La spesa militare mondiale non smette di crescere. Ma almeno per l’Italia una buona notizia c’è: tra il 2009 e il 2018, la crisi si è fatta sentire anche nel comparto industriale della difesa e le spese militari sono diminuite. Da qui l’idea geniale della Difesa di promuovere il made in Italy nei centri commerciali: così in un grigio weekend di aprile in una delle tante cattedrali del consumo mordi e fuggi della capitale, un’inusuale mercanzia viene esposta in grande spolvero per la gioia di alcuni genitori e purtroppo di tanti piccoli
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di Riccardo Troisi
La spesa militare globale è cresciuta a 1.822 miliardi dollari in 2018, il che equivale ad un aumento del 2,6 per cento rispetto al 2017, secondo gli ultimi dati dell’Istituto internazionale di ricerca per la pace di Stoccolma (SIPRI). I cinque paesi che spendono più soldi per la difesa sono Stati Uniti, Cina, Arabia Saudita, India e Francia, che insieme rappresentavano il 60 per cento della spesa militare globale. La spesa militare mondiale nel 2018 ha rappresentato il 2,1 per cento del prodotto interno lordo (PIL) globale ovvero 214 euro per abitante sulla terra.
Siamo ormai abituati da anni, nonostante le crisi, a veder crescere le spese militari da una parte all’altra dell’emisfeeo, con una certa ciclicità a seconda di dove spiri il vento dell’economica: c’è da incrementare gli investimenti in nuovi armamenti e da mantenere l’enorme apparato bellico mondiale, con grande beneficio delle grandi industrie armiere.
Ma almeno per l’Italia una buona notizia c’è: tra il 2009 e il 2018, la crisi si è fatta sentire anche nel comparto industriale della difesa e le nostre spese militari sono diminuite in percentuale assoluta (-14 per cento) e in rapporto al PIL (1,3 contro 1,6 per cento). Dunque l’Italia scende in classifica all’undicesimo posto globale con una spesa militare che si attesta a poco più di 27,8 miliardi di dollari (24,9 miliardi di euro) del proprio bilancio.
Questo calo nella vendite di armi forse ha fatto preoccupare qualche generale o qualche imprenditore della nostra gloriosa industria bellica, per questo la società Difesa Servizi, società per azioni con socio unico il ministero della Difesa, deve esser corsa ai ripari per far quadrare i conti e poter così mantenere la grande la baracca della difesa italiana.
Da qui l’idea geniale di promuovere i propri “prodotti” di punta nei centri commerciali italiani, con tanto di sponsorizzazione di una delle nostre imprese belliche per eccellenza, la Leonardo-Finmeccanica. Così in un grigio weekend di aprile in una delle tante cattedrali del consumo mordi e fuggi della capitale, un’inusuale mercanzia viene esposta in grande spolvero, per la gioia di alcuni genitori e purtroppo di tanti piccoli, coinvolti nel provare le meraviglie belliche del nostro made in Italy.
Piccolo reportage fotografico di Riccardo Troisi per Comune-info
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