Lynelle Cantwell è una studentessa di diciassette anni e ha scoperto che il suo nome era stato inserito in un sondaggio creato dai compagni di classe per eleggere “la ragazza più brutta della scuola”, al quale hanno poi preso parte, in modo anonimo, più di cento persone. Questa è la risposta, semplice e straordinaria, di Lynelle, che non posso che condividere:
“Per la persona che ha creato il sondaggio. Mi dispiace che la tua vita sia così triste da portarti a buttare giù quella degli altri. Per le dodici persone che mi hanno votato, relegandomi al quarto posto. Mi dispiace anche per voi. Mi dispiace che non abbiate avuto la possibilità di conoscermi come persona. So che non sono la più bella a cui guardare. So che ho il doppio mento e che indosso una taglia XL. So che non ho un sorriso o un viso perfetti. Ma mi dispiace per voi. Non per me stessa. Io sono quella che sono. Posso non essere sembrare ‘giusta’ dall’esterno. Ma sono divertente, buona, gentile, semplice, non giudico ma sono comprensiva, pronta a dare un aiuto e super alla mano per parlare. E lo stesso vale per le altre ragazze che avete messo in lista. Solo perché non siamo perfette dal di fuori non significa che siamo brutte. Se questa è la vostra idea di bruttezza mi dispiace per voi. Seriamente, fatevi una vita”.
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