
Nel 2013 intervistai a Trieste i nipoti di Romano Held e ne raccolsi la testimonianza. Nelle loro parole c‘era la storia della deportazione dello zio a Dachau. Ne rintracciai i documenti: arrestato l’1 maggio 1944, a diciassette anni, per la soffiata di un fascista, chiuso nel carcere di Udine fino al 31 maggio, poi sul convoglio partito da Trieste e registrato a Dachau il 2 giugno 1944. Sopravvisse e tornò a Trieste. Visse fino al 1948, tornò a suonare con la sua famiglia, ma le condizioni fisiche erano segnate dalla prigionia e morì a soli ventuno anni.
Romano Held era un sinto italiano e sua madre era una rom istriana. La storia viveva nelle comunità ma non nello spazio pubblico comune. Nessuno aveva messo in relazione quel nome con la comunità di cui faceva parte.

Fu arrestato perché “zingaro”. La “pietra d’inciampo” che è stata posata a Trieste, in piazza Libertà, il 18 gennaio 2023 ha portato questa narrazione di comunità a farsi memoria pubblica collettiva e storia italiana, finalmente riconosciuta. In quella piazza la famiglia Held suonava e oggi il loro violino è tornato a esibirsi. Una giovane pronipote ha letto una poesia dedicata a suo zio. La famiglia era presente con tutte le generazioni che si sono susseguite a quella di Romano.
Insieme a Stefano Pasta abbiamo ricostruito questa vicenda tassello per tassello insieme alla famiglia e alle comunità coinvolte. La pietra d’inciampo è per questa famiglia e per tutta una comunità, la cui voce possa trovare spazio pubblico di racconto.
Per me è la chiusura di un cerchio. Mi ero preso un impegno, era quello di costruire questi percorsi per trarne inclusione, formazione, antirazzismo e restituire una storia alle giovani generazioni. Ogni tanto fa bene anche essere orgogliosi del proprio lavoro. Oggi è uno di quei giorni.
Quella piazza dove gli Held suonavano è la stessa nella quale oggi si curano le ferite dei migranti della rotta balcanica.
Luca Bravi, docente di Storia della pedagogia all’Università di Firenze, è autore di numerose pubblicazioni sulla storia dei rom e dei sinti in Europa (legate in particolare ai temi dell’internamento)
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“Romano Held era un sinto italiano e sua madre era una rom istriana”
Sono curiosa di sapere il passaggio da madre rom a figlio sinto. Era forse sinto il padre?