Dopo due anni di pandemia avranno trovato il modo per gestire le classi nei casi di diffusione del contagio. Dopo due anni di tribolazioni nella scuola avranno eliminato il problema degli istituti con dirigenti scolastici reggenti. Dopo due anni di annunci “la scuola sarà cambiata e migliorata” si moltiplicano i racconti di giornate di ordinaria follia, come questo che arriva da un gruppo di genitori di un istituto comprensivo del Municipio III di Roma
Roma, 2 dicembre 2021. Siamo in un istituto comprensivo del terzo Municipio di Roma, con tre plessi e circa mille alunni, retto da una dirigente scolastica (ds) reggente che gestisce anche un altro istituto. La dirigente titolare è assente (dicono in malattia) da settembre 2020. L’incarico di reggenza è rinnovato ogni tre mesi (forse coincide con certificati di malattia della titolare), nessuna programmazione di lungo periodo, tutto bloccato, progetti, palestra, uscite, anche i docenti sono spiazzati e incerti.
La ds, con una circolare del 26 novembre, dispone per lunedì 29 la chiusura per sanificazione di un plesso della scuola primaria dove ci sono molti, troppi cluster di contagi e “consiglia fortemente” a dieci classi di fare tamponi alla Asl nell’ambito di uno screening sanitario concordato, da effettuare tra il 30 novembre e il 1 dicembre. In attesa dei risultati, gli alunni “tamponati” staranno in isolamento.
È la mattina del 2 dicembre: gli esiti dei tamponi non arrivano, nessuno dice ai genitori degli alunni, tamponati e non, cosa devono fare, il referente Covid di plesso non dà indicazioni, la ds non dà disposizioni, alcuni genitori con figli vanno davanti scuola e trovano i cancelli chiusi, altri rimangono a casa e non sanno se l’assenza sarà giustificata o meno. Già dal giorno prima le chat dei genitori sono roventi. Alle 8 vengono coinvolti i neo-eletti del Consiglio di istituto, compreso il già presidente (unico ad avere un canale diretto di comunicazione con la dirigente reggente), il quale chiama la ds. Tra le 8,35 e le 9,15 si moltiplicano gli scambi di messaggi nella chat dei neo-consiglieri, il già presidente riporta le indicazioni su cosa dice la ds, ma la domanda è: come trasmetterle alle famiglie coinvolte? Uno dei neo-eletti consiglieri è del plesso interessato e fa quel che può. Alle 9,15 la ds è davanti la scuola, alle 11 esce finalmente la circolare sul sito, nel frattempo i genitori si sono dispersi, gli alunni chi è entrato, chi no: entra chi non ha fatto il tampone, resta a casa chi ha fatto il tampone (“fortemente consigliato”) e non ha ancora l’esito. Alle 11 l’ordine viene ristabilito, ingiustizia è fatta, i virtuosi del tampone sono stati puniti, gli altri chi entrati chi no, tutti hanno passato una mattinata allo sbando con buona pace di impegni e quant’altro, i bambini hanno perso quattro giorni di scuola, da lunedì a giovedì (qualche docente ha attivato la Dad, nel tentativo disperato di contenere i danni). I risultati dei tamponi sono arrivati nella giornata del 2 dicembre, con calma.
[Un gruppo di genitori]
Monica dice
Vergognoso!