La pandemia e la crisi energetica sono manifestazioni della crisi ambientale e climatica in pieno corso. Quelli che sono in alto hanno affrontato la pandemia con strumentazioni ben precise (divisione tra paesi ricchi e paesi poveri, repressione, disciplinamento dei comportamenti con misure che erodono i diritti più elementari…), utili per affrontare le conseguenze, non certo le cause, della crisi climatica e ambientale. Del resto, hanno sostituito lo sviluppo con la crescita del Pil, che altro non è che accumulazione del capitale. Per questo non basta una conversione ecologica dal basso. “Il primo compito che forse dobbiamo porci – scrive Guido Viale – è raffreddare la contrapposizione artificiale tra pro e no-vax, o pro e no-green pass, e tutte quelle, ancora più acute, che ne potranno seguire, promuovendo un reciproco ascolto…”
La pandemia, come la crisi energetica o l’aumento dei prezzi o la scarsità di materie prime e semilavorati sono manifestazioni (nemmeno iniziali) della più generale crisi ambientale e climatica ormai in pieno corso. Il modo in cui le classi dominanti – espressione di un ristretto establishment finanziario globale – hanno affrontato e stanno rispondendo alla pandemia anticipa e mette in luce la strumentazione con cui si apprestano ad affrontare le conseguenze (non le cause) della crisi climatica e ambientale, che dovremmo assumere come l’orizzonte entro cui ciascuno di noi, individualmente o collettivamente, colloca le proprie iniziative.
Questa strumentazione comprende, molte cose, ne cito cinque.
La prima: una distinzione sempre più drastica tra eletti – le popolazioni dei paesi “sviluppati” e le élite di quelli emarginati – e dannati: tutti gli altri. Gli ostacoli frapposti alla liberalizzazione e distribuzione dei vaccini ne sono una evidente manifestazione. Quanto alle conseguenze della catastrofe climatica, e soprattutto alle migrazioni di massa, si difendono, e lo faranno sempre più, difendersi costruendo fortezze.
La seconda: l’adozione di misure standard uguali per tutti (tranne che per le élite): disinformazione veicolata dai media, vaccini per evitare cure personalizzate; intervento a posteriori invece di prevenzione; prescrizioni spesso ridicole e contraddittorie, “di immagine” anche quando si dimostrano inefficaci (il green pass, per esempio, ma non solo).
La terza: il disciplinamento dei comportamenti attraverso misure selettive che erodono progressivamente i diritti più elementari: lavoro, reddito, mobilità, socialità, istruzione, accesso alla sanità e al welfare fino al paradosso di rendere “obbligatorio” ma “volontario” il consenso al vaccino.
La quarta: la promozione, attraverso l’utilizzo dei media, di una contrapposizione sempre più violenta tra due comparti della società, quelli che si considerano protetti dalle misure adottate e quelli che se ne sentono danneggiati o emarginati. Una contrapposizione che nemmeno l’atteggiamento verso le migrazioni – fino a ieri elemento di maggiore contrapposizione politico-culturale ed etica in Europa e negli Usa – aveva mai raggiunto.
La quinta: la repressione. C’è un filo diretto tra la svariate forme di repressione dei decenni passati – dall’uso delle forze dell’ordine e dell’ordine giudiziario al carcere, dalle stragi al tentativo di attribuirle agli avversari politici (o agli “esclusi sociali”: si pensi al carcere di Modena), dall’uso strumentale e dell’infiltrazione, che è stato fatto delle reazioni a quelle politiche, da un lato, e le attuali forme di repressione, contro i NOTav, i NOTap, gli studenti in lotta, i picchetti e i blocchi stradali degli scioperanti e persino le manifestazioni di dissenso, tutte sbrigativamente criminalizzate come NOVax. Gli attori e i metodi si assomigliano. Ma l’orizzonte è cambiato.
Gran parte della storia che abbiamo alle spalle si è svolta entro un orizzonte contrassegnato dalla cultura dello sviluppo: se alcuni, o anche molti, dovevano pagarne il prezzo, complessivamente il quadro sarebbe migliorato per gli altri e per le generazioni future. Oggi l’orizzonte è quello di una crisi climatica e ambientale irreversibile. I più acuti (pochi) dei nostri governanti lo sanno; il Pentagono lo dice da tempo. I vertici sull’ambiente (le 26 COP svolte finora) sono state delle mere messe in scena. Il traguardo del +1,5, o anche solo del +2°C, è irraggiungibile. Se anche i paesi dell’Europa centrale e gli Usa centrassero gli obiettivi climatici, del tutto insufficienti, che si sono dati, molti altri Stati non lo faranno e se non lo fanno tutti e come se non lo facesse nessuno. Per questo i nostri governanti – quelli che contano – si preoccupano così poco di rispettare gli impegni presi e mirano soprattutto a non perdere competitività – le posizioni acquisite rispetto agli altri. Allo sviluppo si è sostituita la crescita del PIL, che non è altro che accumulazione del capitale.
Proviamo ora a immaginare che cosa può succedere in un contesto di progressivo peggioramento delle condizioni ambientali: alluvioni, siccità, eventi estremi, ondate di calore, crisi idrica e alimentare, rottura delle catene di approvvigionamento, migrazioni (o tentativi di migrazione) di massa, rivolte popolari – non necessariamente egualitarie; anzi, per lo più sovraniste e razziste; o, per lo meno, confuse, come l’attuale rivota contro l’obbligo vaccinale – e certamente anche scioperi, conflitti di classe, iniziative dal basso. E, perché no? Guerre e relative mobilitazioni e nuove pandemie. Ed ecco che la strumentazione per affrontare quel contesto è già tutta pronta.
E noi? Molti di noi non sono nemmeno consapevoli di questo cambio di prospettiva: sono più indietro del papa, che lo ha capito benissimo e si sforza di ricordarlo a tutto il genere umano. Altri ce l’hanno presente, ma poi se lo dimenticano quando si tratta di scendere alle “cose concrete”: allora la crisi climatica e ambientale, anzi, “l’ambiente” diventa un tema tra i tanti, da mettere al fondo o ai margini di rivendicazioni ben più importanti: occupazione, reddito, investimenti, welfare. Senza tener conto del fatto che tutte quelle rivendicazioni, e molte altre, possono avere un senso e aspirare a un qualche successo, solo se inquadrate entro il contesto più ampio di quel radicale cambio di paradigma socioeconomico che è la conversione ecologica.
Un orizzonte di senso che impegna sia i nostri comportamenti individuali e collettivi nel campo dei consumi, della cura del territorio, dei rapporti tra lavoratori o tra chi ha un lavoro e chi no, o tra i generi e tra genitori e figli; sia le regole su cui si reggono l’attuale struttura produttiva e i rapporti di forza tra le classi che ne costituisce la base. In gioco c’è la prospettiva di una vita che può essere anche molto più desiderabile di quella attuale, ma solo se sapremo promuoverla, presentarla e farla vivere – almeno in parte – fin da ora mettendola al centro delle nostre rivendicazioni.
È una prospettiva che ha al centro un generale ridimensionamento di tutto ciò che ha caratterizzato l’evoluzione degli ultimi secoli: meno estrazione di risorse, meno generazione di scarti e rifiuti, meno produzione, meno consumi superflui, meno finanza, meno spostamenti, meno automobili, meno espansione urbana a favore di una gestione locale e comunitaria dei territori, e più attenzione per le vicende personali di ciascuno.
Rispetto all’oggi, il primo compito che forse dobbiamo porci è quello di raffreddare la contrapposizione artificiale tra pro e no-vax (o pro e no-green pass), e tutte quelle, ancora più acute, che ne potranno seguire, promuovendo un reciproco ascolto e cercando di riportare l’attenzione su quelli che sono i rapporti tra le classi e il conflitto tra i rispettivi interessi.
completamente d’accordo
Non vedo una contrapposizione tra pro e no vax quanto piuttosto una persecuzione di chi non vuole vaccinarsi – per motivi diversissimi tra l’altro – senza peraltro aver nulla contro chi invece vuole farlo. Questa categoria “no vax” creata dalla propaganda istituzionale non regge: le persone che non intendono vaccinarsi hanno estrazione, convinzioni, stili di vita diversissimi e non omologabili.
Sostanzialmente d’accordo su quasi tutto mi corre fare un distinguo là dove dice che “il progressivo peggioramento della situazione climatica potrà portare a migrazioni, rivolte sovraniste se non razziste o per lo meno confuse come l’attuale rivolta contro l’obbligo vaccinale…”.
Beh io credo che chi è contro l’obbligo vaccinale vede le cose molto più chiaramente di alcune frange della sinistra antagonista (PaP, Rifondazione Comunista, ecc) che dicono testualmente:
“Obbligo vaccinale con responsabilità in capo allo stato”.
Beh sappiamo benissimo che lo stato-governo ha fatto la sua scelta molto chiaramente difendendo gli interessi di big pharma manlevando sia questa che se stesso da qualsiasi evento avverso. Poi pretendere un vaccino OBBLIGATORIO ma nello stesso tempo VOLONTARIO è l’essenza di un ossimoro.
Inoltre questa pervicacia, questo terrorismo del governo egregiamente supportato dai media mainstream di parlare in continuazione di Covid e non dei REALI problemi che sappiamo, dovrebbe far capire che il problema non è il covid e che oltre quanto già detto c’è qualcosa in più.
Qualcuno lo chiama il “Grand Reset” (Schawb ha avuto anche la faccia tosta di scrivere un libro e pubblicarlo). Sta di fatto che Canada e Italia sembra che siano i paesi designati per sperimentare questo cambio di società dove le regole non saranno più dettate dai “diritti e doveri” ma esclusivamente dall’obbedienza.
Se fai quello che dico io (governo) potrai lavorare, avere vita sociale, diritto alla scuola (alla salute no perchè con il PNRR assisteremo alla definitiva distruzione dell’assistenza sanitaria pubblica, alla svendita degli ultimi asset pubblici, alla privatizzazione dei servizi pubblici essenziali tra cui l’acqua la quale un referendum decretò che doveva stare fuori dal mercato, a ulteriori attacchi al mondo del lavoro).
Fa impressione il video di una portavoce governativa canadese che rivolgendosi ai canionisti in sciopero dice loro “conosciamo i vostri c.c. , le vostre targhe. Se non finirete lo sciopero vi congeleremo il denaro, e bloccheremo le assicurazioni”.
E sinceramente mi preoccupo che questi “compagni” sebbene dicano che il continuo battere sul covid è “un’arma di distrazione di massa”, continuino a dire “obbligo vaccinale con responsabilità dello stato” !!!!!!!!! Sono preoccupato !!!!
Se è vero che ” il primo compito che forse dobbiamo porci è quello di raffreddare la contrapposizione artificiale tra pro e no-vax”, mi pare che l’utlimo commento non sia molto il linea. Ma chi scrive sostiene che chi è contro l’obbligo vaccinale vede le cose molto più chiaramente di altri. Scopriremo che il vaccino offusca anche la mente. Non vado oltre perchè vorrei cercare di essere in sintonia con l’articolo.
La mia non vuole essere contrapposizione. La mia vuole essere, come ho rimarcato alla fine, una FORTE PERPLESSITA’ verso chi dice che ha capito, però continua a mantenere una posizione, che è l’essenza di un ossimoro. Tutto qua.
IO PENSO CHE LA SITUAZIONE STIA PRECIPITANDO E CHE SIA NECESSARIO PORRE UN ARGINE SUBITO TENENDO PRESENTE TUTTO IL CONTESTO….UCRAINA? COME LORSIGNORI FANNO LA GUERRA ALL’UMANITA’ ALLA NATURA AL CLIMA ALL’AMBIENTE…- 25-3 SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA E CONTRO TUTTE LE GUERRE
IL 25 MARZO NELLE STRADE E NELLE PIAZZE DEL MONDO PER IL CLIMA e “CONTRO TUTTE LE GUERRE”.MA GRIDIAMOLO DAPPERTUTTO SUBITO ! Dal basso. Perché TUTTO IL SISTEMA MEDIALE E’ ARRUOLATO. In una campagna di manipolazione e terrorizzazione che nasconde VERITA’ e senso della REALTA’. Solo il PAPA nel contesto mondiale si distingue. Ma lorsignori, subdolamente, cercano di “arruolarlo”. Il problema fondamentale è ristabilire lo stato reale delle cose. LORSIGNORI TUTTI, che continuano a produrre armi aumentando GLI AFFARI di anno in anno – PER INCISO : nel 2020 la crescita della produzione di armi e armamenti è stata del 2,6% e sono stati sfiorati i 2000 MILIARDI; con gli USA che sono arrivati a 778 MILIARDI, mentre la CINA è a 252 MILIARDI , e la RUSSIA “solo”a 61,7…se si sommano agli USA tutti gli altri paesi NATO la sproporzione (?) nella follia generale è evidente …- CI FANNO LA GUERRA, LE GUERRE, quotidianamente. Di molte,quelle con “le armi” in atto da tempo, o non si parla o non si parla più. Ora al centro dello SPETTACOLO MEDIALE c’è L’UCRAINA. Perché GLI USA e l’occidente hanno bisogno del NEMICO per “giustificare” l’esistenza della NATO e dimostrare che ZAR PUTIN è il cattivo e, quindi, va circondato. Come sta cercando di fare spudoratamente la NATO a comando USA e l’OCCIDENTE al seguito. Da anni è in atto un’erosione e inglobamento nella NATO di zone e territori appartenenti al vecchio “impero sovietico”. A cui Putin ha risposto con criminale violenza dove ha potuto. Hanno pagato i popoli. Ma ora la situazione sta sfuggendo dalle mani degli apprendisti stregoni. Giocano con il fuoco. E LA GUERRA NUCLEARE ne può scaturire …per inerzia demenziale. Ma c’è di più e di non detto. Il sistema dato, ormai globalizzato, fa la guerra a tutto IL CREATO. E ne fanno parte tutti. Perché tutto è interrelato e niente è “separato”. LORSIGNORI fanno la guerra agli uomini alle donne alle nuove generazioni alla natura all’ambiente al clima alla TERRA e a TUTTI I VIVENTI. LA CULTURA E LA POLITICA DELLA PREDAZIONE CI STA PORTANDO ALL’ESTINZIONE. E’ la SESTA è in atto. L’83% degli insetti sono già scomparsi . I ghiacciai si stanno sciogliendo , anche IL PERMAFROST in Siberia, gli Oceani e i mari pieni di plastica si riscaldano sempre più, la Co2 è arrivata a 420 ppm nell’UNIVERSO (era 280 due secoli fa), gli ultimi anni sono i più caldi di sempre, i fenomenoi estremi sono ormai la normalità dappertutto… E’ il modo di produzione di riproduzione e di consumi, ormai generalizzato (varia solo la forma la quantità e il modo) fondato su profitto mercato fossili e tecnologie asservite che sta inquinando sfruttando devastando e distruggendo il mondo la vita i VIVENTI. E ora l’occidente demente ha deciso di mettere AL CENTRO della “ristrutturazione-conservazione” in atto IL GAS NATURALE. Non a caso la UE l’ha fatto “diventare” VERDE. Vendendo nello stesso tempo LA MENZOGNA del nucleare pulito in arrivo. E la RUSSIA è fornitrice di GAS a mezza EUROPA.46,8% gas, 25% petrolio. E questo non va bene all’IMPERO DECADENTE USA. Che in queste settimane è già arrivato con navi piene di GAS NATURALE nei nostri mari. Insomma la GUERRA è per le ZONE d’influenza e per le materie prime. GLI UCRAINI contano come il due di briscola. Come gli AFGHANI. Che dopo 20 anni di occupazione USA e c. sono alla fame. Non servivano più. Gli affari per 20 anni dell’apparato militare industriale americano sono stati immensi. Anche con la pandemia gli affari dell’1% sono stati strabilianti. Finora i morti “ufficiali” sono 6 MILIONI (su NATURE alcuni scienziati dicono che sono il triplo…almeno). E mentre si moriva – e gli americani sono arrivati a UN MILIONE DI MORTI…dimostrando il loro TOTALE FALLIMENTO POLITICO E MORALE- si realizzava IL PIU’ GRANDE AFFARE DELLA STORIA.NEI 2 ANNI DELLA PANDEMIA I DIECI MAGGIORI PATRIMONI MILIARDARI passavano da 700 a 1500 MILIARDI. Mentre 160 MILIONI di persone cadevano in povertà. ELON MUSK (Tesla e Space x), a fine novembre la sua ricchezza era di 294 MILIARDI DI DOLLARI , 1016% in più in 2 anni ; BEZOS ( AMAZON!) in 21 mesi 202 MILIARDI , 67% in più + 81,5 miliardi. MOSTRI VAMPIRI CRIMINALI…non ci sono le parole…certo non sono ESSERI UMANI… E’ l’equivalente della vaccinazione stimata di due dosi e booster per tutta la popolazione mondiale. Ma I POVERI DELLA TERRA finora vaccinati arrivano al 2%. Il g7 e il G20 avevano “promesso” ben altro. MENZOGNE DRAGHIANE . E la sospensione dei BREVETTI è stata rifiutata dal WTO e dai “paesi ricchi”. Quelli che ora si “preoccupano” dell’UCRAINA. Dopo 2 anni di pandemia i 10 super-ricchi hanno una ricchezza superiore al 40% più povero della popolazione mondiale, pari a 3,1 miliardi di persone. In ITALIA ora la ricchezza dell’1% supera di 50 volte quella del 20% più povero. E 13 NUOVI MILIARDARI sono entrati nella lista dei PIU’ RICCHI DEL MONDO. 400 mila famiglie sono sprofondate nella povertà. 6 Milioni in povertà assoluta 11 milioni in povertà relativa. Mentre i morti sul lavoro sono arrivati l’altranno a 1400. UNA STRAGE CHE CONTINUA senza sosta tutti i giorni. E che si è estesa anche a LORENZO PARELLI in scuola-lavoro e GIUSEPPE LENOCI in formazione-lavoro. I ragazzi in lotta contro la scuola-azienda sono stati picchiati quando hanno protestato. E quando sono andati davanti alla CONFINDUSTRIA sono stati “usati” dai TG RAI (in particolare il TG1, ma non solo!) per nascondere le loro lotte. Ai morti sul lavoro bisogna aggiungere quelli sulle strade : 1300 , piu’ i 60 mila che muoiono di smog e polveri sottili, più tutte le donne uccise nelle case dai loro mariti-amanti ecc. Mentre il Mediterraneo è già a due gradi, la pianura padana è tra i luoghi più inquinati al mondo, le città sono camere a gas, siamo a 160.000 morti di pandemia e i morti sono ancora 320 al giorno.IL FALLIMENTO E’ RADICALE. In questo paese dove è cresciuta la povertà come mai si spendono 25 miliardi l’anno IN ARMAMENTI . E si danno agli inquinatori 21,6 MILIARDI L’ANNO. Sono i finanziamenti ai FOSSILI. Che continuano. Ed è di questi giorni la concessione all’ENI (la multinazionale prima in ITALIA e TRENTESIMA nel mondo per emissioni di Co2) di continuare a TRIVELLARE per “aumentare” la produzione di gas “italiano” (?) fino al 2031. L’ENI ha fatto profitti per 4,7 MILIARDI nel 2021 e nel suo piano per il futuro ha quello di aumentare trivellazioni e prospezioni. Il governo dei migliori ha anche tassato LE RINNOVABILI e non i profitti miliardari delle aziende che importano e distribuiscono gas… che stanno facendo profitti come mai. E’ chiaro, quindi, che quella dell’aumento delle bollette è una speculazione e un ricatto per spingere la popolazione lontana dalle rinnovabili e all’accettazione passiva del GAS come vettore di “transizione”.Così lo chiamano LORSIGNORI per manipolare la realtà e la popolazione. MA IL GAS E’ UN FOSSILE. E quindi la transizione dei migliori è DRAGOPARDISMO LIBERISTA per continuare come prima, peggio di prima.DIRE NO AI FOSSILI NO AL GAS RINNOVABILI SUBITO AL 100% CON I FINANZIAMENTI DATI AI FOSSILI E TAGLIANDO I FINANZIAMENTI ALLE ARMI E “ESPROPRIANDO” I MILIARDARI DEI SOLDI CHE HANNO RUBATO IN QUESTI ANNI… è un dovere morale. BISOGNA FERMARE LORSIGNORI TUTTI ! Per questo scendere nelle strade e nelle piazze in tutto il mondo PER IL CLIMA E CONTRO TUTTE LE GUERRE e iniziare una guerriglia informativa e non violenta è UNA NECESSITA’ STORICA . Per salvare noi stessi i nostri figli e nipoti l’umanità e TUTTI I VIVENTI .
Gaetano Stella- Lago di Chiusi-23-02-22
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Mi unisco ai commenti di Mario e Gaetano… Soprattutto per il vuoto immenso che si è aperto a sinistra… Che non si è posta il problema del Green pass nemmeno per i lavoratori… Come ora si allinea alle basi nato sul nostro territorio (sovrano?) , se penso che nel 1983 avevo fatto le manifestazioni come blocco dei missili nucleari a Comiso, piangerei
La vedo difficile perchè l’adesione alla campagna vaccinale governativa, addirittura con richieste di GP nelle iniziative dei compagni, indica un cambio di paradigma del ragionamento. Da una parte fare finta che tutto tornerà come prima , che in Italia il pensiero critico sia patrimonio comune della popolazione (siamo un’infima minoranza) dall’altra parte assumere posizioni genericamente umanitarie e pseudodemocratiche.
Sarà dura ricostruire uno straccio di sol dell’avvenire.
Ritengo comunque che la posizione SIVAX , in chiave antifà, nasconde in realtà un collateralismo con il PD o un togliattismo datato e inconsapevole
D’accordo con Stella Gaetano.
Organizzare la giornata del 25 marzo come sciopero generale globale per difendere l’ambiente e contro tutte le guerre a partire da quella in Ucraina.
Potrebbe essere un primo passo per unificare soggetti e bisogni diversi ma convergenti, e dare una dimensione collettiva e quindi politica alle ansie e alle angosce dalle quali siamo sopraffatti. Iniziamo a costruire una narrazione chiara, convincente e facilmente comprensibile in ogni angolo del pianeta
Ho dei grossi problemi con il . Il perdono senza le scuse. Mi hanno distrutto la vita. Non sono stati tanto le istituzioni, quando gruppi politici di cui facevo parte, gruppi di amici secolari, gruppi e persone singole che mi hanno additata come fascista perché scendevo in piazza a protestare. Ho davvero molta fatica a pensare che si possa ancora coinvolgere queste persone. Ormai sono ipnotizzate. O forse lo erano anche prima. Resta una parte dell’umanità che non ci è cascata. Una specie di mondo parallelo che non ha mai abiurato gli abbracci. Io penso che sia da questo che bisogna partire. Anche perché non ci capirà mai.