La notizia della perquisizione, a Trieste, in casa di Lorena Fornasir e di Gian Andrea Franchi (ora imputato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) ha provocato molte reazioni. Gian Andrea Franchi – che in questi anni ha sempre dedicato tempo e raccontare l’impegno accanto ai migranti della “rotta balcanica” e ad approfondire sotto diversi aspetti il tema delle migrazioni (in modo costante nella pagine di Comune) – nella tarda serata di mercoledì ha preso di nuovo parola in pubblico per rivendicare la valenza profondamente politica, e non umanitaria, del suo percorso

Io rivendico il carattere politico, e non umanitario, del mio impegno quinquennale con i migranti. Un impegno umanitario si limita a lenire la sofferenza senza tentar d’intervenire sulle cause che la producono. Un impegno politico, nell’attuale situazione storica, è prima di tutto resistenza nei confronti di un’organizzazione della vita sociale basata sullo sfruttamento degli uomini e della natura, portato al limite della devastazione (come la pandemia ci mostra). Un impegno politico è, inoltre, un tentativo di costruire punti di socialità solidale che possano costantemente allargarsi e approfondirsi.
Su questo impegno è balzato lunedì 22 febbraio 2021 alle cinque del mattino, con una perquisizione in casa mia, un intervento calunnioso di magistratura e questura che, basandosi su un aiuto effettivo di assistenza e ospitalità, dato nel luglio del 2019 a una famiglia iraniana – composta da padre, madre e due bambini -, vogliono collegarmi a una rete di sfruttatori (passeur) che avrebbe, prima e dopo il mio intervento, approfittato della famiglia profuga.

Secondo il mio sentire non sarebbe nemmeno il caso di alzare le spalle nei confronti di questa insinuazione, che neanche giuridicamente mostra prove ma crea solo insinuanti parallelismi temporali. Tuttavia, ci sono di mezzo oltre alla mia persona, anche coloro che collaborano con me. Credo, allora, doveroso affermare pubblicamente che non esiste neanche uno straccetto di prova. Esiste soltanto l’insinuazione che, essendo stata questa famiglia contattata e usata da alcuni trafficanti (secondo gli inquirenti), io avrei potuto non solo esserne a conoscenza ma trarne addirittura un mio personale profitto.
Ritengo che ciò, che nel documento presentatomi è mera allusione, sia soltanto una sorta di macchina del fango che si vuol gettare non tanto sulla mia persona ma su un lavoro collettivo di solidarietà.
Chiunque conosca Gian Andrea, Lorena e chi collabora con loro può neanche lontanamente immaginare che abbia potuto trarre qualunque profitto personale da questa o altre situazioni. Se l’umanità e la solidarietà sono diventati reati, allora siamo in tanti colpevoli con Gian Andrea.
Esprimo tutta la mia vicinanza a Gian Andrea e Lorena!
Il fatto che queste cose possano succedere, mi conferma che sia in atto già da tempo un’intenzione di impaurire e isolare tutte quelle persone che non si allineano e non si rassegnano alla mancanza di una visione della politica in direzione dell’integrazione. Ne abbiamo già viste tante: Mimmo Lucano è forse l’esempio più noto e se si pensa che a lui era la prefettura a mandare i migranti……
Mi chiedo sempre: chi governa veramente in Italia???
Grazie Gian Andrea Franchi sono solidale con te e ti ringrazio per il tuo gesto altamente politico che fai ogni volta che accogli un gruppo di profughi. Grazie a tutti e tutte, a quelli e quelle come te che fanno dell’accoglienza un’attività altamente politica.
Solidarietà a Gian Andrea, Lorena e tutti i loro collaboratori, per questa aggressione vile, infondata e di chiara matrice politica. Infatti tutti i partiti, tutte le persone, in tutto il mondo, che professano idee di “destra”, hanno una caratteristica in comune: la vigliaccheria. E le istituzioni della regione FVG sono, purtroppo, appestate da vigliacchi di “destra” !
Esprimo tutta la mia vicinanza a Gian Andrea e Lorena!
Tutta la mia solidarietà a Gian Andrea e Lorena
Solidarietà totale a voi e a tutti coloro che lottano per un mondo umano.
Dovrebbe essere un assunto condiviso che le mafie e la criminalità ingrassano sul disagio: profughi, povertà, disperazione.
L’accoglienza è la sola azione politica che protegge dalla criminalità organizzata chi è in difficoltà.
Esprimo militante solidarietà ad Andrea e a tutti coloro Donne e Uomini che vivono in concreto i valori sanciti dalla Costituzione. Senza se e senza ma camminiamo con l umanità che migra. No al sovranismo no alla violenza di Stato . Disarticoliamo la criminalità organizzata.
Grazie a Gian Andrea e a Lorena per ricordarci e vivere la nostra umanità e la nostra compassione che diventano pratica di giustizia
Tutta la mia solidarietà a Gian Andrea e Lorena. Perseguirli per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, come viene fatto con le Ong che salvano i migranti in mare e con i singoli che aiuta chi riesce ad arrivare in Italia (vedi i quattro braccianti eritrei sotto processo a Roma), è un paradosso giuridico e un’assurdità riguardo ai diritti umani fondamentali – di cui dovrebbero farsi garanti le stesse istituzioni che criminalizzano chi agisce al posto loro – a cui chiunque abbia una coscienza dovrebbe opporsi in tutti i modi.
C’è una parte di umanità che è “polvere da nascondere sotto il tappeto” e chi si ostina a sollevare il tappeto commette un crimine.
Un crimine non codificato da una qualche norma del diritto, ma non per questo meno orrendo.
Il crimine è quello di smutandare l’ordine mondiale che garantisce il benessere a milioni di cittadini. Se questo ha il costo di stritolare altri milioni di vite non siamo noi a poter giudicare se è giusto o ingiusto, accettabile o ripugnante, godiamoci il benessere e non rompiamo le balle.
Dare voce alle vittime rischia di innescare un drammatico domino che, tessera dopo tessera, svela le fauci feroci degli interessi superiori.
Fauci che prima o poi attendono anche noi, ma a quel punto non saremo in grado di reagire né penseremo a difenderci e ci consegneremo inermi alla storia che abbiamo voluto ignorare.
Il vostro crimine è non accettare questo destino.
Un grazie sincero alla vostra irriducibile natura criminale.