Sembrava che il dibattito italiano innescato dalla guerra russo-ucraina avesse fatto esplodere tutto il bellicismo possibile nel nostro paese e che stesse chiudendosi la stagione della caccia pubblica al “nemico interno” (in quanto “amico” del nemico esterno), come testimoniano le parole private della presidente del Consiglio Meloni ai comici russi in cui dice, testualmente, “la verità”, ossia che “stiamo aspettando un qualsiasi negoziato affinché Ucraina e Russia fermino questo conflitto” perché “siamo vicini al momento in cui tutti capiranno che abbiamo bisogno di una via d’uscita che possa essere accettabile per entrambi senza distruggere il diritto internazionale”. Ossia che c’è bisogno di un negoziato tra i governi russo e ucraino, come da sempre indicano i pacifisti di Europe for peace di fronte all’irrazionale “retorica” pubblica della vittoria che macina, invece, centinaia di migliaia di vite mandate al macello da entrambe le parti.
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Invece non avevamo previsto la nuova ondata di bellicismo estremo, diventato presto esaltazione della vendetta, scatenato sui media nazionali dalla strage terrorista di Hamas del 7 ottobre e dalla rappresaglia infinita del governo israeliano (mentre scrivo siamo già a un rapporto di uno a dieci tra vittime israeliane e vittime civili palestinesi, contandole solo dall’ultimo mese). Da un lato si riesumano le sempreverdi regole della propaganda bellica, usate non solo per convincere i recalcitranti cittadini italiani della necessità di sostenere ogni nuova guerra del “Bene”, per definizione, contro il “Male” – indipendentemente da quanto il bene faccia male schiantandosi con le bombe su vittime innocenti, spesso bambini – ma usate in funzione del gioco politico nostrano volto a indicare come amico dei nemici chiunque abbia non dico una visione complessa, anziché dicotomica, ma anche solo pietà per tutte le vittime, anziché per quelle di una parte sola.
Dall’altro lato, per giustificare l’ingiustificabile, ossia il massacro in corso in Palestina ad opera di un governo “amico” che genera una catastrofe umanitaria ignorando le risoluzioni dell’Onu, “intellettuali” liberali di primo piano scrivono odi alla guerra che ricordano quelle del Futurismo: “guerra, sola igiene del mondo”.
La propaganda di guerra è un dispositivo antico quanto la guerra stessa, codificato da Arthur Ponsonby, politico pacifista inglese, dopo la prima guerra mondiale, analizzando gli inganni messi in atto dalla propaganda di tutte del parti in conflitto. La storica belga Anne Morelli ne ha fatto una verifica alla luce delle guerre successive, fino all’aggressione militare Usa dell’Iraq del 2003, nelle quali i Principi elementari della propaganda di guerra (2005) risultano confermati, adattati ai diversi contesti, per convincere le opinioni pubbliche di fronte agli enormi costi umani ed economici di ogni guerra. Ecco l’elenco:
1. Non siamo noi a volere la guerra, ma siamo costretti a prepararla e a farla.
2. I nemici sono i soli responsabili della guerra.
3. Il nemico ha l’aspetto del male assoluto (salvo averci fatto affari fino a poco prima).
4. Noi difendiamo una causa nobile, non i nostri interessi.
5. Il nemico provoca volutamente delle atrocità, i nostri sono involontari effetti collaterali.
6. Il nemico usa armi illegali, noi rispettiamo le regole.
7. Le perdite del nemico sono imponenti, le nostre assai ridotte.
8. Gli intellettuali e la stampa sostengono la nostra causa.
9. La nostra causa ha un carattere sacro (letterale o metaforico).
10. Quelli che mettono in dubbio la propaganda sono traditori.
Elementi propagandistici reiterati sui media italiani, dalla guerra in Ucraina alla guerra in Palestina, da commentatori con l’elmetto in servizio permanente effettivo, spesso ignoranti nel merito dei conflitti. Superati solo dai veri e propri elogi della guerra tout court di commentatori come Ernesto Galli della Loggia che sul Corriere della Sera del 5 novembre 2023 non solo rivaluta gli effetti collaterali di quella ”inutile strage” (papa Benedetto XV) che fu la prima guerra mondiale, dimenticando che i principali furono la nascita di fascismo e nazismo, oltre i sedici milioni di morti causati in quattro anni; ma esalta anche le stragi delle popolazioni tedesche nelle città che furono rase al suolo dai bombardamenti dei “buoni” durante la seconda guerra mondiale: ossia “uccidere anche civili innocenti, anche donne, vecchi e bambini, di uccidere per uccidere. Cioè di commettere quelli che attualmente almeno tre o quattro trattati e convenzioni internazionali definiscono crimini di guerra” (sic!). Obsolescente/mente, stragi “a fin di bene” che giustificano oggi i crimini di guerra israeliani.
Come se, da allora in avanti, proprio per evitare il ripetersi di quei crimini (che culminarono nella bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki) non fosse stato costituito dai “Popoli della nazioni unite” un Ordinamento e un Diritto internazionali proprio per “liberare l’umanità dal flagello della guerra”. Come se l’Italia, ispirandosi alla Carta dell’Onu, non si fosse data una Costituzione che tra i Principi Fondamentali prevede il “ripudio della guerra” non solo come “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli” ma anche come “mezzo di risoluzione delle controversie internazionale”. Principi e mezzi di civiltà, dimenticati i quali, anziché “farli durare e dargli spazio” come direbbe Calvino, non rimane che la barbarie. Nella quale infatti stiamo precipitando.
Pubblicato anche su un blog de ilfattoquotidiano.it, qui con il consenso dell’autore.
Fausta Lissia dice
Siamo arrivati alla intelligenza artificiale,ma le controversie si combattono sempre con le armi.L’uomo non ha progredito nel cammino della civiltà.
Erminia Romano dice
Un ottimo articolo..GRAZIE! Purtroppo nel 2023 abbiamo superato ANCHE la legge fel taglione che era un avanzamento di civiltà rispetto a quella tribale! Oggi siamo a 1 su 10, che i governi del ‘ civile’ Occidente accetta senza batter ciglio..anzi spesso, avallano e giustificano!
Una inenarrabile vergogna
stella gaetano dice
BISOGNA DIRE ANCHE CHE UNO SU DIECI FU IL RAPPORTO STABILITO DAI “NAZISTI” (UN NAZISTA 10 ITALIANI…) ALLE FOSSE ARDEATINE A ROMA ()seconda guerra mondiale…) – …..A TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE DI BUONA VOLONTA’- ANCHE AL DIRETTORE DELL’”AVVENIRE”- E A TUTTI I GIORNALISTI
IN PALESTINA NON SI STA SOLO “STERMINANDO IL POPOLO PALESTINESE” DAVANTI AGLI OCCHI DEL MONDO INTERO. Con l’appoggio di tutto L’OCCIDENTE con in testa gli USA. 11.000 morti in 4 settimane a GAZA. Il più grande esercito del mondo ha fatto e sta facendo la guerra ai civili e ai BAMBINI. .. Si sta anche inquinando il mondo e devastando la TERRA. Si sta mettendo LA GUERRA al centro dell’attenzione generale come strumento di “regolazione” dei rapporti tra gli uomini. Si sta attaccando L’ONU riciclando colonialismo imperialismo razzismo…il brodo di elezione e cultura dell’OCCIDENTE (e non solo!) negando di fatto LA CRISI ECOLOGICA E IL RISCALDAMENTO GLOBALE. Il pensiero unico del POTERE GLOBALE nega l’interrelazione tra crisi ecologica economica e sociale…nega la CRISI DI CIVILTA’. FA LA GUERRA AGLI UMANI ALLA TERRA E ALLA VERITA’… in nome del profitto e del mercato, e del dominio di una minoranza… I MEDIA, quasi tutti,mentono…
GEORGE MONBIOT, che scrive sul “Guardian”, dice (in THE CLIMATE BOOK –- Creato da GRETA THUNBERG-edito da Mondadori) : “ Se mi chiedeste quale industria è la maggior responsabile della distruzione della vita sulla Terra, vi direi i media. Può sembrare una risposta spiazzante. Se si pensa a quel che hanno fatto le industrie petrolifere, del gas e del carbone, agli impatti degli allevamenti di bestiame, del taglio del legname, della pesca industriale, delle miniere, dell’industria chimica e delle aziende che producono inutile spazzatura per i consumatori, come posso collocare in cima alla mia lista un settore dall’impatto ambientale relativamente basso? Lo faccio perché nessuna di quelle industrie potrebbe continuare a operare come sta facendo senza il sostegno di quotidiani, riviste, radio e televisioni. La maggior parte dei media, la maggior parte del tempo, fornisce loro il consenso sociale di cui hanno bisogno per continuare a esistere nella forma attuale…
QUESTA LETTERA NON E’ STATA “PUBBLICATA”-
AL DIRETTORE DI “L’AVVENIRE”-Caro Direttore,
ho letto “Protesta sì, violenza no” pubblicato su POPOTUS, che accompagna il suo giornale e sono rimasto costernato. Premetto che leggo l’AVVENIRE da poco. Dopo avere sentito una vostra collaboratrice al festival di EMERGENCY a Reggio Emilia. E non sono cattolico ed ho 75 anni. E dico subito che sto dalla parte dei ragazzi di ULTIMA GENERAZIONE. La prima cosa che mi ha colpito è l’affermazione “…tutti, come prevede la Costituzione, sono liberi di esprimere i propri pensieri, ma senza danneggiare il bene comune e senza limitare la libertà altrui.”. QUAL’E’ IL BENE COMUNE?” Il clima l’ambiente la natura i viventi il futuro…sono IL BENE COMUNE? E nel mondo chi lo difende? Le multinazionali i governi le banche l’1% …i ricchi…difendono il BENE COMUNE? Chi ci ha portati dove siamo ? Guterres ha detto “E’ INIZIATO IL COLLASSO CLIMATICO…” E non cito tutte le tragedie già causate e quelle in atto. Che lei certamente conosce. ISCHIA LA MARMOLADA L’EMILIA e ora LA TOSCANA…cosa sono? Chi ha causato IL RISCALDAMENTO GLOBALE? E l’accelerazione in atto è spaventosa. Luglio agosto settembre ottobre…i più caldi di sempre. E tutto peggiorerà…perchè la CO2 già accumulata nell’UNIVERSO ci resterà per centinaia di anni. CHI OGGI E’ BAMBINO è GIOVANE ha 15 -20 anni…NON HA FUTURO. Anche perchè i governi continuano a foraggiare I FOSSILI come le prime 70 banche al mondo…e I RICCHI SONO I PIU’ GRANDI INQUINATORI. Stanno distruggendo IL MONDO. E molto di ciò che dico l’ho letto in LAUDATO SI’ di Papa Francesco e in Laudate Deum…fanno VIOLENZA i ragazzi di U.G. ? Lo sa lei qual’è la SESTA POTENZA INQUINANTE AL MONDO? SONO I SUV ! Cioè lo status simbol di tutti i ricchi del mondo. E poi ci sono gli aerei, che l’80% dell’umanità non ha mai preso: E poi ci sono le crociere…. E IL SUV è anche l’auto che si vende di più. GLI SCIOPERI ci sono stati. Le finte interlocuzioni pure. MA LA CO2 aumenta di ora in ora. E SI SOMMA A QUELLA CHE GIA’ c’è. E il governo della “fascista” Meloni continua a puntare sul GAS. E l’ENI, la più grande azienda inquinatrice dell’ITALIA continua a fare la politica energetica del paese.Come l’aveva fatta con tutti quelli precedenti. E che i fossili avrebbero prodotto ANIDRIDE CARBONICA riscaldamento e FENOMENI ESTREMI si sa da 5o anni almeno. E lo sapevano tutte le multinazionali che hanno continuato a investire sui fossili. I ragazzi fanno danni? QUALI? La crema di piselli dai quadri è andata via facilmente. Le fontane sono state facilmente lavate….mai movimento fu più NON-VIOLENTO. E gli automobilisti devono sapere cosa sta succedendo. Non solo i ragazzi non sono ascoltati, ma vengono CRIMINALIZZATI. E ora li vogliono mettere anche in galera. Loro che sono responsabili del più grande CRIMINE DELLA STORIA: LA DEVASTAZIONE DELLA VITA SULLA TERRA. E che anche i figli degli autiomobilisti sono coinvolti è importante dirlo… CARO DIRETTORE, non c’è più tempo. LAPOCALISSE E’ IN ATTO. Possiamo solo attenuare i processi…ED E’ DRAMMATICO. E non si tratta di lottare per un “ambiente migliore” come dice l’articolo, serve UNA RIVOLUZIONE, anzi UNA CONVERSIONE, come diceva ALEXANDER LANGER e come ripete Papa BORGOGLIO. Purtroppo i primi che non lo “seguono” sono proprio i cattolici. Altrimenti il mondo LA CONVERSIONE LA STAREBBE GIA’ FACENDO… ma non è così…le chiedo scusa e la saluto cordialmente. GAETANO STELLA un nonno di ULTIMA GENERAZIONE. 9-11-23 – -Gaetano Stella-Lago di Chiusi-14-11-23
-passaparola! –blog.gaetanostella.it
Marco dice
Caro fratello, dal tono delle tue parole mi sembra evidente che tu legga Avvenire da poco tempo. E’ una delle poche testate giornalistiche che difende le cause di tutti gli oppressi, Un suo direttore fu una delle prime vittime della macchina del fango berlusconiana per aver criticato il premier. I suoi articoli sulla Terra dei fuochi, vincitori di premi giornalistici, fecero luce su fatti taciuti da TUTTI. Non sto ad elencare tutto, ti chiedo solo di non limitarti su un singolo articolo per giudicare, Un abbraccio