Ci sono la partecipazione diffusa e la democrazia di base da proteggere ogni giorno. Ci sono un’assemblea pubblica da promuovere e un percorso di progettazione, tutt’altro che scontato, da avviare con Città Metropolitana di Firenze. C’è soprattutto il bisogno di garantire la continuità dell’esperienza Mondeggi Bene Comune sul territorio. “Scriviamo questa lettera aperta in piena stagione della vendemmia…”
A chi ci segue,
alla Città Metropolitana di Firenze,
a tutte e a tutti
Scriviamo questa lettera aperta in piena stagione della vendemmia, in un momento nel quale il lavoro di cura e custodia quotidiana delle terre si accompagna alla progettazione della Mondeggi Bene Comune del futuro. Al contempo, avanzano i lavori di ristrutturazione della tenuta, coordinati dalla Città Metropolitana di Firenze.
Pensiamo sia venuto il momento di un confronto pubblico sul presente e sul futuro di Mondeggi, che coinvolga la comunità locale, le realtà associative del territorio fiorentino (con le quali in questi anni sono stati fatti pezzi di strada insieme) e le istituzioni locali.
Da dieci anni stiamo sperimentando la gestione di una porzione della tenuta di Mondeggi attraverso l’applicazione di pratiche agro-ecologiche e di cura del territorio, lavorando per costruire un’alternativa credibile ai modelli socio-economici dominanti. La partecipazione diffusa e la democrazia di base sono due assi fondamentali di questa esperienza che si pone l’obiettivo di rendere l’intera tenuta di Mondeggi un bene comune legalmente riconosciuto e giuridicamente riconoscibile. Questa continua attività di sperimentazione e innovazione sociale ha portato – nel tempo – alla costruzione di una comunità intorno alla terra: comunità che si autogoverna, si autodetermina e considera Mondeggi una risorsa agricola, sociale, politica, paesaggistica e naturalistica.
Due anni fa abbiamo iniziato a costruire, assieme a molte realtà associative del territorio, il progetto “Mondeggi 2026” (consultabile qui), con il quale abbiamo raccolto la sfida di rendere Mondeggi un bene comune sempre più popolato da pratiche di innovazione culturale, solidarietà, inclusione sociale, ricerca scientifica, produzione agricola, educazione sportiva e artistica.
Scriviamo questa lettera per indicare alcuni temi per noi imprescindibili per il presente e il futuro di Mondeggi. Si tratta in primis di garantire la continuità di questa esperienza sul territorio, e contemporaneamente di fare un passo avanti progettuale verso il 2026 (data di fine lavori fissata dal PNRR), cercando di trovare soluzioni tecniche efficaci che permettano la continuazione dei lavori.
Perché tutto questo sia possibile servono precise garanzie politiche su due punti:
1) la fase transitoria: i lavori di ristrutturazione devono essere svolti compatibilmente alle esigenze di continuità abitativa e sociale della nostra esperienza collettiva; Mondeggi è un insieme di pratiche comuni e il presidio è la garanzia che queste pratiche continuino ad esistere.
2) il futuro: l’assegnazione di terra e casolari del progetto Mondeggi 2026.
In merito a questi punti chiediamo pubblicamente alla Città Metropolitana di Firenze l’avvio al più presto di un tavolo di co-progettazione, obbligatorio in base al PNRR, capace di pensare una programmazione territoriale a lungo termine, e uno spazio di confronto attorno a possibili forme di gestione in grado di accogliere la domanda di partecipazione attiva.
Per discutere, approfondire e confrontarsi su questi temi vi invitiamo a partecipare all’Assemblea pubblica che si terrà il giorno 28 settembre a partire dalle ore 17 presso la Casa del Popolo di Ponte a Ema.
Mondeggi, 10 settembre 2024
[APS Mondeggi Bene Comune]
Sottoscrivono il presente documento: ANNULLIAMO LA DISTANZA ODV, ARCI FIRENZE, ASS. ANANDALANDIA, ASS. COMUNITÀ E FAMIGLIA TOSCANA, ASS. CULTURALE C.R.O.M.A., ASS. DI SOLIDARIETÀ E CULTURA POPULAR, ASS. LOFOIO, ASS. ORTI IN TERRAZZA, ASS. PASSE-PASSE ETS, ASS. WOOF ITALIA, CENTRO STORICO LEBOWSKI S.C.S.D, COOP. SOCIALE CAT, COOP. SOCIALE COOP21, ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO TUTTOèVITA ETS, RETE SEMI RURALI ETS, SOLIDARIUS ITALIA SAS
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