Un parassita, arrivato dalla Campania e originario del Nord America, sta distruggendo i pini di Roma. Il problema è ormai noto. Per molti la soluzione, si fa per dire, è l’uso estensivo di qualche insetticida e gli abbattimenti. Come dire, un malato, di cui tutti abbiamo molto bisogno, invece di essere curato viene eliminato. Eppure, come ricordano quelli di Zona Verde, sono noti anche gli usi dell’endoterapia (iniezioni di abamectina) per impedire che il parassita soffochi i pini (per la cronaca, a Roma sono oltre cinquantamila) e la cura biologica preventiva a base di coccinelle

Domenica 9 maggio a Villa Pamphilj si è tenuta un’assemblea pubblica organizzata dal movimento Zona Verde per salvare i pini di Roma dagli abbattimenti. Abbiamo creato un cerchio di protezione, un abbraccio simbolico agli alberi, in un’ottica di nuova alleanza tra esseri umani e natura. Hanno partecipato diversi esponenti di associazioni, comitati, e anche consiglieri municipali, lavoratori e lavoratrici della cultura, paesaggisti, agronomi, architetti, operatori sanitari, operatori olistici, ecoattivisti.
I pini sono malati a causa di infestazione da Toumeyella parvicornis, nota anche come cocciniglia tartaruga del pino, segnalata in Italia per la prima volta nel 2015 in Campania, che sta contribuendo al declino e alla mortalità del pino domestico in particolare nelle aree urbane. Questo parassita è originario della zona sud-orientale del Nord America; è risultato essere altamente invasivo nei Caraibi, dove nell’ultimo decennio ha decimato i pini e intere foreste.
Il Comune di Roma, pur essendo a conoscenza dell’esistenza dell’endoterapia (iniezioni di abamectina) per impedire che la toumayella soffochi i pini di Roma, e della cura biologica preventiva a base di coccinelle, si è mosso molto tardi, privilegiando gli abbattimenti alle cure. I fondi ci sono, sono stati appena stanziati 60 milioni di euro per il verde verticale, per la cura del patrimonio arboreo della capitale. Se una parte di quei fondi venisse destinata per curare tempestivamente i pini, le nostre pinete monumentali sarebbero salve e si risparmierebbero anche soldi pubblici. In più la ripiantumazione di piccoli alberi ovviamente non garantisce la loro crescita, e un albero giovane produce molto meno ossigeno. In particolare, la ripiantumazione dei pini è prevista per quando sarà debellata la cocciniglia, quindi si rischia di perdere per sempre un milione di pini romani.

Troppo spesso si dimentica che gli alberi migliorano la qualità dell’aria e mitigano il clima. Numerosi sono gli effetti benefici che producono nell’ambiente circostante. Dalla riduzione del deflusso delle acque piovane, all’ospitalità donata agli animali. Dal raffreddamento delle isole di calore che si sviluppano nelle città per la copertura del suolo, all’assorbimento delle precipitazioni. Gli alberi svolgono un’importante funzione nel paesaggio antropizzato dei nostri giorni, sia in città, sia nelle periferie urbane. Grazie alla loro longevità, sono spesso considerati dei monumenti viventi da preservare e conservare.
In questo periodo stiamo assistendo a capitozzature, abbattimenti, potature selvagge, nonostante da un punto di vista normativo, per evitare d’interferire con la nidificazione degli uccelli selvatici, le potature degli alberi ed anche degli arbusti, vadano eseguite entro metà aprile. A Villa Glori proprio in questi giorni sono stati abbattuti pini, qualche settimana fa al San Camillo e quando i cittadini chiedono informazioni vengono minacciati di essere denunciati per interruzione di pubblico servizio. Intanto, le ditte agiscono spesso senza la presenza di agronomi che possano controllare in itinere come vengono realizzati i lavori di manutenzione del verde.
Il Comune ha in custodia gli alberi di Roma: è necessaria una reale trasparenza sullo stato dei progetti di manutenzione, è necessario che il Comune, il servizio giardini, le ditte a cui vengano appaltati i progetti di manutenzione agiscano nel totale rispetto dell’ecosistema, della tutela dei beni comuni, e per la valorizzazione del patrimonio arboreo romano. Questo è un tema che dovrebbe interessare anche il ministero dell’Ambiente, che potrebbe emettere un decreto di lotta obbligatoria alla cocciniglia (non emergenziale, che potrebbe includere gli abbattimenti), per curare subito i pini malati, tutelare il patrimonio arboreo, negli interessi della popolazione.
Un dubbio scorreva tra i partecipanti all’assemblea: possibile che nell’ultimo anno siano stati abbattuti tanti alberi, non solo pini, con la scusa che sono malati, o “pericolanti”, perché gli alberi di alto fusto potrebbero dare fastidio al segnale 5g? Quello che sta accadendo agli alberi è emblematico di questo momento storico e geopolitico molto complesso, il paragone tra cocciniglia e Covid può risultare forzato, eppure un filo comune è evidente: è necessario ritrovare un equilibrio con l’ecosistema, prenderci cura insieme dal pianeta che ci ospita, rispettando la biodiversità e tutelando i beni comuni dagli interessi di profitto e speculazione (sulla forte correlazione tra distruzione della biodiversità e malattie di origine zoonotica leggi anche Earth Day, ogni giorno di Paolo Cacciari). È il momento di unirsi, per il bene delle generazioni future e della Terra.
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Non capisco perché non si prendono provvedimenti immediati. Mi deprime questo degrado ambientale, dovuto all’abbandono del territorio. Come faremo ad affrontare le prossime estati, sempre più roventi, considerando l’emergenza incendi che ha colpito vaste aree del mondo? La situazione è veramente preoccupante!
Come cura del verde, Roma è l’ultima città in Italia. Andate a Napoli o a Palermo. Che miseria culturale.
Oggi 17 agosto 2023 la situazione è sempre più grave. Vivo ad ostia antica dove i pini costeggiano via dei romagnoli e sono moltissimi negli scavi. Mi chiedo che succederebbe se ad esempio gli scavi non avessero più i pini. Se è vero che la situazione è iniziata in campania ed è stata fermata perché non fare lo stesso qui? Sono disposta a scrivere al comune ma sarebbe opportuno numero importante di persone. Inoltre vorrei avere notizie attuali visto che sul web sono piuttosto vecchie.
Grazie