Conoscete Maia? È un un’antica dea della mitologia romana, la dea della fecondità e del risveglio naturale in primavera. Probabilmente oggi Maia per giocare con la primavera e risvegliare nuove relazioni sociali si diveritebbe con l’ortocrossing, il cugino del più noto bookcrossing. In questo caso l’invito di Maia ma soprattutto dei gruppi di guerrilla gardening e dintorni (il 5 maggio c’è la presentazione della mappa con gli orti urbani romani) è mettere in circolazione germogli orticoli e piante per diffondere piccoli orti nelle strade e sui balconi.
Come funziona? Il gruppo promotore recupera un certo numero di barattoli di latta per conserve, da levigare e coprire con una fascia di carta che raccoglie le tre principali informazioni sulla destinazione della pianta: la pianta può essere adottata, può essere piantata in un’aiuola e poi accudita, essere lasciata in un altro luogo pubblico. I barattoli vanno messi insieme in alcuni cassette da diffondere in diverso luoghi pubblici in un determinato giorno. Sulla fascetta va indicato anche il blog/sito/email del gruppo organizzatore al quale l’«ortocrosser» scriverà per dire che cosa ne ha fatto della pianta prelevata, mentre all’interno del barattolo verrà inserito un foglietto con la specie della pianta e le istruzioni per la cura. Perché sia efficace, l’Ortocrossing ha bisogno di un momento curato per il lancio (supportato da passaparola e l’utilizzo del web).
Quelli di Effetto Terra di Bari hanno fatto sapere su facebook che cominciano il loro Ortocrossing il 12 maggio. Nei quartieri di Roma, nelle città e nei paesi dell’Appennino laziale, chi li segue?
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria (info [at] editoriadellapace [dot] org) dell’ex mattatoio di Testaccio.
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