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La zappa degli studenti sovversivi

Vanessa Scarpa
30 Novembre 2012
Secondo anno per la «Scuola del Giardiniere sovversivo e di Permacultura». Teoria e pratica sul campo al centro sociale Acrobax, con il gruppo di guerrilla gardening romano Giardinieri sovversivi. L’unica scuola al momento dove i tagli sono ben visti da allievi e docenti. Quelli delle erbacce.

Sabato primo dicembre suona la campanella: alle 17,30 presso Acrobax a Roma (via della Vasca Navale 6), verrà presentata la Scuola del Giardiniere sovversivo e di Permacultura. Il corso è organizzato dai Giardinieri Sovversivi Romani (gruppo di guerrilla gardening antifascista ed antirazzista di Roma) ed affronterà anche quest’anno argomenti come giardinaggio d’assalto, nozioni di base di fitobiologia applicata e tecniche di coltivazione naturale, con lo scopo di aumentare nei cittadini una coscienza «verde», lasciando ad ognuno il libero arbitrio di far poi, di questo piccolo bagaglio culturale, ciò che meglio crede.

Gli aspiranti giardinieri sovversivi faranno palestra sul campo ovvero presso il Laboratorio occupato autogestito Acrobax, centro sociale con i suoi dieci anni di storia (nel sito si legge «Era il 2001, tornavamo tutti/e dai giorni del G8 di Genova. Anche chi non ci era stato/a. Perchè quella è una data spartiacque per molti/e della nostra generazione….) che ha sede nell’ex-cinodromo di Roma, uno stabile enorme nel quartiere Marconi, un tempo del tutto abbandonato e recuperato in questi ultimi anni come laboratorio del precariato metropolitano e come importantissima opera di riqualificazione per l’intero quartiere e la città.

In questo spazio sono presenti diversi laboratori, Acrobax Expo, All Reds Rugby, All Reds Basket, Circolo Anpi Renato Biagetti, Laboratorio Aion, Progetto Ansa del Tevere, Barriot e Cucinodroma, La Popolare Palestra Indipendente, Renoize e ovviamente anche il laboratorio dei Giardinieri sovversivi. Il centro è un spazio culturale, impegnato in lotte sia sociali che politiche, con un occhio di riguardo per il precariato, il diritto alla casa, il carcere, le lotte contro la repressione e il neofascismo.

Il gemellaggio tra Giardinieri sovversivi (Gs) ed Acrobax è nato nel 2011 quando con zappe e rastrelli in mano si è data vita a un’opera di riqualificazione e condivisione degli spazi verdi dell’ex Cinodromo: il CinOrto Sinergico Sovversivo, un piccolo vivaio dove si conservano le piante donate da vivai e cittadini per le azioni di guerrilla gardening, progetti di sistemazione del verde come la grandissima opera di terrazzamento iniziata con l’aiuto dei ragazzi del Servizio civile internazionale, il parco dei bimbi al Baricadero e la sistemazione della grossa e grassa aiuola dell’entrata.

Grazie all’entusiasmo di lavorare a un comune progetto, è stata aperta in questi spazi la scuola di Gs, in modo da far conoscere a quanta più gente possibile un luogo storico romano purtroppo ai più sconosciuto con l’intenzione di valorizzare i numerosi spazi verdi che vi sono presenti in un progetto condiviso con la città.

Il programma del corso prevede quest’anno ben due moduli: Modulo 1: giardinaggio sovversivo (una parte teorica in cui verranno spiegate le nozioni di base del giardinaggio come botanica, terreno e concimazione, moltiplicazione delle piante, le malattie, tecniche di potatura ed una pratica di guerrilla gardening, tecniche varie per la moltiplicazione e la cura delle piante). Modulo 2: permaculura sovversiva (dove impareremo come fare un piccolo orto domestico, come coltivare con poca terra e in verticale, come trasformare gli scarti alimentari in risorse agricole e tutta la «magia» dell’agricoltura naturale e sinergica, facendo pratica con zappa alla mano nella terra che costeggia il campo da rugby tra le altre terreno analizzato in laboratorio come ottimo e non inquinato).

Il corso insegnerà quindi le basi per il giardiniere e contadino sovversivo perfetto, per poter costruire «le armi del mestiere» (come le bombe di semi, lattine volanti, moss graffiti) e tutto quello che occorre per coltivare in maniera salutare i prodotti che troviamo sulla nostra tavola. Le lezioni della Scuola del Giardiniere sovversivo si terranno il sabato dalle ore 15 alle 18 e avranno durata fino alla fine di giugno. La Scuola è gratuita, ma verrà chiesta una quota di partecipazione, valida per l’intero corso, di soli 10 euro per studenti e disoccupati, 15 euro per i lavoratori e/o per chi è più fortunato.

Il ricavato verrà devoluto alla «Sacra» Guerrilla Gardening, sia per l’acquisto dei materiali per le lezioni (come piante, attrezzi da giardino, concime) sia per il materiale didattico distribuito durante le lezioni (carta e toner). La prima classe a intraprendere questa avventura lo scorso anno ha avuto la partecipazione di 63 allievi giardinieri, ma per il nuovo corso si conta di dilagare il «Verbo Verde»…

Per conoscere meglio la scuola e come ogni inaugurazione che si rispetti dopo la presentazione sarà offerto uno squisito aperitivo vegano (grazie a VeganRiot!) e chi vorrà potrà restare alla videoproiezione del film «Gli Equilibristi» (regia Ivano De Matteo, 2012), insieme al regista e Valerio Mastandrea.

Per avere un’idea di cosa è possibile combinare una volta frequentato il corso suggeriamo di dare un’occhiata al foto-reportage Il suono dei tulipani. Per arrivare invece preparati alla scuola consultate un po’ di archivio qui.

La prima foto di questa pagina è di Matteo Micalella e riguarda l’iniziativa promossa a Roma domenica 4 novembre  da Giardinieri sovversivi: dell’iniziativa si parla in questo articolo. Nella seconda foto, lezione della scuola dei giardinieri dello scorso anno (tra i più attenti gli allievi a quattro zampe).

E se infine pensate che guerrilla gardening, permacoltura e orti urbani siano materie e pratiche che dovrebbero entrare nelle scuole (ammeterete che siete un po’ fuori di testa) allora dovete leggere questo articolo, Proposta ai ragazzi/e delle scuole in movimento, e darvi da fare nel farlo rimbalzare in rete.

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