Trascrivo parti del testo dell’articolo a firma Sara Moraca, Il grande affare della CO2, apparso sul CorriereInnovazione del 29/03/2019.
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Occhiello: “Utilizzare l’anidride carbonica per realizzare combustibile pulito e ripulire l’atmosfera: alcuni progetti sono già ben avviati e altri ancora in fase embrionale. La sfida di convertire uno scarto dannoso all’ambiente in un prodotto di valore è lanciata”
Titolo: “Il grande affare della CO2”
Testo:
“Anidrride carbonica catturata dall’atmosfera che può diventare combustibile pulito, fibre sintetiche per prodotti di consumo, materiali da costruzione futuristici. Alcuni di questi progetti sono ancora a uno stadio embronale, altri sono pienamente avviati, come nel caso di Lanzatech, che utilizza gas anziché zuccheri per produrre etanolo o altri prodotti chimici”.
Segue una dichiarazione dell’Amministratore delegato di Lanzatech.
Prosegue Sara Moraca:
“L’azienda svizzera Climeworks, dopo aver separato l’anidride carbonica dall’aria, punta invece alla produzione di materiali dall’alto interesse commerciale”.
Seguono altre segnalazioni di altre imprese impegnate sul Ccu (Carbon capture and utilization). Informa Sara Moraca:
“Secondo molti esperti, il prezzo delle quote di emissione di CO2 continuerà a salire, come è avvenuto nell’ultimo periodo: il valore è passato da 7 a 22 euro a tonnellata nel giro di un anno dopo che, nei primi anni successivi all’introduzione dell’Emission Trading Scheme, il prezzo dell’anidride carbonica era crollato per una netta sproporzione tra domanda e offerta. «In questo scenario si sta muovendo la comunità internazionale: grandi imprese, istituti di ricerca e mondo accademico vedono nelle tecnologie Ccu una grande opportunità per promuovere un’economia circolare basata sul riciclo della CO2, da convertire in prodotti di grande valore commerciale», commenta Pettinau. Se l’aumento del prezzo della CO2 non raggiungesse il livello auspicato, non si potrebbe mai avviare un vero mercato atto poi a diminuire le emissioni in modo significativo”.
Sara Moraca avevrte che
“Ci sono poi alcuni limiti tecnologici da superare per promuovere un’ampia diffusione della Ccu”.
Infine informa che:
“Una delle principali iniziative internazionali sul riuso della CO2 è il CO2 Value Europe, associazione no profit costituita il 30 settembre 2017 allo scopo di mettere insieme idee, competenze e progetti nel settore delle Ccu”.
Infine Sara Moraca chiude il pezzo con le parole di Andrea Pettinau, direttore della ricerca in Sotacarbo, ente che studia e sviluppa tecnologie di generazione elettrica da combustibili fossili e da fonti rinnovabili basse emissioni:
«Anche in Italia stanno nascendo i primi progetti, l’aumento del prezzo della CO2 è però un tassello fondamentale per rendere le tecnologie competitive su scala commerciale», conclude Pettinau”.
Fine dell’articolo.
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Per parte mia sono molto grato a Sara Moraca per le informazioni che ha raccolto da vari operatori del settore e per averle divulgate. Perché sono molto istruttive di come si stanno muovendo la geoingegneria e la finanza.
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