
di Claudio Tosi
La Fiducia ha qualcosa di speciale: se la nutri, cresce. Silenziosa, impercettibilmente, senza dare a vedere; ma quando riprendi in mano la bicicletta i tuoi piedi vanno più sicuri sui pedali, se ti sei arrampicato su un albero le tue mani scelgono i rami giusti con più facilità e se hai guardato qualcuno negli occhi, rifarlo è meno difficile di quanto non sia stato farlo.
Ci fidiamo poco della forza della Fiducia, talmente poco che a volte rinunciamo a fare qualcosa perché, siamo certi, non riuscirà. E ci diciamo che è meglio tenere la porta chiusa piuttosto che aperta, che incontrare gli altri è una noia, quando non una difficoltà e nutriamo l’idea che vivere in un isola deserta sia il massimo della gioia. Poi, un vicino ti avvicina e dice: “Ma quando facciamo la cena condominiale? Che vengo a suonare con il gruppo, così cantiamo insieme” E allora senti che qualcosa è cambiato, che il piacere semplice e un po’ ingenuo di vedersi in cortile due tre volte l’anno, con una cena, un presepe, una scusa, ha attecchito e la proposta iniziale è andata avanti ed è cresciuta.
Martedì scorso al condominio di via Conte di Carmagnola 58 (tra la Prenestina e la Casilina, a Roma), si è esibita una Band partecipata e felice, composta da due condomini, Gianni alla batteria e Federico al basso, due loro amici, Massimiliano alle tastiere e Pino (come gli alberi) alla chitarra e rinforzata da un altro condomino, Luca, al trombone (con Pietro al leggio). Felice di suonare all’aperto e partecipata perché tranquilla di dover accompagnare le voci appassionate, divertite e a volte anche sconnesse di condomini e condomine, coraggiosamente amplificate da uno dei più completi equipaggiamenti da concerto mai visti prima.
Funziona così, c’è l’idea, la si pubblicizza con un volantino, si chiedono pareri e contributi, si registra l’assenza di ogni forma di feedback con serenità (non siamo gente che si espone anzitempo, noialtri!), si mettono due tavolini in cortile ingentiliti da una tovaglia di carta e si aspetta. In questa occasione c’è stato anche il montaggio (appassionante e professionale) di un impianto di tutto rispetto, che ha incuriosito anche i passanti esterni, ma sostanzialmente si aspetta.
Poi arrivano i primi, chiedendo (è una forma di scaramanzia popolare molto diffusa): “Ma non viene nessuno?”. Un sorriso basta a rassicurare, anche perché nel forno hanno pronta una lasagna, un timballo, salsicce, polenta o fave e cicoria, a dimostrare che loro, comunque che qualcuno verrà l’hanno messo in conto!
Gli spavaldi si presentano, un solitario canta già una prima canzone, arrivano dei bambini, una nonna, due ragazzi e mentre si prendono le sedie per chi si vuole accomodare il cortile si riempie e i microfoni prima temuti passano di mano in mano. Non siamo divisi a scale, la musica consiglia una partizione per voce, maschi di qua, gentili signore dirimpetto. Loro sono subito più organizzate, spuntano testi, connessioni a testi, luci per leggerli, i giovanotti mugghiano e quando non sanno le parole vanno sereni alla ola, ma quante ne sanno, di parole! E come chiamano i titoli! E che facce soddisfatte di chi ascolta e di chi canta.
I fumatori, più in là verso il portone, danno notizie ai passanti che chiedono se sia un compleanno e quando capiscono che è una riunione di Condominio chiedono se ci sono appartamenti in vendita. I cuochi chiedono una pausa, ci sono pietanze che vanno mangiate calde, nessuno si fa pregare. Tra un boccone pugliese e un assaggio toscano circolano notizie, annunci, si mettono a posto screzi e ci si informa sulla salute, il lavoro, l’amore.
Ricominciamo! Le gole sciolte dal vino viaggiano felicemente sgangherate, si coinvolgono i più timidi, alcuni virtuosi chiedono l’assolo, canta anche la Signora Rina!
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Qualcuno va via, cominciamo a finire, un condomino ci annuncia il suo debutto come regista domenica al teatro India, un’altra ci fa notare un profilo generoso. È così, la fiducia che cresce fa questo, rende possibile vivere insieme. Aprirsi, informarsi, accogliere. Aprite le porte. Anche voi, potete essere come noi!
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