Tratta da Rete degli Studenti Medi
Quella di venerdì 19 novembre è stata la più grande mobilitazione studentesca nazionale degli ultimi anni con presidi e cortei in 80 città e il coinvolgimento secondo gli organizzatori di circa 150 mila studenti.
La protesta in piazza è nata perché studenti e studentesse vogliono essere ascoltati. L’Italia del post covid, dicono, non prevede seri investimenti per la scuola, non prevede supporti robusti alla salute psicologica, non prevede interventi immediati sull’emergenza climatica, non prevede la messa in discussione della devastante precarietà del mondo del lavoro. “Non abbiamo visto un futuro davanti a noi per troppo tempo… Il futuro è nostro, Ripartiamo da Zero! #19nov“.
Firenze, 19 novembre 2021
Intanto l’Uds ha convocato gli «Stati Generali della scuola pubblica», a cui hanno aderito ActionAid, Arci, Coordinamento Nazionale Precari Scuola, Flc-Cgil, Priorità alla Scuola, Rete della Conoscenza, Legambiente, Libera, Link – Coordinamento Universitario e Sbilanciamoci, che hanno contribuito a scrivere un «Manifesto» per “ricostruire da zero la scuola” coinvolgendo in primis tutta la popolazione studentesca e scolastica, e i movimenti.
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