Ha ragione Franco Arminio, il più acuto paesologo in Italia, che in «Terracarne» (Mondadori), tra l’altro, scrive: «I paesi hanno questo di particolare: vi trovi dentro tracce di due epiloghi, quello appena trascorso, della civiltà contadina, e quello in corso, della modernità». Allora vale la pena seguire le tracce di chi nei paesi cerca e sperimenta principi e pratiche di convivialità, un’idea di società diversa. Ad Ariccia (Roma), ad esempio, lo fanno attraverso laboratori per imparare a fare in casa il pane e i detersivi, dimostrazioni di riuso creativo di stoffe, corsi di riconoscimento di erbe spontanee, mercatini del libero scambio ma anche dibattiti contro l’inceneritore della vicina Albano, degustazioni e concerti: è la festa della Decrescita felice dei Castelli Romani di domenica 29 aprile (dalle 10 alle 18) alla Casa Sociale Piamarta di Ariccia (via Rufelli 81).
Il programma completo è qui:
Attenzione: il pranzo (piatti unici vegetariani con verdure grigliate) sarà fornito dall’ottima cucina di Casa Piamarta con un contributo popolare di 7 euro, il tutto accompagnato da ottimo vino locale, ma è necessaria la prenotazione a .
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria (info [at] editoriadellapace [dot] org) dell’ex mattatoio di Testaccio.
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