Presentato tra gli applausi a scena aperta del Festival del cinema di Roma il film su Open Arms, la Ong che protegge e salva in mare le persone che cercano di raggiungere l’Europa e sono quasi sempre in fuga da conflitti bellici, persecuzioni o situazioni di povertà. Tutto è iniziato con alcune fotografie di bambini affogati su una spiaggia, raccontano a Open Arms: “Abbiamo pensato: se noi ci dedichiamo al salvataggio in mare e lo facciamo dalle nostre spiagge, perché lì invece le persone muoiono e nessuno li aiuta?”

Tutte e tutti in piedi, ad applaudire, per tanti minuti, il film su Open Arms ma soprattutto il protagonista della “storia” della Ong spagnola, Oscar Camps, presente in sala, in occasione della prima della pellicola “La legge del mare”. Il film è stato presentato alla Festa del cinema di Roma, sarà proiettato dal 14 al 24 ottobre al festival nella capitale e poi nelle sale italiane.

“Open arms – La legge del mare (Mediterraneo)”, diretto dal regista spagnolo Marcel Barrena, prende le mosse dalla nascita della Ong Open Arms, da come cioè Oscar Camps, da imprenditore e bagnino, decise di cominciare a salvare vite in mare, a Lesbo.
Di cosa successe nel 2015 al largo dell’isola greca, di come la solidarietà iniziò a muovere i suoi primi passi, ma anche di come le persone muoiono in mare, bambini e donne inclusi.
A loro, a tutte le persone che hanno attraversato il Mediterraneo e sono sopravvissute e a quelle che non ce l’hanno fatta, è dedicato il film.
Nev è l’agenzia di notizie della Federazione delle Chiese Evangeliche
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