Questa la posizione sulle vaccinazioni antiCovid pediatriche della Commissione Medico-Scientifica indipendente (costituita da Paolo Bellavite, ematologo; Marco Cosentino, farmacologo; Vanni Frajese, endocrinologo; Alberto Donzelli, esperto di igiene e medicina preventiva; Patrizia Gentilini, oncologa; Eugenio Serravalle, pediatra).
Vaccinazioni pediatriche antiCovid-19:
16 motivi per dire No, non avere fretta di vaccinare tuo figlio
Il 2 dicembre dal Corriere della Sera il professor Michele Dallapiccola ha posto una domanda pubblica: “Per quale ragione non dovrebbero essere vaccinati?”. Eccone sedici, che noi della Commissione Medico-Scientifica (CMS) indipendente vogliamo discutere con il CTS governativo.
1. Non c’è alcuna emergenza Covid tra i bambini. Se sono contagiati dal SARS-CoV-2 sono in genere asintomatici o con sintomi lievi.
2. Non c’è aumento di mortalità per Covid tra i bambini. L’aumento delle infezioni tra i bambini non ha causato un aumento di mortalità. Da 0 a 19 anni l’ISS ha registrato finora 35 morti, cioè ~20 casi/anno, che – su 10.431.663 bambini/ragazzi 0-19 anni (ISTAT) – significa 1 decesso ogni 522.000 bambini/anno, cioè 0,19 decessi su 100.000, 125 volte meno dei 2.505 bambini morti in media ogni anno nel quinquennio 2015-2019.L’aumento delle infezioni tra i bambini non ha causato un aumento di mortalità. Buona parte dei 2.500 decessi annui da altre cause sarebbero prevenibili, e meriterebbero ben maggiore attenzione. Invece, non è scontato che le vaccinazioni avrebbero salvato parte di questi 20 morti/anno da COVID-19, trattandosi in maggioranza di soggetti già affetti da serie patologie.
3. I rischi di ricovero per Covid nei bambini sono molto ridotti. Anche i rischi di ricovero in terapia intensiva sono molto ridotti: 1 su oltre 46.000 diagnosi di COVID-19, e riguardano spesso bambini con altre patologie. In Germania, tra bambini 5-11 anni senza patologie, il rischio è di 1 su 50.000, e nessuno è morto.
4. La MIS-C è rara/molto rara e i sintomi da Long Covid sono lievi. La sindrome di infiammazione multisistemica pediatrica temporalmente correlata a Sars-CoV-2 (PIMS-TS, detta anche MIS-C) è rara (3,16 su 10.000 bambini infettati con Sars-CoV-2 negli USA, dove colpisce in modo del tutto sproporzionato bambini neri, ispanici e asiatici rispetto ai bianchi, e molto rara in Germania: 1,7 su 10.000 casi positivi). Inoltre, l’associazione con SARS-CoV-2 è possibile ma incerta e non è chiarito in quale misura le vaccinazioni la evitino. La durata e gravità dei sintomi del “Long Covid” sono simili a quelli di comuni patologie virali, il numero dei sintomi sembra in media persino minore (ha sintomi persistenti a 4 settimane l’1,8% dei bambini dopo COVID-19, lo 0,9% di quelli dopo altre infezioni virali respiratorie; ma in media con COVID-19 ha solo 2 sintomi, e 1 spesso è anosmia; con altre infezioni respiratorie 5 sintomi). Terapie precoci efficaci possono ridurre la gravità dei rari casi complicati e le conseguenze a lungo termine.
5. Anche vaccinando i bambini (e chiunque) non si raggiunge l’immunità di gregge. È impossibile ottenere l’immunità di gregge con le vaccinazioni in uso a causa: • della rapida diminuzione della protezione indotta dal vaccino, che a 6-7 mesi (pag. 27) o 9 mesi (pag. 33) può diventare persino negativa, • dell’incapacità di prevenire la trasmissione di SARS-CoV-2 a distanza del completamento del ciclo vaccinale • della presenza di un gran numero già identificato di serbatoi animali, anche domestici. Nell’ultimo mese il tasso di infezioni su 100.000 è stato di circa 800 casi tra i non vaccinati e 400 tra i vaccinati (con ciclo completato da pochi mesi, quando la protezione è massima). Dunque, se anche si vaccinasse il 100% della popolazione, il 50% resterebbe suscettibile a infettarsi/infettare.
6. I bambini non sono causa importante di trasmissione in famiglia. I bambini non sono i maggiori determinanti nella diffusione del virus nemmeno in ambito familiare.
7. I non vaccinati non favoriscono in modo particolare varianti e circolazione virale. La mancata vaccinazione non favorisce la circolazione del virus e la nascita delle varianti rispetto ai vaccinati, nel medio periodo. Infatti, in un anno di 52 settimane, se il bambino non si infetta non è mai infettivo, se si infetta lo è per una settimana, e per le altre 51 è immune. Anche il vaccinato è più suscettibile a infezioni nelle due settimane che seguono l’inoculo.
8. Non è etico vaccinare i bambini per proteggere indirettamente altri. Se anziani e soggetti fragili sono immunizzati, i rischi di trasmissione derivanti dalla mancata vaccinazione dei bambini sono molto ridotti.
9. Il numero di bambini (e di eventi rilevati) nei trial sui vaccini è insufficiente. Il numero di bambini reclutati negli studi clinici di fase 2/3 (1517 vaccinati vs 751 con iniezione salina) e seguiti per soli 2,3 mesi è insufficiente per rilevare possibili eventi avversi gravi e rari.
10. I rischi della vaccinazione pediatrica superano i benefici (salvo eccezioni). I rischi della vaccinazione COVID-19 in età pediatrica superano in modo dimostrabile i benefici, sia negli studi registrativi, sia nei pochi esempi di sorveglianza attiva, che mostrano reazioni avverse severe, con impatto sulla salute (dall’impedire la normale attività quotidiana in su), nell’11%~ di 12-17enni dopo la 1a dose e nel 27% in media dopo la 2a dose (Table 3 del pdf). L’AIFA afferma “non si rilevano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza”. Ma la sorveglianza passiva, che fa dichiarare all’AIFA “128 segnalazioni di reazioni avverse ogni 100.000 dosi somministrate” sottostima di centinaia di volte le reazioni avverse rilevate dai CDC USA con sorveglianza attiva v-safe negli adulti (Lettera 97 Gruppo NoGrazie, pag. 2-5) e negli adolescenti. Bambini e adolescenti sarebbero esposti a rischi di eventi avversi anche severi non solo immediati, ma possibili anche a medio e lungo termine, che iniziano a emergere con aumento di miocarditi nei maschi, di irregolarità mestruali nelle femmine e di malattie autoimmuni. Gli eventi avversi possono aumentare con i richiami, prospettati ormai almeno ogni anno.
NB: gli esiti più definitivi (mortalità totale, non solo da COVID) nei trial clinici con vaccini a mRNA sugli adulti non sono ad oggi rassicuranti, e richiederebbero un urgente approfondimento scientifico, come pure l’eccesso di mortalità nelle fasce di età inferiori ai 65 anni nel 2021 rispetto al 2020 che emerge in EuroMOMO, coerente con i dati ISTAT 2021 verso 2020 ad oggi disponibili per adolescenti e giovani adulti italiani.
11. È in generale controproducente impedire l’infezione da Sars-CoV-2 nei bambini. Questo perché li espone al rischio di contrarre la malattia in età più avanzate, con maggiori possibilità di decorsi più gravi, mentre in età pediatrica la malattia sarà quasi sempre lieve o asintomatica e produrrà un’immunità naturale persistente.
12. Con opportune cautele, l’immunità naturale andrebbe favorita in queste fasce d’età. Vanno discusse in base a dati scientifici strategie che consentano lo sviluppo dell’immunità naturale nei gruppi a minimo rischio di forme gravi di COVID-19, poiché allo stato delle conoscenze l’immunità acquisita con l’infezione naturale è più robusta e duratura di quella vaccinale. Ciò dà un vantaggio individuale al bambino, ma anche alla sua famiglia, ai nonni e all’intera comunità.
13. Prima dei bambini è equo e ragionevole vaccinare anziani e fragili. Come sostenuto anche dall’OMS, non sarebbe equo vaccinare i bambini quando in molti Paesi anziani e fragili che ne avrebbero maggior beneficio non possono accedere alla vaccinazione.
14. I conflitti di interessi rendono tanti studi poco affidabili. Gli studi sinora pubblicati sono finanziati dal produttore, gli autori sono in maggioranza dipendenti o con importanti relazioni finanziarie con le industrie produttrici, il numero di eventi è basso al momento dell’interruzione/rottura anticipata del doppio cieco negli studi: queste tre condizioni portano ciascuna a esagerare in modo sistematico i benefici.
15. Le società professionali, finanziate dalle case farmaceutiche, non esprimono linee guida indipendenti. Importanti Società professionali che insistono per una vaccinazione universale dei bambini ricevono cospicui finanziamenti dalle industrie farmaceutiche (esempio).
16. Non sono ancora disponibili cure per i bambini danneggiati da questi vaccini, mentre sono disponibili interventi profilattici e utili terapie precoci per la COVID-19.
La Commissione Medico-Scientifica indipendente ha chiesto in modo formale un confronto scientifico urgente con il CTS del Governo (che oggi sta promuovendo una vaccinazione universale e indiscriminata), anche rispetto all’urgenza e alla necessità di questa vaccinazione in età pediatrica.
Natalino Ticconi dice
Per me, chi si sottrai al confronto è in torto, perciò non credibile.
Mirella dice
Salve,
alcune puntualizzazioni mi sembrano doverose, chiedo punto per punto:
punto 1: dove sono le fonti?
punto 2: non è indicato il periodo di interesse “da 0 a 19 anni l’ISS ha registrato finora…” finora? Esattamente da quando?
punti 2 e 3: in entrambi i casi confermate che i deceduti erano già affetti da altre serie patologie. Quindi per voi va bene che chi ha già serie patologie muoia di covid? Non considerate il fatto che proprio questa categoria di bambini vada protetta dalla maggiore copertura vaccinale possibile della comunità che frequenta?
punto 4: anche qui non è inquadrato il periodo di rilevamento dei dati, né è indicata l’età del campione
punto 5: se l’immunità di gregge totale è irraggiungibile, ci si protegge vaccinandosi periodicamente, come avviene per tanti altri virus. Inoltre, nel paragrafo dimenticate di specificare che chi contrae il virus dopo essere stato vaccinato (400 nell’ultimo mese, non si sa dove…in Italia? in Lombardia?) lo prende in forma molto lieve, rimane contagioso per pochissimi giorni e non finisce in terapia intensiva né rischia di morire; non sapevo del coinvolgimento, nella conta dei contagiati, dei serbatoi animali, “gran numero”, ovvero quanti?
punto 6: dove sono le fonti?
punto 8: però per anziani e soggetti fragili è molto più alto il rischio di morte per covid-19 per cui è bene evitare qualsiasi possibile occasione di trasmissione
punto 10: le miocarditi e gli “effetti avversi” si hanno anche contraendo il Covid-19, forse sarebbe utile valutare e confrontare i rischi di uno e dell’altro per informare correttamente i genitori
punto 11: ma non è quello che fa il vaccino? Sviluppare gli anticorpi, ovvero mettere l’organismo in grado di difendersi dalla malattia. E poi, chi dice che la malattia “produrrà un’immunità naturale persistente”? Se invece l’immunità durasse (come sembra) solo pochi mesi?
punto 13: e allora battetevi, facciamolo tutti, affinché tutte le persone in ogni parte del mondo abbiano accesso al vaccino,
punto 16: e allora forse sarebbe più utile impiegare tempo ed energie affinché queste cure precoci, visto che sono così efficaci, vengano riconosciute e applicate.
Grazie
Patrizia Gentilini dice
Sul sito dell’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute la versione completa con le fonti: http://www.assis.it/vaccinazioni-pediatriche-anticovid-19-16-motivi-per-dire-no-non-avere-fretta-di-vaccinare-tuo-figlio/
Mirella dice
Buongiorno,
grazie per aver indicato le fonti. Però non avete risposto ai miei dubbi, alle domande che avevo posto. Peccato. Molto utile leggere le fonti perché me ne sono venuti altri, di dubbi.
Ad esempio, riguardo al punto 6, relativo ai bambini come possibile causa della trasmissione del Covid-19 tra i familiari, lo studio citato si riferisce al sud della Germania nel periodo dal 22 aprile al 15 maggio 2020. Mi sembra molto molto circoscritto, e un po’ datato… tra l’altro nello stesso vostro articolo, al punto 9, è scritto che seguire studi clinici per solo 2 o 3 mesi non è sufficiente…
Altro esempio, al punto 10, ho letto l’articolo del “New England Journal of Medicine, e cito testualmente “The mRNA-1273 vaccine had an acceptable safety profile in adolescents. The immune response was similar to that in young adults, and the vaccine was efficacious in preventing Covid-19. (Funded by Moderna and the Biomedical Advanced Research and Development Authority; Teen COVE ClinicalTrials.gov number, NCT04649151.) “, sempre ai link relativi al punto 10, le conclusioni dello studio americano sono: “Mild local and systemic reactions are common among adolescents following Pfizer-BioNTech vaccine, and serious adverse events are rare. The Advisory Committee on Immunization Practices conducted a risk-benefit assessment and continues to recommend the Pfizer-BioNTech COVID-19 vaccine for all persons aged ≥12 years.” Quindi, gli eventi avversi sono rari, allo stesso modo, nel punto 4 si affermava che la sindrome multisistemica dovuta alla Sars-COV-19 è rara. Quindi? Si tratta di valutare se preferiamo rischiare che i nostri figli finiscano in ospedale a causa di una sindrome post Covid o a causa di una miocardite post vaccino. Personalmente preferisco il vaccino, così i ragazzi possono avere una socialità più serena.
Per quanto riguarda i conflitti di interessi che rendono i dati poco affidabili, questa possibilità esiste da entrambe le parti, magari non è il vostro caso.
Ultima cosa, a livello statistico a me piace seguire i dati che trovo sul Sole24Ore https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus/ I dati sono raccolti dall’inizio della pandemia in Italia, e ci sono anche tanti approfondimenti che personalmente trovo utili e mi sembrano affidabili. Saluti.
Fede dice
https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps
In questo sito sono pubblicati gli eccessi di mortalità per classi di età. Con poche e intuitive elaborazioni si possono vedere i risultati e confrontare con gli anni precedenti, 2020 compreso.
Bernardo Severgnini dice
“Personalmente preferisco il vaccino, così i ragazzi possono avere una socialità più serena”.
Anche molti commercianti siciliani preferiscono pagare il pizzo ai mafiosi, così da avere una socialità più serena.
Massimiliano Taggi dice
Nei commenti si critica la mancanza dei dati delle fonti. Ma perché, l’adesione incondizionata alle informative di “governo” sulla sicurezza dei vaccini e la necessità del loro utilizzo pediatrico passa per un’attenta e dettagliata ricerca sui dati dettagliati e sulle fonti? Perché solo chi esprime dubbi é richiamato al dettaglio dimostrativo?
Mirella dice
I dubbi ci sono da entrambe le parti, ma evidentemente chi si vaccina ha ritenuto più affidabili altre fonti rispetto a quelle lette da chi non si vaccina. Il punto sono proprio le fonti. Perché le persone contrarie ai vaccini pensano che gli altri, quelli favorevoli, siano ebeti al servizio della dittatura sanitaria e non persone normali che si sono documentate?
Aldo Zanchetta dice
Giusto. Le notizie che dà il govenrno o chi per lui sono in genere prive di fonti o riferimenti precisi e generiche. E anche parziali (omissioni di altre notizie che contraddicono motivatamente) e talora perfino contraddittorie.
Il fatto che il dibattito è stato boicottato e spesso impedito.
Aldo Zanchetta
Rossana dice
Concordo, tranne che per il punto 6.
Per esperienza diretta, in più casi ho constatato che proprio i bambini sono stati i portatori del virus all’ interno del nucleo familiare.
E apportare testimonianze esperienziali, in un momento in cui si dice tutto e il cotrario di tutto, forse è più importante di quanto si possa credere.
Ilenia dice
Io avevo grandi dubbi su vaccinare la mia bambina o no, e leggendo questo articolo e i commenti, sono riuscita a chiarirmi le idee… Grazie, la vaccineró.
sabina dice
Visto che intende fare un gesto irreversibile su sua figlia, le indico anche questo altro gruppo di docenti universitari che invita alla cautela: https://www.coscienzecritiche.it/?p=677
Luciano Zangobbi dice
Ed è giusto così, ovvero che a chiunque vengano messe a disposizione quelle informazioni che aiutino scelte autonome e consapevoli in piena e totale libertà. Informazioni che invece sui principali media sono unidirezionali. “Pur non potendo essere esperto in tutti i campi della vita l’uomo è cmq chiamato a pronunciare il proprio giudizio su ogni cosa e così da potersi muovere sovranamente in ogni circostanza, mai al traino. In questa dignità gli uomini si riconoscono tutti uguali e l’onorarla è esperienza religiosa”. Citazione che riporto da un testo. Le faccio mille auguri nella speranza che la sua sia la scelta migliore possibile.
Luciano Zangobbi dice
Proprio come le stesse testimonianze esperienziali di tutti quei medici coraggiosi che si sono rifiutati di aderire al protocollo Pilatesco a base di “Tachipirina e vigile attesa” e che Tradotto significa: ti abbandono al tuo destino. Per questo ostracizzati e derisi o peggio radiati..
Barbara Cardinale dice
Allo stesso modo in cui gli effetti a medio-lungo termine non sono noti per gli adulti, non lo sono neppure per i bambini. Come si fa a calcolare il rapporto rischi-benefici allo stato delle attuali conoscenze? E non solo in ordine ai danni cardiaci ma anche a quelli legati alla potenziale cancerogenicità e genotossicità, per le quali non esiste alcuno studio. Considerando inoltre che il trattamento non previene il contagio, a maggior ragione per i bambini deve prevalere il principio di precauzione.
P.S. Le persone contrarie a questi vaccini non pensano che le altre siano ebeti, vorrebbero però difendere e affermare il proprio diritto alla libera scelta, visto che è necessario firmare un consenso informato.