Non è mai stato in dubbio che governo, imprese ed espressioni varie degli interessi finanziari siano intenzionati a procedere come sempre, cioè negando la semplice verità di un mondo iper-globalizzato e iper-tecnologico messo in scacco da oltre due anni da un minuscolo essere vivente, che ha fatto saltare tutte le connessioni e rinchiuso in casa oltre metà della popolazione del pianeta. Dalla parte opposta, dalla fine del primo lockdown, alcune centinaia di realtà associative, sindacali e di movimento hanno iniziato a incontrarsi per partire da una lettura radicalmente diversa della crisi e dall’insostenibilità del modello capitalistico per costruire una convergenza delle lotte in grado di porre la sfida al livello più alto, quello dell’alternativa di società. Dal 25 al 27 febbraio a Roma si tiene il primo Forum della convergenza dei movimenti. Una tre giorni di confronto politico che punta a costruire una piattaforma sociale condivisa dei movimenti e a lanciare una primavera di mobilitazione sociale
Siamo dentro una crisi eco-climatica drammatica ed epocale? Siamo attraversati da una diseguaglianza sociale senza precedenti? Ci sono due modi, incompatibili fra loro, di affrontare queste grandi sfide.
Il primo è quello intrapreso dal Governo Draghi, dalle grandi imprese e dalle lobby della finanza. Secondo questa declinazione, la pandemia è stata un’incidente di percorso e un’irripetibile opportunità per riorganizzare su basi autoritarie il modello economico-sociale capitalistico.
Nasce da qui la traduzione delle parole “ripresa” e “resilienza” che attraversano la strategia di fondo dei prossimi anni. Per “ripresa” si intende il trittico ‘crescita-concorrenza-competitività’, sulla base del convincimento che sia il benessere delle imprese a determinare il benessere della società.
Per “resilienza” si intende la rassegnazione richiesta alla popolazione, sulla base del convincimento che questo sia l’unico, se non il migliore, mondo possibile. Il quadro dei provvedimenti messi in campo –dalla transizione ecologica alle politiche sul lavoro, dalla riforma del fisco alle scelte su sanità e scuola, dal Ddl Concorrenza sui servizi pubblici locali alle politiche di riarmo- rende chiara la perseveranza con la quale si cerca di mettere in campo una nuova fase di accumulazione di profitti.
“Come prima, più di prima” sembrano dirci governo, imprese e interessi finanziari. Tutti adepti di Elon Musk e Jeff Bezos, pronti a lanciare nuovi simboli fallocratici nello spazio per il godimento turistico di una manciata di super-ricchi, e, soprattutto, a negare a se stessi e al mondo una semplice verità: quella di un mondo iper-globalizzato e iper-tecnologico messo in scacco da oltre due anni da un minuscolo essere vivente, che ha fatto saltare tutte le connessioni e rinchiuso in casa oltre metà della popolazione del pianeta.
Dentro questo scenario, non tutti hanno rispettato il copione loro assegnato. Già dalla fine del primo lockdown, realtà associative, sindacali e di movimento hanno iniziato ad incontrarsi per partire da una lettura radicalmente diversa della crisi evidenziata dalla pandemia, che, lungi dall’essere un incidente di percorso, è il risultato di una visione di fondo che vede nel mercato l’unico regolatore sociale e nell’economia del profitto l’unica leva di organizzazione della società.
L’insieme di queste realtà – oggi oltre 450 – ha colto i significati profondi della pandemia, assumendo da una parte l’evidenza della totale insostenibilità del modello capitalistico, dall’altra la necessità di una convergenza delle lotte per porre la sfida al livello più alto, quello dell’alternativa di società. “Contro l’economia del profitto, costruire la società della cura” è stato l’orizzonte valoriale nel quale si sono riconosciute, partendo da alcuni concetti di fondo: la vulnerabilità delle vite e delle persone, la stretta interdipendenza fra loro e con l’ambiente che abitano, il riconoscimento dei beni comuni, il paradigma della cura.
L’insieme di queste esperienze si incontrerà dal 25 al 27 febbraio a Roma nel primo Forum della convergenza dei movimenti. Una tre giorni di confronto politico con il doppio obiettivo di costruire una piattaforma sociale condivisa dei movimenti e di lanciare una primavera di mobilitazione sociale di convergenza, in grado finalmente di incidere sulle scelte politiche per il Paese.
Crisi eco-climatica, Lavoro e nuova economia, Crisi internazionale, Democrazia del comune, Diritti sociali universali saranno i cinque assi sui quali si articolerà il confronto politico dei primi due giorni, i cui risultati confluiranno nell’assemblea conclusiva, assieme alle proposte di azione, iniziativa e mobilitazione.
Si tratta di una tappa importante per ridare speranza a un Paese stremato e frammentato. Una tappa la cui fertilità verrà misurata dalla capacità di costruire una contro-narrazione dal basso e di avviare un conflitto sociale diffuso e partecipato. Nell’eterno conflitto fra la Borsa e la vita, ci chiedono di rassegnarci al dominio della Borsa. E’ venuto il momento di scegliere la vita. Tutte e tutti insieme, la vita.
Annamaria dice
Concordo e sono felice che ci siano movimenti che vanno oltre a tutto ciò che sta accadendo dando prospettiva ai giovani e a genitori come me che hanno sognato per loro e ora sognano per i loro figli e per la società un mondo diverso e migliore.
Chiedo se di possa condividere le giornate a Roma online oppure poter avere notizie degli argomenti trattati.
Non credo da quanto ho capito che siate un movimento politico ma un insieme di persone diverse ma con l’obiettivo di superare i muri che sono stati creati nella nostra società che danneggiano tutti vinti e vincitori.
Vi ringrazio e spero di avere riscontro
E possibile?
Riccardo dice
Salve le tre giornate si potranno anche seguire on line . Qui https://societadellacura.blogspot.com/2022/02/il-forum-della-convergenza-dei.html può leggere il programma e su questo sito e sulla pagina fb troverà a breve le indicazioni per seguire gli incontri on line . Saluti
Giovanni Papa dice
Grazie a te e Guido per le analisi e per poter seguire, pur da ultraottantenni, il Forum delle Convergenze a distanza.
L’augurio per una convergenza culturale, economica, relazionale.
Virginio Giovanni Bertini dice
Interessante
Monica Cellini dice
Vi prego dateci la speranza di un’azione politica condivisa che vada CONCRETAMENTE in direzione della vita….dateci una chance per votare alle prossime elezioni politiche perchè è vero che i movimenti favoriscono il cambiamento dal basso ma è anche vero che le leggi vengono fatte dalla classe partitica (maggioranza e opposizione oggi esprimono gli stessi comportamenti)…abbiamo bisogno di cambiare dal basso ma anche di una diversa classe “partitica”.
Grazie