Ci sono rivoluzioni che hanno bisogno di violenza e ribaltamenti rovinosi. Sembrano raggiungere risultati immediati ma poi la storia le smaschera e si scopre che le piazze isteriche e gli slogan roboanti non hanno niente a che fare con risultati che ribaltano nel profondo la storia degli uomini.
Poi ci sono le rivoluzioni lente, quelle che montano come una marea apparentemente timida e silenziosa. Sono fatte di narrazioni vive, di connessioni libere e trasparenti, di gesti innovativi, di solidarietà non ostentata. Mi piace pensarle come rivoluzioni contadine che arano, seminano, innaffiano, proteggono e lasciano a tutti la disponibilità e la ricchezza del raccolto. Quello che so per certo è che questa rivoluzione è in atto e ha a che fare con la speranza. La cosa grande è che, come invitava a fare don Tonino Bello, Comune-info questa speranza si è preso da tempo il compito di organizzarla con competenza e continuità. E questo è ciò che ci viene donato. Il nostro grazie è prendere coscienza che le rivoluzioni non si auspicano, si fanno.
Le altre adesioni alla campagna di sostegno a Comune-info “Dieci anni e più” e le informazioni su come aderire sono leggibili qui.
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