città metropolitana di Torino) è stato approvato un Patto di collaborazione che, primo caso in Italia, coinvolge un minorenne insieme a scuole secondarie di secondo grado e amministrazione comunale (per uno spazio arredato e gestito dai ragazzi)
Patto di collaborazione “Parco di Fronte”
■ A Collegno (To) è nato un Patto di collaborazione per la cura dei beni comuni immateriali tra l’amministrazione comunale e l’I.C. Collegno III:
■ A Torino ci sono patti educativi di comunità redatti per realizzare scuole estive di quartiere:
Scuola di Quartiere: Re-opening – seconda edizione (2021)
■ Abbiamo bisogno di una scuola nuova, aperta al territorio e alla comunità locale, dicono a Livorno, dove intorno al “2° Circolo A. Benci” è nato un Patto triennale diviso in 4 ambiti (Fragilità e povertà educativa, Dialogo attivo con il territorio, Valore garantista degli apprendimenti, Servizi di accoglienza):
■ È del 2018 e si chiama “Patto di collaborazione”, il “patto educativo di comunità” promosso dall’Associazione Genitori Di Donato, l’IC D. Manin e il Municipio I di Roma, punto di riferimento per molte associazioni genitori:
■ Rafforzare la comunità educante del Municipio Roma VIII con la creazione di spazi dedicati all'”accoglienza culturale”, ai “porti sicuri”. Un Patto nati con la collaborazione della straordinaria esperienza di Mediterranea Saving Humans:
■ Un Patto a cui hanno aderito una decina di scuole e numerose realtà di Napoli, tra cui Dedalus e Save the children che hanno curato il documento:
■ A Scalea (Cosenza) è stato avviato un percorso che lega la comunità scolastica e la comunità che abita e vive ogni giorno il territorio intorno alla scuola. Un Patto di comunità nato dal basso riconosce la nascita della comunità educante.
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