Facciamo nostri i dolori della terra: la violenza contro le donne; la persecuzione e il disprezzo verso i diversi nelle identità affettive, emozionali, sessuali; l’annichilimento dell’infanzia; il genocidio contro gli indigeni; il razzismo; lo sfruttamento; l’espropriazione; la distruzione della natura. Queste poche righe, un estratto dalla Dichiarazione per la Vita, promossa dagli zapatisti in occasione del loro viaggio in Europa, calzano alla perfezione per incorniciare il prossimo importante week-end fiorentino. Sabato 18 settembre con la manifestazione delle/degli operai/e della GKN, con il Queer Pride della MagniFica e con la Marcia per la Terra contro il G20 Agricoltura da Firenze a Mondeggi. E calzano, forse ancor maggiormente – se si tiene a mente il linguaggio e il senso più profondo del viaggio delle donne e degli uomini indigeni che dalle montagne del sud-est messicano hanno promosso l’incontro delle ribellioni – con le due giornate de La Semina, che ha il suo cuore nell’autonomia della fattoria senza padroni e nel confronto conviviale delle pratiche di resistenza all’agro-business e agli altri orrori della pandemia ben piantata all’origine delle diverse pandemie circolanti, quella capitalista

La città di Firenze ospiterà il G 20 AGRICOLTURA il 17-18 Settembre. Nello stesso periodo, prendendo stimolo dalla visita in Europa di una numerosa delegazione zapatista proveniente dal Messico il cui arrivo è stato a lungo ostacolato dalle burocrazie internazionali rese ancora più complicate dalla pandemia e dall’uso che i governi ne fanno, lanciamo la chiamata per la “SEMINA“.
La SEMINA si svolgerà in due giornate: sabato 18 e domenica 19 settembre.
Sabato 18 settembre ci sarà una grande MARCIA PER LA TERRA. Percorreremo a piedi i circa 12 Km che da Firenze ci porteranno fino alle terre della fattoria
senza padroni di Mondeggi Bene Comune. Sarà una marcia pacifica ma fortemente simbolica che ci vedrà abbandonare la città dove i potenti
della terra parleranno della “loro” agricoltura, per recarci in un territorio liberato dall’agrobusiness dove si sta costruendo un’autonomia alimentare e territoriale che si basa sull’agroecologia, sul mutualismo, sulla solidarietà e sulla rinascita dei beni comuni.
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Sarà una Marcia per una vita intesa come riappropriazione e cura tanto dei nostri corpi quanto dell’ambiente in cui viviamo, intesa come libertà di scegliere sia il modo in cui vivere sia la salute che vogliamo/meritiamo. Una Salute che sia in primis data da cibo ed ambienti sani e genuini, fatta di quel tempo di cura verso noi stessi e le nostre relazioni che da troppo tempo c’è stato negato. Fatta dunque di quegli intrecci fondamentali che costituiscono la nostra forza e il nostro motore per vivere degnamente. Una Salute basata su di una profonda consapevolezza di cosa sia la nocività e quali siano invece le pratiche che generino un reale e concreto benessere. Pratiche a noi molto chiare, che vengono quotidianamente portate avanti all’interno delle nostre comunità.

Sarà una Marcia per dire NO, non siamo d’accordo con la narrazione dei grandi della terra che si trovano per ratificare soluzioni digitali e biotecnologiche anche nei confronti di un’agricoltura trattata al pari di una vera e propria industria ormai da troppi anni. Diciamo NO agli stessi grandi che ci verranno poi a raccontare che risolveranno i problemi dell’umanità legati al cibo attraverso l’agricoltura 4.0.
Diciamo NO all’attacco digitale e biotecnologico inflitto al nostro cibo, alla
natura e alla VITA. Poiché tutto questo non potrà che generare un maggiore controllo, un’ulteriore alienazione di quei beni essenziali, il cui apice vede una ristrutturazione del capitale insieme all’indebitamento ulteriore di tutti e tutte facendolo passare addirittura come “transizione ecologica”.
La MARCIA PER LA TERRA vorremmo dunque che fosse intesa non solo come questione contadina ma di lotta sistemica, di tutte coloro che si oppongono e resistono alle grandi opere devastanti, alle monocolture tossiche, alle nocività industriali di ogni sorta. Di tutti quelli che animano le innumerevoli vertenze territoriali sottaciute e sminuite: lavoro precario e ambienti urbani presi d’assedio da cibo tossico, aria irrespirabile, montagne di rifiuti e individualismo.
Marceremo per la terra con la t minuscola e la T maiuscola tutte e tutti insieme per un futuro contadino ed ecologista, contro il capitale, le sue narrazioni, le sue regole, le sue imposizioni ed i sui summit difesi militarmente con la prepotenza delle armi.
Venti anni fa a Genova avevamo ragione, il presente ne è testimone. Il capitale globalizzato si è consolidato ed è progredito nei suoi profitti, nelle sue devastazioni e nelle sue prepotenze, ma anche noi abbiamo consolidato le nostre pratiche antisistemiche partendo dalla terra e dalla ricostruzione delle nostre comunità e della nostra autonomia.
Domenica 19 settembre a Mondeggi incontri confronti e contaminazioni di idee e pratiche. Nelle terre di Mondeggi dalle 10 di mattina, ci conosceremo, troveremo punti di convergenza e ci confronteremo su pratiche e mobilitazioni a sostegno dell’agricoltura contadina agroecologica.
Verranno organizzate assemblee tematiche, che vorrebbero coinvolgere movimenti, organizzazioni, singoli e singole in resistenza al sistema dominante capitalista, estrattivista e prepotente, contadini in resistenza al modello dell’agrobusiness e della grande distribuzione organizzata.
E’ prevista una plenaria esplorativa la mattina dove, partendo dalla “Dichiarazione por la vida” zapatista, ci interrogheremo e ci confronteremo sul significato della creazione di autonomia nel nostro contesto economico e sociale.

Nel pomeriggio sono previste due assemblee tematiche:
AGROECOLOGIA E PANDEMIA
L’intento dell’assemblea vuole essere un sereno confronto, privo di preconcetti, su quanto ad oggi possiamo sapere e conoscere sull’incrocio dei pensieri che queste due parole ci offrono.
La nostra salute dipende anche e soprattutto dal cibo e della salubrità del nostro ambiente.
Vogliamo quindi porre l’attenzione anche sugli effetti e i risultati ottenuti dalle misure prese dai nostri governi. Senza la pretesa di proporre verità assolute, crediamo sia importante conoscere, capire e condividere per poter giudicare ed agire.
RESISTENZE CONTADINE
Lo scopo di questa assemblea è quello di aggiornarci sui vari percorsi di resistenza al sistema dominante esistente. Confrontarci sulle le proposte in corso intese sia come pratiche di lotta, sensibilizzazione e mobilitazione sia come percorsi di ristrutturazione legislativa sul riconoscimento della figura del contadino slegata dalla via unica possibile, ad oggi, dell’essere imprenditore
agricolo in un contesto capitalista. La proposta è di provare a costituire una piattaforma comune per il reciproco sostegno che possa coinvolgere gli ambienti ecologisti e urbani sensibili alle tematiche del cibo e della ricostruzione di comunità.
Nella plenaria della mattina sarà possibile anche proporre ulteriori argomenti da sviluppare nelle monotematiche del pomeriggio.
Coordinamento delle comunità contadine toscane
Genuino Clandestino Firenze (Comunità di resistenza contadina Jerome Laronze)
Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni
Chiediamo a movimenti, comitati, associazioni o singoli che vogliono sottoscrivere il comunicato di inviare una mail all’indirizzo
Potete scrivere allo stesso indirizzo per avere informazioni riguardo alla logistica e al pernottamento
CI VEDIAMO A PIAZZA POGGI DOMANI!!