Con un pizzico di orgoglio possiamo dire di essere stati tra i primi a segnalare un inedito movimento in quel di Pisa con l’articolo Pisa ha un nuovo municipio. Dalla città della Torre arrivano interessanti novità di cui parla qui di seguito Alberto Zoratti. Segnaliamo anche due saggi, quello di Guido Viale (La conversione ecologica e sociale) e quello di Uo Mattei (Un nuovo diritto metropolitano) tratti da «Rebelpainting: beni comuni e spazi sociali, il libro inchiesta sul Colorificio Toscano», curato dal Municipio dei Beni comuni: articoli e saggi dimostrano come questa esperienza parla davvero a molti altre città. Un’idea diversa di cambiamento sociale profondo, di altra economia (quella a cui allude Gustavo Estava in L’insurrezione delle persone comuni è in corso), si diffonde.
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Cinquecento metri dalla torre che pende, soprattutto se intervallati da un sottopasso per le auto, sono abbastanza per evitare il belvedere di un’industria non proprio in splendida forma, ma sono anche adeguati per poter pensare, un giorno, di cambiare destinazione d’uso all’area, trasformandola da industriale a residenziale. Da sabato 20 ottobre alle 6,15 quella polvere, sugli scatoloni, non c’è più. Molto banalmente perchè è stata tolta dal Municipio dei Beni Comuni che dopo una manifestazione, una dichiarazione pubblica di opzione sull’area e la presentazione di un libro inchiesta sulla storia della J Colors e dei capannoni abbandonati, ha scelto di restituire quell’area alla cittadinanza tutta. E soprattutto di aprire uno spazio liberato dove costruire socialità, economia e cittadinanza alternative. Con il Municipio dei Beni Comuni riparte sul territorio la costruzione di un diverso modello di società, dove l’economia alternativa non si sgancia dalla necessità di contrastare il consumo di suolo, di liberare spazi sociali e di reagire alle politiche economiche in maniera intelligente.
![CIMG1675](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2012/10/CIMG1675-300x225.jpg)
In Inghilterra il biologico e l’equosolidale hanno oramai occupato una buona fetta dei consumi dei cittadini britannici, ma a poche centinaia di metri dal Sansbury’s che vende fair trade ed organic food negli uffici della City di Londra si inventano nuovi prodotti finanziari strutturati per speculare sul prezzo delle commodities agricole e nuove strategie per puntellare il sistema finanziario internazionale. Quei dodici ettari liberati a Pisa sono un piccolo modo per ricominciare a pensare, in modo critico, a tutto quello che stiamo facendo.
![IMG-20121013-00139](https://comune-info.net/wp-content/uploads/2012/10/IMG-20121013-001391-300x225.jpg)
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