di Maria G. Di Rienzo*
Giovedì 31 agosto 2017 è stata una giornata assolutamente normale. Cinque casi di violenza sessuale contro donne sono arrivati in cronaca. Tutti sono stati narrati come di consueto: in modo superficiale, stupido e sbagliato. Il che alimenta il substrato di connivenza e comprensione per la violenza di genere, di qualsiasi tipo.
1) “Salento, turista di 19 anni violentata in un villaggio vacanze a Taviano: 27enne fermato”
(…) un rapporto sessuale contro la volontà della giovane, che subito dopo sarebbe riuscita a scappare (…) (il perpetratore ha) conosciuto la diciannovenne, anche lei reduce da una serata in discoteca. L’approccio si sarebbe presto trasformato in un tentativo di rapporto sessuale, che la ragazza avrebbe cercato di evitare subendo però la violenza.
Si chiama stupro. È un reato. È un tipo di violenza le cui conseguenze possono tormentare la vittima per anni, per la vita intera. È un tipo di violenza che segna un punto di non ritorno per chi la subisce. Non è un “rapporto sessuale un po’ forzato” in cui comunque i protagonisti se la godono, non è la “trasformazione” di un galante approccio, ok?
2) Nuova aggressione sul lungomare di Rimini. Turista chiama il 112: ”Stanno violentando la mia compagna”
(…) Ad essere presa di mira una coppia di 40enni di Parma appena uscita da un locale. La donna – sotto l’effetto dell’alcol come il compagno – dopo aver subito avance e la sottrazione del cellulare da parte di un 34enne di origine marocchina era stata attirata sulla spiaggia con la scusa di poterlo riavere. Poi l’uomo, colto dai carabinieri sull’atto coi pantaloni già calati, ha cercato di mettere in atto la violenza. (…)
Ah, ecco, era ubriaca, le sta persino bene. Non si è attenuta al codice di sopravvivenza in zona di guerra contro le donne (la zona è ovunque, per vostra informazione) che prevede: addestramento alla lotta senz’armi o con oggetti non creati per essere tali – le chiavi, la borsetta, l’ombrello ecc.; assoluta lucidità, stato di allerta perenne e monitoraggio continuo del territorio; tuta mimetica imbottita come unico capo d’abbigliamento consentito; presenza negli spazi pubblici ridotta al minimo e comunque sempre in compagnia di un cyborg da combattimento, non di un semplice compagno o amico. Inoltre: quelle che ha subito erano molestie non “avance”, “carinerie” e complimenti. molestie sessuali, punto e basta.
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3) “Bologna, aggredisce una donna e la butta a terra: arrestato per tentata violenza sessuale”
(…) La donna, terrorizzata, è stata portata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di cinque giorni. Ai carabinieri ha raccontato che mentre stava tornando a casa, camminando lungo la strada, era stata raggiunta dal giovane che aveva iniziato a molestarla. Nonostante il rifiuto categorico di avere un approccio di qualsiasi tipo, il giovane l’ha afferrata per un braccio, trascinata in una zona buia e dopo averle tappato la bocca e abbassato i pantaloni ha tentato di violentarla.
Come sopra. Se riconoscete che il tipo “ha iniziato a molestarla”, gli approcci non hanno nulla a che fare con la situazione. Si tratta di due sconosciuti, non di due amici/conoscenti al ristorante ove lui le porge a sorpresa una rosa rossa e sussurra “Sono incredibilmente attratto da te”: quest’ultimo è un approccio, spaventare e umiliare un’estranea per strada no.
4) “Anziana 80enne stuprata nel parco in pieno giorno a Milano”
(…) mentre lei stava passando a ridosso del parco dopo che era uscita di casa alle 8 del mattino, l’uomo le si sarebbe avvicinato con una scusa qualsiasi, manifestando l’intenzione di aiutarla, poi trascorsi pochi minuti e fatti pochi passi accanto a lei avrebbe approfittato della situazione facendola cadere e trascinandola con sé.
Altro caso di trasgressione del codice di sopravvivenza, pare. Probabilmente la donna si sentiva protetta anche del mito predominante sullo stupro, e cioè che la violenza sessuale sarebbe in realtà solo un omaggio alla bellezza e alla gioventù e all’essere giudicate sexy – hot – drizzapiselli. Comunque, ottantenne o meno, era in giro da sola, non indossava uno scafandro in titanio e doveva ben sapere che il parco con la sua erba morbida e i cinguettii degli uccellini invitava alle gioie dell’amore… si è messa in una situazione, capite.
5) “Brianza, 17enne violentata in uno stabile abbandonato: arrestato un 22enne, denunciati altri tre”
“L’ha costretta a un rapporto sessuale minacciandola con un coltello. Un 22enne è stato arrestato ieri sera dopo essere stato identificato come autore della violenza sessuale su una 17enne. (…) Con lui, sono stati denunciati per concorso nello stupro altri tre uomini, anche loro marocchini: un 23enne, un 25enne e un 27enne. (…) La ragazza – nata in Italia, anche lei di origini marocchine – li avrebbe incontrati in gruppo nel primo pomeriggio alla stazione di Monza, senza averli mai conosciuti prima. Secondo quanto ricostruito dalla procura, li avrebbe poi “volontariamente e ingenuamente” seguiti (…)
Ecco, sempre come sopra, questa è una tonta. Non ha ancora compreso che ogni uomo, di ogni età, ogni provenienza, ogni stato sociale, è privo di qualsiasi tipo di rispetto nei confronti del sesso femminile, è uno stronzo ambulante senza decenza e senza umanità e qualsiasi cosa dica a una femmina è una menzogna. Volete che noi si creda questo, sul serio?
Gli uomini non stuprano perché lo stupro è “inevitabile” e/o “naturale” e le donne li mettono in condizioni in cui possono farlo, gli uomini stuprano perché pensano di avere il diritto di farlo e che anche se la legge condanna l’azione se la caveranno accusando la vittima di essere stata consenziente e di averli “provocati”. Misoginia e patriarcato hanno insegnato loro questo per millenni: miti sociali, giornalismo e tribunali continuano a ribadire loro che è proprio così.
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