Poco meno di un anno fa a Bari è accaduta una cosa bizzarra: è stato firmato un accordo di collaborazione non tra associazioni o istituzioni ma tra singole persone, realtà formali e informali, cioè una Comunità di Autogestione. Quel patto di mutuo soccorso ha permesso di dotarsi di regole discusse e condivise da chi vive e partecipa alla gestione dello spazio Bread&Roses (B&Rs), di sperimentare nuove forme di diritto per gestire la cosa pubblica, mettendo in atto forme di autogoverno dal basso. Da allora sono stati promossi diversi workshop, laboratori di autoformazione e assemblee fino al 13 e 14 maggio quando si sono tenute, sempre al B&Rs, due giornate dal titolo “Villa Capriati una casa delle arti e mestieri pubblica, autogestita e solidale”: già, perché l’idea di una Casa della Musica all’interno di Villa Capriati prevista dall’amministrazione comunale, vista dal basso, ha molti limiti: c’è bisogno, dice quella Comunità di Autogestione, di una grande Casa delle Arti e dei Mestieri che possa dare il giusto spazio alle idee e alle pratiche, spesso fuori mercato, che già caratterizzano la vita del Bread & Roses. Ecco, il documento qui leggibile e scaricabile racconta quel percorso e le molte idee emerse a proposito di una Casa pubblica, autogestita e solidale