Tra le proposte, le analisi e gli appelli che rimbalzano in questi giorni intorno e dentro al mondo della scuola c’è anche questo Manifesto per la didattica in presenza, promosso da Daniele Novara, Bruno Tognolini, Silvia Vegetti Finzi e altri
Daniele Novara, Giancarlo Cerini, Roberto Farné, Ivo Lizzola, Raffaele Mantegazza, Anna Oliverio Ferraris, Bruno Tognolini e Silvia Vegetti Finzi hanno lanciato un appello alle Istituzioni e all’opinione pubblica per sottolineare il ruolo imprescindibile della scuola come comunità di apprendimento, luogo di incontro e crescita per bambini e ragazzi, ribadendo la necessità di mantenere aperte le scuole.
Al Consiglio dei Ministri
Ai Presidenti delle Regioni
MANIFESTO PER LA DIDATTICA IN PRESENZA
contro la chiusura delle scuole
- La scuola è presenza fisica: i corpi sono veicolo insostituibile dell’apprendimento, della comunicazione, dello scambio.
- La scuola è incontro: la relazione per i giovani è l’unico antidoto all’alienazione esistenziale.
- La scuola è un luogo controllato: i protocolli anti Covid nelle scuole sono rigidi e seriamente applicati.
- La scuola è un luogo sicuro: gli indici di contagio nella scuola sono bassissimi.
L’esperienza dei mesi in lockdown ha dimostrato chiaramente che:
- La Dad non è vera scuola: è un surrogato gravemente riduttivo della didattica in presenza.
- La Dad non è democratica: fa crescere gli squilibri sociali e impedisce l’accesso alla cultura alle fasce più basse.
- L’isolamento e la scuola a distanza sono una condizione pericolosa per la salute mentale degli studenti che sono a serio rischio depressivo e di ritiro sociale.
La scuola è indispensabile. Teniamo aperte le scuole!
Milano, 6 novembre 2020
La sottoscrizione è libera.
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Si ringraziano come co-promotori e primi firmatari
Serena Quadrato – prof.ssa Liceo Carlo Tenca di Milano
Mauro Agostino Donato Zeni – Dirigente scolastico Liceo Carlo Tenca di Milano
Sara Ermoli – genitore Istituto Giusti-D’Assisi di Milano
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Sottoscrivono l’appello:
Daniele Novara
Giancarlo Cerini
Roberto Farné
Ivo Lizzola
Raffaele Mantegazza
Anna Oliverio Ferraris
Bruno Tognolini
Silvia Vegetti Finzi
La raccolta delle adesioni prosegue qui
Fiorella Palomba dice
Condivido totalmente e aggiungo l’esperienza nella scuola di mio nipote a Bologna.
I bambini sono divisi in gruppi, sempre gli stessi, chiamati BOLLE in modo che, in caso di infezione, si possa avere tracciabilità e isolare la BOLLA.
emanuela ambrosino dice
sottoscrivo l appello