La COP28 è come se Dracula fosse il testimonial di una campagna per la donazione del sangue. Come se il famoso discorso sulla pace dell’altrettanto celebre film “Il grande dittatore” lo facesse Hitler in persona e non Chaplin travestito. È come se il redivivo capitano del Titanic fosse messo a capo della Protezione civile. Ecco cos’è davvero la Cop 28

Sant’Agata sul Santerno (RA), uno dei centri abitati più colpiti dall’alluvione del 2023, foto Wikiped
Ieri, 30 novembre 2023, ha avuto inizio la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) e andrà avanti fino al 12 dicembre prossimo.
Quest’anno si tiene presso Expo City, a Dubai, capitale dell’Emirato omonimo, uno dei sette Emirati Arabi Uniti.
Tali incontri rappresentano un’occasione per i governi del mondo per concordare politiche che possano limitare gli aumenti della temperatura del nostro pianeta e provare in qualche modo a ideare delle strategie comuni per gestire le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Questo in teoria…
Senza scherzi, dai. Cos’è davvero questa COP?
Soprattutto cos’è quest’anno, ecco.
Provo a spiegarlo trasformandomi in un generatore seriale di esempi o metafore che ci avvicinino il più possibile a un onesto criterio di realtà.
La COP28 è come se Dracula fosse il testimonial di una campagna per la donazione del sangue.
La COP28 è come se il famoso discorso sulla pace dell’altrettanto celebre film Il grande dittatore lo facesse Hitler in persona e non Chaplin travestito.
La COP28 è come se il redivivo capitano del Titanic fosse messo a capo della Protezione civile. O anche solo assunto come guardiano del faro.
La COP28 è come se chiunque sia stato vicino politicamente e non a Silvio Berlusconi, che so uno come Antonio Tajani, avesse l’ardire di farci la morale sul rispetto che le donne giustamente meritano. Scusate, non ho resistito, ma questa me la tenevo dentro da un po’.
La COP numero 28 è come se chiunque al mondo volesse spiegare come si fa un dribbling ai compianti Pelé o Maradona.
O anche insegnare a Carl Lewis o Usain Bolt come correre veloci, e perfino a Freddie Mercury e Michael Jackson rispettivamente come cantare e ballare. Ma non così a caso, bensì una delle loro canzoni.
E non rende ancora l’idea, a mio modesto parere, perché la 28esima Conferenza dell’ONU sui mutamenti del clima è come farsi dare un passaggio in auto la notte di Halloween sapendo che alla guida c’è Michael Myers del film omonimo e Freddy Kruger di Nightmare sul lato passeggero. Solo che non è né un film e tanto meno un incubo. È tutto vero e ha inizio oggi. O forse da molto più tempo.
Perché la COP28 è come se i troiani sapessero in anticipo che nel noto cavallo si nasconde una trappola, ma decidessero comunque di trasportarlo all’interno della città, per poi abbuffarsi e ubriacarsi come se nulla fosse.
Ecco cos’è la COP28.
È come sapere tutto in anticipo, ma ci vai comunque.
Sai per certo di non essere Ismaele, ovvero – allerta spoiler – l’unico sopravvissuto alla fine del viaggio, eppure monti comunque sulla Pequod e ti unisci alla pazza impresa del capitano Achab.
Sai che quell’altrettanto folle, alto e smagrito figuro non è affatto un vero cavaliere e non ti donerà mai un’isola da governare, eppure parti con lui, a fargli da scudiero in groppa a un somaro.
Sai ogni cosa addirittura senza il bisogno che il fantasma di tuo padre venga a rivelarti la verità sul feroce inganno del fratello tuo zio, anzi, lo sai prima che costui usurpi il suo e il tuo regno, eppure lasci che tutto vada incontro alla tragedia senza muovere un dito.
In altre parole, decisamente più brevi, la COP28 – dalla quale dovrebbero venir fuori delle decisioni concrete per rallentare il riscaldamento globale – è come se affidassi la presidenza di quest’ultima a Sultan Al Jaber, amministratore delegato della Abu Dhabi National Oil Company, l’azienda petrolifera statale dell’Emirato che la ospita, ovvero la 12esima più importante società del settore al mondo.
Ecco cos’è la COP28…
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Tutte similitudini e paragoni completamente azzeccati. Le grandi teste di cazzo della terra si incontrano in un luogo negativamente ecocostenibile per gli sprechi, dichiarano il vuoto con slogan di parole, e trasformano la loro stupida partecipazione in una vacanza profumatamente pagata dalle vittime che ci tengono davvero al bene dell’ambiente. Sono contro il nucleare, ma giustificherei l’utilizzo solo in questi casi.
Credo che per la Cop28 di quest’anno perfino il papa inciterebbe ad usare la violenza fisica contro questi trionfi pagliacci
Bene avrebbero fatto a non farla proprio; ci saremmo evitati il mega inquinamento che stanno facendo le centinaia di jet privati che trafficano lì intorno! ma chi ha avuto questa idea suicida??!!