Un protocollo scuole – forze armate per l’educazione degli studenti. Si rafforza a macchia d’olio il processo di vera militarizzazione delle scuole in Sicilia
“AAA cercasi studenti per stage, attività di orientamento e alternanza scuola-lavoro nei reparti d’élite dell’Esercito italiano di stanza in Sicilia”. Con una circolare inviata ai dirigenti scolastici degli istituti secondari di II grado delle province di Catania, Palermo e Trapani, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ha reso noto di aver sottoscritto l’11 aprile 2019 un “Protocollo d’intesa” con il Comando Militare dell’Esercito per lo svolgimento presso alcune importanti infrastrutture di “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” destinati ad alunne e alunni frequentanti le scuole superiori dell’Isola. In particolare, la circolare invita i dirigenti a stipulare specifiche convenzioni con i referenti degli “enti ospitanti” appositamente individuati dal Comando dell’Esercito. Variegato l’elenco delle attività didattiche offerte nelle scuole-caserme.
Presso il 63° Reggimento Fanteria “Sicilia” di Catania sarà attivabile il “percorso formativo” in “riparazione apparati telecomunicazione e veicoli; gestioni magazzini e depositi; manutenzione del verde; gestione del servizio cucina e distribuzione vitto; supervisione servizi di rete”. A Palermo il 46° Reggimento Trasmissioni consentirà l’impiego di studenti-soldati nel “cablaggio strutturato nelle reti locali e nella gestione-supervisione di rete”, mentre presso il Centro documentale dell’Esercito gli allievi in alternanza scuola-lavoro saranno impiegati in attività di public relations con il pubblico.
Altre opportunità per i liceali palermitani presso il Comando Militare Esercito con l’accoglienza e l’accompagnamento dei visitatori in occasione di eventi e mostre storico-artistiche e culturali, la gestione della biblioteca e un non meglio specificato orientamento topografico Palermo, Catania, Trapani e Messina. Sempre a Palermo, gli studenti degli istituti tecnici e professionali potranno “formarsi” presso la locale Sezione Rifornimenti e Mantenimento (lavorazioni meccaniche di officina; falegnameria; fabbro; verniciatura) e presso l’11° Reparto Infrastrutture (progettazione opere edili; assistente cantieri opere edili-impianti).
Dulcis in fundo, l’offerta di lavorazioni in officina-laboratorio presso il 6° Reggimento Bersaglieri di stanza a Trapani, uno dei reparti d’eccellenza della Brigata Meccanizzata “Aosta”, motto “E vincere bisogna…”, appena rientrato da una controversa missione militare in Corno d’Africa.
Continua dunque senza sosta e anzi si rafforza a macchia d’olio il processo di vera e propria militarizzazione delle scuole di ogni ordine e grado della Sicilia e delle stesse funzioni e attività didattiche. Visite guidate in caserme, aeroporti e scali portuali militari e a installazioni radar e telecomunicazioni; corsi, seminari e orientamento post-diploma tenuti all’interno degli istituti da parte di ufficiali di Esercito, Aeronautica, Marina e di altri corpi armati dello Stato; manifestazioni e gare sportive scolastiche promosse dalle Forze armate; l’alternanza scuola lavoro negli arsenali navali, nelle officine e nei depositi di armi, ecc., sono ormai una routine nella regione che ospita un’impressionate numero di basi di guerra in ambito nazionale e internazionale e che per questo paga un inaccettabile prezzo in termini socio-ambientali e per la stessa sicurezza della popolazione.
In Sicilia, poi, specie nelle province di Catania, Siracusa ed Enna, è divenuto asfissiante il pressing sulle scuole (comprese quelle per l’infanzia e primarie) da parte delle forze armate degli Stati Uniti d’America e della NATO che operano presso la grande stazione di Sigonella, una delle principali piattaforme avanzate dei più moderni e sofisticati apparati bellici di tutto il Mediterraneo. Ogni occasione è buona perché dirigenti e docenti si facciano in quattro per ospitare i marines Usa: manutenzione ordinaria e straordinaria dei plessi, corsi di lingua inglese e informatica, scambi interculturali, saggi ginnico-militari, lezioni di musica e concerti, approfondimenti di storia, geopolitica e attualità, finanche l’educazione ambientale. L’ultima perla della usamilitarizzazione delle scuole siciliane è di questi giorni.
Nell’ambito delle attività di potenziamento linguistico (nome del progetto Chat with US) che l’Istituto Alberghiero “Giovanni Falcone” di Riposto, provincia di Catania, ha organizzato in collaborazione con la NAS Naval Air Station di Sigonella, è stata ospitata una conferenza del capitano di corvetta Joseph Lopreiato, medico internista di US Navy in servizio presso l’Ospedale navale della grande infrastruttura militare. Tema dell’intervento del capitan-dottore l’obesità vera e propria epidemia globale. “Lopreiato ha messo in guardia gli studenti sui pericoli per la salute delle diete miracolose e sul cibo spazzatura e ha quindi indicato la dieta mediterranea come scelta alimentare d’eccezione capace di garantire l’optimum per la salute”, riportano le cronache. “Il progetto continuerà nei prossimi giorni con uno scambio culinario tra i cuochi americani della base di Sigonella e gli studenti di enogastronomia”, si aggiunge alla fine. C’era proprio bisogno di un ufficiale dei Marines degli Stati Uniti d’America, paese leader del sovrappeso, perché in Sicilia si scoprissero i benefici di agrumi, verdura, pane, pasta e olio…
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