Sul vaccino contro la nefasta convinzione di poter dominare a proprio piacimento i pesci del mare, gli uccelli del cielo, ogni altra specie vivente e poi, ancora, le valli, i fiumi e i venti, notizie non se ne hanno. La ricerca làngue. Nei fiumi di parole che pronunciano i media, da ormai quasi un anno, quelle che riguardano le cause della pandemia restano più rare delle nevicate a Roma. Eppure, in fondo, non devono essere pochi quelli che lo sanno bene che a favorire i virus e le epidemie conseguenti contribuisce in misura essenziale il nostro stesso sistema produttivo. Sì, quello che moltiplica gli allevamenti oceanici, utilizza ancora e soprattutto combustibili fossili, inquina a dismisura ogni giorno l’acqua, l’aria e la terra. Quello che disbosca e desertifica ovunque, come ordina la legge del profitto a qualsiasi costo, riducendo l’habitat naturale di un’enormità di specie classificate e non. Annamaria Rivera – che, sul rapporto con la vita non umana sul pianeta, aveva scritto e raccolto saggi lucidissimi già vent’anni fa, quando qui si rideva sulla salute mentale dei bovini – rileva: epidemie e pandemie sono l’esito dell’abnorme predominio della specie umana sul resto delle forme viventi e del conseguente sconvolgimento degli equilibri del pianeta. Oggi, ritorna tristemente sul tema, mossa soprattutto da due recenti stragi di proporzioni ben diverse ma segnate da medesime indifferenza e crudeltà: quella di milioni di visoni “espiatori” sani, accusati di poter diffondere la peste del Duemila; e quella degli storni massacrati dai petardi lanciati nella stolta credenza di allontanare le disgrazie dell’annus horribilis che finiva. Un esorcismo beffardo e crudele quanto inutile per allontanare le ragioni profonde che segnano i nostri lutti. Per la speranza c’è sempre tempo, ma oggi, per capire quel che non si deve capire e per parlare di ciò di cui non si deve parlare, forse, un vaccino non c’è

Nel lontano Duemila la casa editrice Dedalo pubblicò un volume, Homo sapiens e mucca pazza. Antropologia del rapporto col mondo animale, che, curato e introdotto da me, conteneva i saggi dell’antropologo Mondher Kilani, dell’etologo Roberto Marchesini, della filosofa Luisella Battaglia, oltre al mio.
Rileggerlo oggi, al tempo della pandemia da Covid-19, induce a riflettere sull’assenza di lungimiranza dimostrata da politici e intellettuali, perfino da taluni scienziati, rispetto al rischio, del tutto fondato, che alla encefalite spongiforme bovina (questo è il suo nome scientifico) altre epidemie o pandemie sarebbero susseguite se nulla fosse cambiato nel nostro rapporto con l’ambiente e con gli animali non umani: in particolare con quelli confinati e mercificati negli allevamenti intensivi e nei mattatoi industriali.

“La loro reificazione e massificazione – scrivevo in quel volume – il loro confinamento e segregazione, la loro riduzione a macchine per la produzione di carne, latte o uova, si rivelano, infine, distruttivi non solo della vita e della salute degli animali ma anche di quelle degli esseri umani“. E aggiungevo che “la scoperta che l’encefalopatia spongiforme è trasmissibile dal bovino all’uomo non ha decisamente pregiudicato (…) la diffusa propensione occidentale a considerare la carne come un bisogno naturale e irrinunciabile”.
L’ugualmente diffusa abitudine di definire l’encefalopatia come morbo della “mucca pazza” – scriveva dal canto suo Mondher Kilani – era un chiaro indizio della propensione ad attribuire ai soli bovini la responsabilità di una catastrofe provocata dagli umani.
Allora – scriveva lo stesso Kilani – le autorità europee perseguirono “un vasto piano di soppressione dei vitelli nati da qualche giorno“. E oggi un altrettanto crudele quanto inutile olocausto si è ripetuto: a novembre scorso, in Danimarca – per fare un solo esempio – 17 milioni di visoni sono stati massacrati e gettati in enormi, orrende fosse comuni, ritenendo in tal modo di eliminare un ceppo mutato del Covid-19.
Eppure al tempo presente dovrebbe essere del tutto chiaro che a favorire i virus, le epidemie e le pandemie conseguenti è il nostro stesso sistema produttivo, che tuttora perpetua, se non moltiplica, gli allevamenti intensivi, utilizza combustibili fossili quali petrolio e carbone, inquina incessantemente e massivamente, incrementa la deforestazione, riducendo così l’habitat naturale di molte specie. In definitiva, epidemie e pandemie sono l’esito dell’abnorme predominio della specie umana sul resto delle forme viventi e del conseguente sconvolgimento degli equilibri del pianeta. Il che produce la perversa dialettica che induce a praticare costumi e stili di vita i quali, a loro volta, non fanno che avallare e favorire tutto ciò.
Insomma, la coazione a ripetere gli errori del passato sembra caratterizzare il comportamento degli umani anche rispetto a pandemie ed epidemie. Ancor meno c’è da illudersi quanto ai comportamenti della “gente comune”. Per fare un solo esempio, un evento pur così scioccante e doloroso, mortifero e di lunga durata quale la pandemia attuale sembra aver intaccato assai poco perfino il costume di sparare botti, petardi e fuochi d’artificio nel corso della serata-notte dell’ultimo giorno dell’anno: come se in tal modo si potesse esorcizzare i quasi due milioni di vittime di Covid-19 a livello mondiale e la prospettiva, del tutto realistica, di un 2021 che, nonostante i vaccini, sarà egualmente condizionato dal Coronavirus.
Una tale usanza, già di per sé alquanto detestabile poiché altamente inquinante nonché irrispettosa dell’altrui tranquillità, oltre tutto è foriera, ogni anno, d’incidenti anche mortali: quest’anno a perdere la vita è stato un tredicenne che viveva in un insediamento rom di Asti e altrove ben 79 sono state le persone ferite, alcune gravemente.

Ma, come sempre, a pagare il tributo di vittime più alto sono stati i non-umani. A Roma, com’è noto, la sera-notte del 31 dicembre scorso, in via Cavour e in altre strade del centro, centinaia di storni sono morti a causa di botti, petardi, bombe da tiro e simili, che hanno sconvolto a tal punto quelle povere creature da provocare loro infarti letali, da farli sbattere, soccombendone, contro muri e finestre o addirittura contro cavi d’alta tensione.
Chi tuttora enfatizza il significato propiziatorio e la funzione di rito di passaggio di fuochi e simili – come se oggi coloro che sparano botti, petardi, bombe da tiro fossero consapevoli di un tale significato e di una tale funzione – in fondo perpetua l’idea che tutto ciò che è presuntamente primigenio, tradizionale, ancestrale vada preservato e perpetuato al di là dei contesti storici e sociali, al di là degli stessi gravi danni che il “rito” produce. L’antropologo Marino Niola, pur riconoscendo che un tale “rituale” sia divenuto ormai “serbatoio di episodi di cronaca nera”, ammette, sì, che sia “sacrosanto fare dei controlli”, ma ritiene che sia “stupido vietare i botti” http://romagnamare.altervista.org/perche-botti-capodanno/

Per concludere: la coazione a ripetere, l’aspirazione a tornare al “mondo di prima”, la tendenza a perpetuare, come se nulla fosse accaduto, abitudini e costumi consueti quali il consumo di carne, la caccia, l’uso di pellicce animali, il quotidiano contributo all’inquinamento; insomma, l’incapacità di trarre da questa tragedia qualche lezione etico-politica da tradurre in prassi quotidiana: tutto questo espone noi umani, ma anche gli incolpevoli non umani, a un futuro costellato da epidemie e pandemie.
Per anni ho ricevuto sempre Comune-Info. Da un po’ di tempo non lo ricevo più. Mi farebbe piacere continuare a riceverlo. Questo l’ho ricevuto segnalato per un articolo di una mia amica.
invito la signora Ravera a visionare un seminario del 17 gennaio svolto all’ospedale universitario di Marsiglia il cui titolo è “Séminaire-Covid-19, la piste du vison”. Detto questo, sul fondo del suo articolo sono piuttosto d’accordo con lei.
Condivido la vostra acuta analisi…
Chi moltiplica gli allevamenti oceanici, utilizza ancora e soprattutto combustibili fossili, inquina a dismisura ogni giorno l’acqua, l’aria e la terra. Chi disbosca e desertifica ovunque, come ordina la legge del profitto a qualsiasi costo, riducendo l’habitat naturale di un’enormità di specie classificate e non.
Qualcosa d’altro c’è da aggiungere che non sia contro l’umana bestialità !!
CONDIVIDO TOTALMENTE E CREDO CHE QUELLO QUI ANALIZZATO E’ IL CENTRO DEL “PROBLEMA”. Io aggiungo solo…analizzando la miserabile miseria dei personaggi che interpretano “LO SPIRITO DEL TEMPO”.Ma non c’è più tempo e occorre costruire un pensiero e u fare collettivo…prima del COLLASSO FINALE. …
LA CRISI DEL 2% E LA REALTA’ NEGATA DAL REGIME ECONOMICO POLITICO MEDIALE
Lo spettacolo andato in onda nei giorni della CRISI DEL 2% è stato ORRIPILANTE. Con questi “mestieranti/ politicanti” non andremo da nessuna parte. E la situazione è drammatica. Perché IL COLLASSO è solo iniziato. Le conseguenze sono già “catastrofiche”.Più di 80000 mila morti. ALTRO CHE MODELLO ITALIA ! Anche perché non si contano “tutti i danni collaterali”. E tutto indica che non sappiamo né quando e né se ne usciremo. La TERZA FASE pandemica è già iniziata. LO SHOPPING e le feste hanno funzionato da nuovo volano. Il motivo è sempre lo stesso. “prima gli affari”. E IL VACCINO ultima spiaggia in una situazione di CONTAGIO incontrollabile si sta arenando nei tempi. LA MULTINAZIONALE PFIZER gioca con il mercato e pensa agli AFFARI SULLA PELLE DEI POPOLI. Prima si è assicurate le ordinazioni bloccando gli altri ora ritarda le forniture. E le tappe fissate saltano. Le MULTINAZIONALI sono la causa della pandemia e del RISCALDAMENTO globale e non saranno loro a SALVARCI. In tutto il mondo. In una situazione del genere ci si sarebbe aspettati VERITA’ REALTA’ ANALISI concrete della situazione una riflessione sui perché della pandemia e sullo stato reale del mondo e proposte e una visione di futuro possibile.Niente di tutto questo.Il livello di questi “mestieranti/ignoranti” fa paura. I magnifici: SALVINI-ZINGARETTI-MELONI-Di MAIO-RENZI…NON HANNO MAI LAVORATO e il livello culturale e morale è inesistente. Questi sono i capi di partiti che lo sono solo per nome..ma che sono delle bande-confraternite..i seguaci sono i mestieranti… e la politica è UN TWEET e un REALITY SHOW continuo fatto con conduttori di piazze TV compiacenti che hanno solo il problema di “c ome continuare a galleggiare”. TUTTO E’ DISARMANTE.Per il livello morale e intellettuale per l’ignoranza spaventosa per il cinismo mostrato a piene mani. Per la DISTANZA SIDERALE DALLA REALTA’ della vita delle persone. La paura l’angoscia la solitudine la sofferenza esistenziale i risvolti psichici…e UNA PULSIONE DI MORTE che si diffonde si espande e fa paura… E la cosa non deve essere molto diversa in Europa e nel mondo. Basti pensare a quello che sta succedendo in AMERICA in queste ore. L’uscita di scena dopo UN TENTATO COLPO DI STATO (annunciato da tempo e organizzato…con l’appoggio dei repubblicani da dentro il congresso…) e dopo avere diffuso a piene mani il contagio in tutti i suoi comportamenti, del CRIMINALE FASCISTA è già costata 400000 morti. Anche l’INGHILTERRA quella dell’”immunità di gregge” del cretino JOHNSON non è da meno per contagi e morti. E il BRASILE DEL NAZISTA BOLSONARO , dove è in atto UNO STERMINIO degli indigeni guardiani dell’AMAZZONIA polmone del mondo. Per citare i casi più eclatanti di NEGAZIONISMO militante.Che ha avuto anche da noi seguaci fedeli. IL FASCISTA PADANO è andato in giro fino al giorno del GOLPE con una mascherina targata TRUMP sulla bocca. Senza contare i selfie e le riunioni senza maschera. Con la fascista romana non si è certo nascosto nell’affiliazione trumpista. D’altronde anche CONTE si è spesso gloriato andando in AMERICA dell’amicizia del CRIMINALE FASCISTA . E nel finale del suo discorso alla Camera ha rivendicato e riproposto l’AMERICA come principale partner e la NATO come collocazione strategica immutata. D’altronde IL NEGAZIONISMO è presente in tutti i politicanti di governo e di opposizione (?). Sulle cause della pandemia e sul riscaldamento globale e l’inquinamento universale. Le città super-inquinate con migliaia di morti non conteggiati, la pianura padana con i suoi allevamenti industriali e le sue monoculture industriali e il suo “modello di sviluppo” brodo di cultura e retroterra della pandemia. TACCIONO. Non solo, ma i 5 anni passati dall’accordo di PARIGI con il NULLA all’attivo …e noi dovremmo organizzare la prossima COP… ma le trivellazioni sono all’ordine del giorno il TAP non è messo in discussione si continua a dare soldi ai FOSSILI (18,6 miliardi l’anno) e gasdotti e metanodotti sono previsti nelle carte dell’utilizzo dei fondi europei. E a proposito di fondi. C’è in questo paese una evasione FISCALE di 160 MILIARDI l’anno ..quasi la cifra dei fondi…ma tutti fanno finta che non c’è. I POVERI sono/erano 4,6 milioni (prima!) il 3% possiede il 34% e il governo da’ soldi alle imprese a fondo perduto e la disuguaglianza è spaventosa e cresce. E IL MES ? Il cialtrone di Rignano se ne è riempito la bocca. Ma i 37 miliardi sono proprio quelli che negli ultimi 10 anni SONO STATI TAGLIATI da tutti i governi. MONTI 8 MILIARDI. LETTA 8,4. E IL CIALTRONE ( proprio lui!) 2015-2017 ;16,6 MILIARDI . Guarda un po’. E poi GENTILONI, quello promosso in Europa è della partita, con 3,3 MILIARDI di tagli. Anche CONTE nel 2019 ha partecipato con 0,6 MILIARDI. Sono stati tagliati 43.000 dipendenti, 200 piccoli ospedali, 45000 posti letto 10000 medici 11000 infermieri. E poi le spese di gestione le strutture le macchine. I morti potevano essere molti di meno le cure molte di più all’arrivo della pandemia. MA IL PIANO PANDEMICO ERA FERMO AL 2006 . Sappiamo questo perché ci sono state denunce dei familiari e l’intervento della magistratura non perché ce l’ha detto qualcuno. Fontana e GALLERA non sono in galera. Ma i morti nelle RSA sono indubitabili. La LOMMBARDIA è stata ed è il centro diffusore dell’epidemia. Ed ora è arrivata una nuova vecchia conoscenza la MORATI che presentandosi ha proposto “VACCINI IN BASE AL PIL”!. Quindi sono coinvolti tutti nello sfascio. Ma IL CIALTRONE E’ LA VOCE DEL PADRONE . E di se stesso. Non solo non si è dimesso…ma quest’anno ha dichiarato UN MILIONE. Il nostro si sta arricchendo. FORZA ITALIA VIVA! O c’è UNA RIVOLTA DAL BASSO della società civile dell’intelligenza sociale individuale e collettiva che GRIDA e mette su UN CANTIERE SOCIALE per la RIVOLUZIONE ECOLOGICA, o non c’è nessuna speranza .
Gaetano Stella – Lago di Chiusi- 20/1/2021
-passaparola! –http://blog.gaetanostella.it
Buongiorno, vorrei farle presente…Chi tuttora enfatizza il significato propiziatorio e la funzione di rito di passaggio di fuochi e simili – come se oggi coloro che sparano botti, petardi, bombe da tiro fossero consapevoli di un tale significato e di una tale funzione – no, non ne sono consapevoli, è l’inconscio collettivo che ne è consapevole, ciò che antropologi e sociologi stanno scrivendo da anni, è che si è infelici e spaventati, si cerca così nella tradizione, in rimasugli, in brandelli, un qualcosa che non si trova nella realtà ipocrita dove ognuno è nel giusto stando dalla sua parte…inoltre reprimere troppo rende nevrotici (Freud, ma anche la psicologia comportamentale, funzionale ecc.) quindi sacrosanto i controlli… ma si capisca anche l’altro senza erigersi al solito… io sono migliore perché faccio questo e quello, usando la relatività per gli altri e non per sé… arrivederci, grazie per lo spazio