Alcuni preferiscono la raccolta collettiva delle castagne, ma quest’anno (come raccontiamo in questo articolo) siccità e insetti hanno ridotto in modo impressionante il numero di marroni e castagne. Ottobre è anche il tempo delle olive: anche in questo caso sono molti i Gruppi di acquisto solidale, le associazioni, i i gruppi informali che si autorganizzano nelle campagne per condividere la raccolta e l’olio, e per ritagliarsi un momento di socializzazione conviviale all’aria aperta.
L’autoproduzione dell’olio d’oliva, ad esempio, è stata l’iniziativa con la quale nell’autunno di due anni fa è nata l’associazione romana Cambiologica, col recupero collettivo di un oliveto abbandonato a Monterosi, località a circa trenta chilometri da Roma. Oggi Cambiologica è anche un Gruppo di acquisto solidale (Pasto dopo Pasto, con un punto di raccolta alla Giustiniana e un altro in zona corso Francia), ha a disposizione circa sessanta olivi, ma soprattutto un numero crescente di persone interessate a partecipare alla raccolta. Per questo, Cambiologica ha preparato il nuovo calendario della raccolta. «Quest’anno confidiamo di rendere le nostre giornate di potatura e raccolta sempre più coinvolgenti, divertenti e formative – scrivono – All’ora di pranzo ci riposiamo e rifocilliamo con un pic-nic a base dei prodotti del Gas, ma anche di tutte le bontà enogastronomiche che i partecipanti vorranno portare…».
La raccolta comincia proprio in questi giorni: le olive stanno completando la maturazione. Come tutti i frutti, si staccano dall’albero senza bisogno d’aiuto, ma in quel momento le olive sono già molto mature, cioè hanno perso alcune qualità organolettiche e nutrizionali. Meglio allora pettinare con delicatezza, tramite dei rastrelli, i rami degli alberi, l’altrenativa sempre valida è la «bracatura a mano», bastano pazienza e mani (neanche i guanti sono indispensabili). Una volta effettuata la molitura presso uno dei frantoi di fiducia dell’associazione, una parte dell’olio ottenuto viene divisa tra i partecipanti, a seconda del tempo dedicato, e un’altra finirà nelle damigiane di Cambiologica a copertura dei costi sostenuti.
Per partecipare trovate qui tutte le informazioni. Cambiologica sta anche cercando altri oliveti, «altre piante di cui prenderci cura. Hai degli olivi che non hai modo di curare? Sai di oliveti abbandonati magari pieni di sterpaglie? Contattaci, col proprietario troveremo un accordo di gestione delle piante in modo che entrambe le parti siano soddisfatte senza che nessuno debba mettere mano al portafoglio». Insomma, recuperare terreni abbandonati, assicurarsi dell’olio extravergine genuino e buono, creare relazioni sociali, condividere il lavoro, ridurre le spese: stiamo parlando di un’altra società.
Città invisibile è un piccolo collettivo romano attento ai temi sociali, della decrescita e del pensiero critico.
Ciao, bellissima questa idea! Qualcuno sa se qualcosa di analogo esiste anche in Lombardia o nei paraggi?