
L’esplorazione come processo di ricerca e il gioco come strumento di decomposizione e ricomposizione del mondo ma anche come fonte di stupore (oltre dunque quell’idea di riserva indiana, chiusa rispetto alla vita, che caratterizza molti parchi giochi urbani). Sono alcuni dei concetti intorno ai quali è stato costruito l’incontro “Il diritto a esplorare e giocare il mondo”, parte del progetto Frangimondi, scuola pubblica di politiche per l’infanzia e l’adolescenza promossa dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna grazie alla Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza e al Centro Alberto Manzi.
Qui la videoregistrazione completa dell’incontro web con gli interventi di Clede Maria Garavini (Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna), Monica Guerra e Francesca Antonacci (Università di Milano-Bicocca).
Scrive Alberto Manzi: «ll bambino impegnato nel gioco manipola, associa, combina in modo nuovo cose “vecchie”, crea relazioni insolite tra parole, oggetti e persone…».
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