Nei primi giorni di novembre, a Madrid, alcune centinaia di persone hanno discusso per tre giorni la possibilità di sviluppare una nuova rete tra i soggetti e le resistenze all’Europa dei mercati e dei sacrifici imposta dai governi e dalle istituzioni politiche e finanziarie. Agorà 99 faceva seguito al meeting Blockupy tenuto a Francoforte nel maggio 2012 e prelude a nuovi passaggi, nei prossimi mesi, di una relazione che sceglie di misurarsi a scala europea contro il «comando» continentale. Abbiamo scelto il breve testo di Agorà Roma come testimonianza diretta centrata più marcatamente sull’autogestione e il mutuo aiuto tra cittadini
Dall’1 al 4 novembre si e’ svolta a Madrid l’Agora’ 99, che ha visto partecipanti provenienti da vari paesi: Italia, Spagna, Grecia, Germania, Inghilterra, Francia, Olanda, Slovenia, Cile, Brasile. All’interno del meeting si svolti dei taller/workshop su diversi temi che ruotavano attorno a tre grandi aree come diritti, democrazia e debito. Come membri dell’assemblea di Agorò Roma, abbiamo partecipato a diversi taller/workshop che ci hanno permesso di conoscere esperienze di movimenti come Occupy London e il 15M spagnolo. Questo movimento internazionale non è morto ma continua a lavorare nell’ottica di una partecipazione popolare, orizzontale, senza leader e fortemente caratterizzato dalla volontà di riappropriazione della vita pubblica, dei diritti e con una radicale critica alla democrazia rappresentativa attuale.
Tra i taller/workshop più interessanti possiamo citare quello di «alternative e autogestione», in cui abbiamo potuto conoscere diverse esperienze del movimento 15M spagnolo che sta lavorando in maniera decentralizzata, all’interno dei quartieri dove le assemblee stanno sviluppando reti di autogestione e di mutuo aiuto tra cittadini. Due esempi nel quartiere di Malasana, a Madrid, dove i cittadini hanno creato uno spazio di salute autogestito che, seguendo un approccio olistico, organizza laboratori di formazione sulla salute, gruppi di mutuo appoggio in tema di salute dove i terapeuti offrono strumenti ufficiali e alternativi di cura slegandosi da circuiti istituzionali. Inoltre sta funzionando molto bene il meccanismo della «Banca del Tempo» dove più di duecento abitanti del quartiere stanno partecipando. Ogni cittadino mette a disposizione cinque ore a settimana delle proprie competenze, che vengono inserite in un database virtuale. Una lista elettronica infatti pubblica le offerte e le richieste di tutti, oltre a pubblicare le necessità di ognuno, creando una rete di mutuo appoggio e di sottrazione al potere della moneta. E l’esperimento sta funzionando e crescendo coinvolgendo cittadini di varie eta’ ed estrazioni sociali.Il segnale forte che sta mandando questa esperienza di quartiere e’ che se i cittadini si autorganizzano, consapevoli che l’autogestione e’ una responsabilita’ che si divide tra tutti, momenti di crisi molto forte possono avere una risposta positiva e alternativa.
(fonte: Agora Roma facebook)
Global project ha seguito il meeting di Agorà 99 a Madrid realizzando interviste video e pubblicando diversi articoli che evidenziano anche la relazione con la giornata del 14 novembre.
Per chi legge lo spagnolo, la fonte primaria di informazione resta madrilonia.org.
A proposito del movimento 15M e di come sia diffuso e moltiplicato attraverso si è moltiplicato tra assemblee di quartiere, banche del tempo, orti urbani, azioni contro gli sfratti, iniziative con i migranti (azioni più articolate e meno visibili all’occhio dei «grandi» media), suggeriamo la lettura anche di «15M. Dormivamo, ora soffriamo di insonnia».
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