Val di Susa, terra di transito: un documentario con storie di migranti
Corti fuori dal ghetto
Un gruppo di studentesse e studenti liceali ha fatto parte della giuria del Rosarnofilmfestival “Fuori dal Ghetto”, dedicato alle lotte ambientali. Primo premio al corto “Aguas de oro” di Simona Carnino. Menzioni speciali per “Gladiatores” e “Solo”
Perché un referendum per la cittadinanza?
Si può firmare fino al 30 settembre
Roccella Jonica come Cutro
Un altro naufragio a 120 miglia dalle coste della Calabria
Dolore e rabbia, dopo Roccella
Il grido della Rete 26 Febbraio dopo quanto accaduto a Roccella Jonica
Comunità dell’altro mondo
Si intitola Cose dell’altro mondo l’incontro annuale promosso da Recosol, rete delle comunità solidali, il 24 e 25 maggio a Marigliano, comune della città metropolitana di Napoli. Due giorni con […]
A Lampedusa, oltre gli sbarchi
Un festival di cortometraggi, visite e dibattiti, balli, danze e cene sociali
Road Map al parlamento Ue
Dove stanno andando le politiche europee sull’immigrazione?
Sguardi diversi sul mondo
2ª edizione del Rosarno Film Festival promosso da Mediterranean Hope
Cinquefrondi, 20 giugno
Anche don Luigi Ciotti ha aderito alla manifestazione nazionale
Nelle strade di Cinquefrondi
Manifestazione nazionale: “Pace come antidoto alle migrazioni forzate”
Vogliono demolire qualsiasi accoglienza
Il governo smantella le esperienze di accoglienza che, malgrado i loro molti limiti, in diversi territori hanno creato relazioni sociali diverse e poco raccontate. “Si investe su una politica di […]
Chi non smette di accogliere
La sintesi della prima giornata di lavori organizzata a Gioiosa Ionica il 23 marzo da Recosol e Coopisa, con la partecipazione di Europasilo, Refugees welcome, ass. Don Vincenzo Matrangolo, Resq, […]
Un festival fuori dal ghetto
Rosarno film festival / Fuori dal ghetto è una straordinaria rassegna di corti
Oggi è solo il tempo di piangere Suruwa
Suruwa, gambiano, era ospite dello Sprar di Gioiosa Ionica
Salvare vite è reato. La lezione di Riace
Nella Locride in mano alla ‘ndrangheta si arresta Domenico Lucano
Soumaila aveva ventinove anni
Soumaila Sacko aveva ventinove anni. Era un bracciante e viveva nella tendopoli di San Ferdinando. Alle 20,30 di sabato 2 giugno qualcuno, a distanza di sessanta metri, gli ha sparato colpendolo alla testa. Soumaila è morto. Sì perché nei nostri territori qualcuno ha deciso cosi. In questa terra si muore non solo di ndrangheta,di tumore e di malasanità ma anche di razzismo
Una nuova cultura della solidarietà
Accogliere migranti e richiedenti asilo: confronto a Matera