La sentenza, la solidarietà, la forza di resistere, la capacità di non restare schiacciati dall’ossessione dei risultati elettorali, l’accoglienza e i salvataggi in mare dei migranti. Benvenuti ovunque ha incontrato Mimmo Lucano a Piacenza. È tempo di scegliere da che parte stare: “C’è uno scontro di civiltà tra chi vuole preservare la dignità umana e accetta i problemi e li trasforma in risorse e chi pensa solo a se stesso e a proseguire un sistema che mette al primo posto il profitto…”
Mimmo Lucano con Alex Zanotelli a Riace, nel corso della Chiamate alle arti del 6 e 7 novembre (foto Mauro Karl Zanella)
Come noto Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, è stato condannato in primo grado a tredici anni e due mesi di reclusione nel processo “Xenia” che lo ha visto imputato, insieme a ventisette persone incensurate, per presunti illeciti nella gestione dei progetti di accoglienza dei migranti nel piccolo borgo della Locride. Lo abbiamo incontrato l’11 novembre, dopo la due giorni di protesta promossa da artisti e artiste a Riace e decine di presidi in tutta Italia, in un’iniziativa pubblica promossa a Piacenza: ecco le risposte alle nostre domande.
La sentenza del Tribunale di Locri di fine settembre a molti e molte è parsa incredibile. Com’è possibile?
La sentenza non contrasta solo con la mia lealtà e con la mia innocenza, ma anche con i dati delle istruttorie. È abnorme. È come se non avessero tenuto conto del dibattito processuale, soprattutto riguardo al reato di associazione mafiosa. Hanno legato tutto per raggiungere i tredici anni e due mesi di reclusione. Più di quello che darebbero a un assassino o a un condannato per mafia e questo mi sembra strano… Mi sembra quasi di dover ringraziare la procura per aver chiesto inizialmente solo sette anni e undici mesi.
Pensi ci sia una volontà politica dietro la condanna?
Penso ci sia il tentativo da parte di una precisa parte politica di voler impedire che l’esempio di Riace possa trovare altri che vogliono proseguirla. Anche se non esiste un modello Riace, ma lì si è provato a dare una risposta al bisogno di accoglienza e di ridare vita a un borgo che andava spegnendosi. Un tentativo generoso e umano di dare risposta ai problemi del territorio.
Mimmo Lucano nell’iniziativa promossa dalla Rete Piacenza solidale, presso la Sala Nelson Mandella della Camera del lavoro di Piacenza
Come ti senti in questo momento??
Potete immaginare da soli la risposta… Sul piano morale e politico per me è un grande contraccolpo, anche se nella vita ci sono cose ancora più gravi. La cosa peggiore è che rischio di portarmi dietro tutta la vita questa condanna sul piano morale. L’idea che qualcuno possa credere alle accuse mi sconvolge. Vorrei andare via, non so dove.
C’è anche tanta solidarietà…
Sì. Probabilmente perché se consideriamo tutto quello che è stato fatto a Riace e se partiamo da questa sentenza la sproporzione tra reato e sentenza è evidente. Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono vicine e mi sostengono. Anche solo con il pensiero.
Lotterai ancora?
Certo, ma non so come. Ovviamente i miei ideali non sono cambiati.

Oggi vieni condannato per aver fatto del bene…
Mi sono trovato nelle condizioni di fare il sindaco in un periodo in cui in Italia c’erano continui sbarchi. La prefettura mi chiedeva continuamente di accettare sempre più persone e io ho scelto di stare dalla parte di queste persone. Sono stato anche in grado di portare avanti i miei ideali sociali e umani. Ma la prefettura e il ministero dell’interno da una parte mi chiedevano aiuto e poi mi lasciavano solo a gestire le cose.
La sproporzione di questa pena rispetto a quelle inflitte per reati di ‘Ndrangheta in Calabria fa sembrare tutto ancora più incredibile…
Già, nella Locride in particolare. Gli avvocati comunque non si rassegnano perché, anche su un piano tecnico giuridico, ci sono cose che non sono facilmente spiegabili. Per me è inconcepibile anche da un punto di vista umano e politico. Il pubblico ministero ha capito che non avevo interessi di tipo economico. Non ho ammazzato nessuno. Non sono della mafia anzi, provengo da ambienti di forte impegno sociale e ho costruito il mio impegno politico e sociale proprio sull’antimafia. Non posso sopportare che si possa mettere in dubbio quel che ho cercato di fare. Che cosa mi rimane nella vita se non l’orgoglio di essermi battuto con giustizia e onestà.
Oggi rifaresti le scelte che hai fatto all’epoca?
Rifarei tutto. Senza incertezze.
Sei pentito della tua scelta di esserti dedicato completamente all’impegno politico amministrativo?
No, non sono affatto pentito. Potrei essere pentito se involontariamente avessi fatto delle scelte che hanno causato male ad altri. Ultimamente stiamo assistendo al tentativo di criminalizzare l’accoglienza e la solidarietà. Penso a quanto successo a me ma penso anche all’attacco alle Ong che con le navi salvavano vite umane. C’è uno scontro di civiltà tra chi vuole preservare la dignità umana e accetta i problemi e li trasforma in risorse e chi pensa solo a se stesso e a proseguire un sistema che mette al primo posto il profitto. Dobbiamo ammettere che a livello elettorale noi siamo una minoranza. Abbiamo sempre perso. Ma gli ideali che abbiamo nel cuore sono giusti e grandi: solidarietà, fraternità, rispetto per tutti, nessuna discriminazione. Mentre Salvini propaganda l’odio, prima contro i meridionali ora contro i migranti. Può mostrare mille crocefissi, ma la realtà è che conduce una politica discriminatoria e disumana ben diversa dalle scelte di monsignor Bregantini (il vescovo con cui nel 1998 cominciò la straordinaria storia di accoglienza sulla spiaggia di Riace, ndr).
A proposito di Salvini, di te nel 2018 ha detto che sei uno zero…
Non mi importa di quello che pensa. Sono orgoglioso di essere uno zero e vorrei condividere questo orgoglio con tutti gli zero. Però è evidente che noi facciamo parte di un’idea e di una storia che vuole costruire città, paesi e nazioni a misura di essere umano e che spendiamo le nostre energie per questo. Tutto il contrario di quello che vuole gente come lui.
Ti aspetti qualcosa da parte dello Stato o del governo?
Non mi aspetto niente. Spero che la verità venga ristabilita e di poter continuare il mio impegno politico e sociale senza l’assillo di pensare che le persone dubitino della mia onestà. Ne approfitto per ringraziare voi piacentini che mi avete invitato in un momento così difficile per me.
Roberto Lovattini, maestro, tra gli animatori dell’Mce Piacenza, è anche direttore del Tg delle Buone Notizie.
Grande ammirazione e sostegno ad una persona che vive gli ideali in cui crede di persona. È una testimoniana forte e controcorrente che i giovani devono conoscere.
Di fronte all’ operato benemerito di Mimmo Lucano, non capisco perché TUTTE LE FORZE DI SINISTRA (e dico TUTTE) non si schierino apertamente in sua difesa, non esaltino ogni giorno la sua difesa DELL’UMANITÀ contro L’ODIO ispirato e sostenuto dalle destre.
Mi è davvero incomprensibile Questo silenzio ai limiti dell’omertà e pusillanimità politica e morale.
Credo sia per calcolo politicista, ma è davvero vomitevole!
Dino il problema mi sembra sia, che Domenico Lucano ha fatto qualche caz..ta/leggerezza, noi apprezziamo la persona nel suo insieme ma nel sistema c’e” chi non perdona, poi anche il consenso popolare attorno a Lui e” andato scemando…mi ricorda un pochino il sindaco di Roma Marino, la storia la conosciamo.
Per me Mimmo Lucano è un esempio da portare nelle scuole italiane
Mimmo Lucano dice apertamente che ha commesso qualche illegalità amministrativa, ma questo passaggio va letto nel contesto generale della sua azione e comunque non sono atti da condanna penale. Si è trovato a gestire una situazione aggravata dalla condotta irresponsabile di Prefettura e Ministero dell’Interno che di notte continuavano a chiedergli di accettare sempre più migranti e di giorno non gli davano quello di cui aveva bisogno. A Riace non esisteva un “modello” ma sicuramente ha funzionato un’esperienza assolutamente positiva e ha dimostrato che un’accoglienza “accogliente è possibile. Credo che tu non l’abbia mai ascoltato dal vivo Mimmo poichè chi l’ha fatto capisce e scioglie tutti i dubbi.