Trentasettemila incidenti (più di cento al giorni) e 165 morti sull’asfalto. È il drammatico bilancio del 2011 disegnato oggi dalla polizia municipale di Roma. In poco meno della metà dei casi gli incidenti hanno provocato danni alle persone. Il 24% dei decessi riguarda i pedoni, il 65% dei quali sono anziani (oltre 65 anni). Le direttrici a massimo rischio per i pedoni sono via Magnagrecia, via di Torpignattara, via Cassia, via Palmiro Togliatti, via Ozanam. E per le due ruote a motore: viale Regina Margherita, via Prenestina, viale Pretoriano. Su via Ripetta, all’esterno dell’auditorium dell’Ara Pacis, la conferenza sulla sicurezza stradale è stata accolta da uno striscione agganciato a una cancellata con su scritto «Non sono numeri, sono persone». Vicino allo striscione, una bicicletta, sempre attaccata alla cancellata, e il cartello dell’associazione italiana vittime della strada.
In città ci sono oltre 7 milioni di spostamenti al giorno e un indice di motorizzazione pari a oltre 1 veicolo per ogni abitante. Roma sostiene ogni anno un costo sociale di oltre 2 miliardi di euro per gli incidenti che avvengono sul proprio territorio. Nei primi mesi del 2012 c’è stato un calo vistoso del numero di incidenti, circa il 15-20%’, a causa della riduzione del traffico dovuta al caro benzina. Come dire, se si promuovessero politiche serie contro la dittatura dell’auto e a favore della bicicletta e dei mezzi pubblici i risultati, in termini di vite salvate (ma anche di impatto ambientale e perfino di riduzione della spesa sanitaria) sarebbero enormi e immediati.
E allora fermiamoli e prepariamoci alla Critical mass (la locandina nella foto, ciemmona.org): venerdì 25 ore 18 si parte da piazza Vittorio, sabato 28 (ore 16) dai giardini della basilica di San Paolo mentre domenica 27, tutti al mare, appuntamento a Piramide alle 11.
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria (info [at] editoriadellapace [dot] org) dell’ex mattatoio di Testaccio.
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