Pubblichiamo stralci di un appello illuminante, dal titolo «L’insurrezione del Maggio 2012» , del collettivo di Adbusters su quello che sta per accadere negli Stati e in tutto il mondo, a cominciare dal Primo Maggio. Il titolo di uno dei primi pezzi pubblicato da «Comune» diceva «Un’insurrezione è in corso», mentre quello on line da domenica 29 aprile di David Harvey si intitola «La ribellione urbana è cominciata». In coda altri due link per avere qualche idea in più sui movimenti sociali statunitensi.
«Per trentun giorni magici a partire questo martedì 1 maggio faremo il grande passo e lo sciopero – scrivono quelli di Adbusters, rete globale di artisti e scrittori, autori di un magazine e del sito adbusters.org (sono stati tra i promotori di Occupy wall street) – … In 115 città, entreremo nelle banche, monteremo le tende e ci rifiuteremo di andare via. Bloccheremo le istituzioni finanziarie costringendole a chiudere preventivamente. Cinquemila di noi pregheranno, danzeranno, dormiranno a Wall Street e di fronte alla Fed e se i Bloombergs del mondo tirareranno fuori i paramilitari della polizia per intimidirci, useremo i nostri media sociali di fuoco per richiamare oltre 50.000 occupanti per intimidirli e farli tornare indietro».
Adbuster fa poi riferimento al vertice della Nato di Chicago, in programma dal 15 al 22 maggio, e al summit della Nato (Chicago, 18-21 maggio), mentre dagli Usa giungono notizie di inviti dell’amministrazione ai cittadini di lasciare la città in quei giorni. «Nella settimana prima del G8 e del summit della Nato – fanno sapere da Adbuster -, accenderemo la scintilla a livello globale. Ci troveremo in centinaia di piazze nelle città di ogni continente – da Parigi a Berlino, da Toronto ad Atene, da São Paulo a Bucarest e oltre – protesteremo come mai prima attraverso azioni dirette che paralizzeranno il capitalismo. Per alcuni giorni, forse per un mese intero, ci comporteremo come se viviamo già in un mondo gestito da persone e non da imprese…. Diremo alle élite militari di fermare il loro tintinnare di sciabole contro l’Iran, di fermare la corsa globale agli armamenti e di rispettare ciò che la maggior parte delle persone sulla Terra vogliano: un mondo libero dal nucleare a cominciare dal Medio Oriente, che include Iran e Israele». E ancora. «E poi, quando i leader del G8 si incontreranno a Camp David, creeremo uno spettacolo globale senza precedenti … milioni di noi, individualmente, in gruppi e in massa, scoppieremo a ridere alla follia davanti agli otto leader politici più potenti del pianeta…». «Il maggio 1968 è stato il primo sciopero selvaggio generale nella storia – concludono – … è durato due settimane ed è stato un grande gesto di rifiuto ancora ricordato, ma poi svanito … questo maggio invece…».
Occupy Usa. Primo Maggio in 115 città
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