Sono immagini agghiaccianti quelle che arrivano da Ceuta, frontiera esterna tra Spagna e Marocco: in un video diffuso dall’Ansa e Afp si vedono i militari della Guardia Civil bastonare i rifugiati, arrivati sulla costa a nuoto, per ributtarli in mare. Sono 8000 le persone arrivate in pochi giorni, tra cui donne, bambini e adolescenti, circa 1.500 minori, persone adulte allo stremo. Alcuni sono stati soccorsi, altri immobilizzati e brutalmente cacciati, una persona ha perso la vita. In 4.000 sono stati respinti.
Un respingimento di massa (in Italia vietato anche dal Trattato unico sull’immigrazione), in piena violazione del del Protocollo della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo, proprio nel giorno in cui al Parlamento europeo si discuteva di salvataggi in mare. Pedro Sanchez, primo ministro spagnolo, ha detto di voler ristabilire l’ordine e difendere i propri confini sia a Ceuta che a Melilla, ma questa non è difesa questo è disprezzo per la vita umana e attacco ai diritti dei rifugiati. A dimostrazione di un approccio alle migrazioni ancora molto distante dai valori di umana solidarietà di cui l’Europa dovrebbe farsi portatrice, la commissaria Ue per la migrazione Ylva Johansson ha detto, “la cosa più importante ora è che il Marocco continui a impegnarsi per bloccare le partenze irregolari e per far tornare in maniera ordinata ed efficiente chi non ha il diritto di restare…”.
Enza Talciani dice
Sono una donna molto anziana e nata in un luogo di mare. Rabbrividisco nel vedere la scena dei migranti ricacciati.Gente che vuole vivere,gente che cerca la pace e l’accoglienza e trova l’espulsione! Vergogna|