
Il commercio ambulante è un lavoro che riguarda ovunque migliaia di persone, in gran parte migranti, ma resta un’attività denigrata e oggetto dell’ossessione securitaria tra controlli, repressione, sgomberi, sequestri. Vivere non è reato (ombre corte) è un libro curato Gennaro Avallone e Daouda Niang che affronta questo tema da tanti punti di vista diversi, legando alcune analisi delle politiche urbane e dei dispositivi di razzismo sociale e istituzionale.
Giovedì 4 novembre Vivere non è reato sarà presentato a Caserta in occasione della tre giorni in memoria di Mamadou Sy, a cui il libro è dedicato.
Raccontano quelli del Centro Sociale Ex Canapificio di Caserta: “Mamadou Sy era un uomo di pace, rappresentante della comunità senegalese e leader del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, costantemente impegnato nei percorsi di inclusione dei migranti e dei rifugiati in Italia. Difendeva i diritti di tutti, nessuno escluso”.
In occasione del secondo anniversario della sua prematura scomparsa, Mamadou sarà ricordato con una tre giorni di eventi. Si comincia giovedì 4 novembre, dalle 9,30 alle 12,30, presso la Parrocchia del Buon Pastore (Piazza Pitesti) con il saluto delle istituzioni invitate e delle realtà sociali del territorio (un’occasione per avere aggiornamento sui lavori di ristrutturazione dell’ex Onmi di viale Beneduce, che diventerà la Casa del Sociale dedicata a Mamadou Sy) e con la presentazione del libro Vivere non è reato. Giovedì, nel pomeriggio (ore 16), sarà lo Stadio Comunale di San Nicola la Strada ad ospitare il quadrangolare di calcio antirazzista (per partecipare si può chiamare il numero 351 5565636). Venerdì mattina (dalle 12,30), presso la Moschea di San Marco Evangelista ci sarà invece una momento di preghiera interreligiosa. Sabato 6 novembre, infine, dalle 16, lo Stadio Comunale di San Nicola la Strada accoglie la Round di Laamb, lotta tradizionale senegalese.
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