di Giovanna Mulas*
La lettura è indispensabile per crescere, comprendere, per cambiare visione dell’esistenza. Ma siamo sicuri che un lettore sa distinguere la buona lettura dal puro commercio editoriale?
È un momento di oscurantismo profondo, quindi resistenza intellettuale: ritengo fondamentale levigare, limare la pietra grezza, lavorare sulla coscienza del cittadino comune, frastornato da pubblicità, superficialità, bugie e mala politica. In questa società è difficile non venire plagiati dal nichilismo. È importante lo sforzo delle librerie indipendenti, la resistenza di associazioni culturali e di coloro che possono favorire il dialogo e l’incontro, il pluralismo.
La privatizzazione del sistema di istruzione mira ovviamente ad una nuova, generale ondata di ignoranza, plagio della massa già disarticolata, sbandata: il dovere dell’intellettuale, oggi, è di lavorare di costante consapevolezza con la gente e tra la gente.
Ovunque.
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